Guerra e cambiamento climatico sono due temi “trasversali”, determinanti per il raggiungimento di tutti gli Obiettivi dell’Agenda Onu 2030 (Sustainable Development Goals – SDG). Lo segnalavamo già nell’ultimo dossier dedicato al bilancio di alcuni Obiettivi dopo il Patto per il futuro.
Se aumentano i conflitti e avanza la crisi climatica, viene vanificata gran parte degli sforzi compiuti per raggiungere i target che riguardano l’equa distribuzione delle risorse e delle opportunità per gli esseri umani e la tutela e la conservazione del patrimonio naturale.
Purtroppo “conflitti, tensioni geopolitiche, caos climatico, […] continuano a ostacolare il progresso necessario per raggiungere l’obiettivo entro il 2030”, afferma l’Onu nel Rapporto sugli obiettivi di sviluppo sostenibile 2025 pubblicato in agosto.
Di guerra e cambiamento climatico ci occupiamo in questo dossier (rispettivamente Obiettivo 16 e Obiettivo 13 dell’Agenda Onu). Lo facciamo allargando lo sguardo oltre i dati che registrano l’andamento del singolo Goal, proprio per rendere evidenti le conseguenze profonde, diffuse e a vasto raggio che si “scaricano” su tutte le altre problematiche. Forse, nulla come questo punto di vista può farci intendere cosa significa oggi “globalizzazione”.
Guerra
Partiamo dalla guerra. Non perché abbia maggior rilevanza, ma perché in questi giorni “in prima pagina” ci sono soprattutto notizie di conflitti.
Gli ultimi dati sono terribili. Secondo il Rapporto, la perdita di vite umane nei conflitti armati è aumentata del 40% nel 2024; le vittime tra bambini e donne sono quadruplicate in soli due anni.

“Queste cifre angoscianti – commenta il Rapporto – rivelano una netta deviazione dalla traiettoria verso la pace globale, la sicurezza e lo sviluppo sostenibile. Sono indispensabili sforzi immediati e concertati per invertire questa tendenza e rispettare il diritto internazionale umanitario e i diritti umani.”
Clima
Il cambiamento climatico sta accelerando: il 2024 segna l’anno più caldo mai registrato, con circa 1,55 °C in più rispetto ai livelli preindustriali.

“Gli eventi meteorologici estremi si stanno intensificando – afferma ancora il Rapporto – causando il più alto numero di spostamenti di persone dovuto al clima degli ultimi sedici anni e aggravando l’insicurezza alimentare”, a rimarcare la stretta connessione fra questo Goal e gli altri.
Nel suo contributo a questo dossier, Elisa Palazzi, climatologa presso l’Università di Torino, riferendosi alle nuove forme di aggregazione e mobilitazione dei giovani, propone un’analisi che ci sentiamo di condividere e, estendendola anche alla mobilitazione di questi giorni contro genocidi e guerre, la poniamo ad auspicio finale di questo dossier:
“Anche in passato ci sono state manifestazioni di grande portata e impatto. E probabilmente le istanze non sono così diverse da quelle di chi scende in piazza oggi per il clima. Il clima e la lotta alla crisi climatica sono una lente per affrontare temi chiave come il lavoro, la pace, l’equità di genere, la lotta alla povertà. Affrontare la crisi climatica è un modo per affrontare anche le altre grandi questioni del nostro tempo. Credo che questo le giovani generazioni lo abbiano capito benissimo”.
Gli articoli del dossier
Guerra
Un livello di conflitti senza precedenti e, peggio ancora, corsa agli armamenti fuori controllo e ritorno della “legge del più forte” nelle dispute internazionali
di Alessandro Pascolini
Il circolo vizioso tra guerra e fame: da Gaza ai conflitti dimenticati in Asia e Africa
di Bianca Antonica
La corsa agli armamenti aumenta l’emissione di CO2, i conflitti distruggono e inquinano il patrimonio naturale. Il costo delle guerre per l’ambiente è altissimo
di Francesca Maltagliati
Mentre i governi, compreso il nostro, vogliono “rieducare i giovani alla mentalità di guerra” gli italiani confermano la loro coscienza pacifista (che al Censis non piace)
di Pasquale Pugliese
Clima
Triplicati i decessi da caldo estivo in Europa. L’Italia in testa per numero di vittime
di Emilia Guberti
Cambiamento climatico in città: a rischio la salute. Determinanti l’organizzazione urbana e la diversa vulnerabilità dei gruppi sociali
di Angela Maria Di Francesco
I cambiamenti climatici hanno un grave impatto su salute, sicurezza alimentare e migrazioni
di Angela Maria di Francesco
Comunicazione e coinvolgimento emotivo: un festival “diffuso” per conoscere e sconfiggere l’eco ansia. Ne parla Elisa Palazzi, climatologa Unito
di Barbara Sessini
