Dazi di Trump: a rischio la qualità dell’agroalimentare europeo. Mantenere standard elevati e accordi di scambio con altri Paesi, secondo Fabio Bartolini di Unife

L’attacco al new deal compromette l'equilibrio aziendale di sostenibilità economica e ambientale

“Finora in Europa abbiamo creato sistemi che, se pur in parte farraginosi, ci permettono di garantire ai nostri cittadini una qualità delle produzioni, anche grazie al fatto che gli agricoltori devono rispettare standard produttivi elevati. Se Trump dovesse alzare i dazi o bloccare le importazioni, per quanto gli Stati Uniti siano per noi un mercato importante, sarà fondamentale rimanere uniti, mantenere gli standard elevati e costruire opportunità commerciali con blocchi di Paesi.” È quanto dichiara ad Agenda17 Fabio Bartolini, docente di Economia e politiche agro-alimentari presso l’Università di Ferrara.

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Europa tra Usa e Brics: economia debole e dipendente dal dollaro, ai margini del Mondo multipolare secondo l’economista Paolo Pini

Abbandono del Green Deal, massicci acquisti di armi USA a scapito del welfare. In Nord Africa chiusura alle migrazioni e partnership bloccate

Dopo il vertice dei Brics a Kazan, si fa sempre più chiara la volontà di questi Paesi di ridefinire gli equilibri geopolitici internazionali. I temi in gioco sono tanti: il multilateralismo, la possibilità di un mercato alternativo al dollaro, il ruolo dell’Africa e i possibili cambiamenti con la nuova amministrazione americana. Come si posiziona l’Europa in questo scenario? Lo abbiamo chiesto a Paolo Pini, già docente di Economia politica presso l’Università di Ferrara.

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Fondi europei per l’agricoltura a pochi miliardari, mentre la piccola azienda muore. Un’inchiesta del Guardian

Agricoltura europea sempre più industrializzata e meno sostenibile, a livello sociale e ambientale: lo ha evidenziato Greenpeace in un recente report e ora lo conferma un’inchiesta del The Guardian. Pur di fronte alle evidenti difficoltà affrontate dalle piccole e medie aziende agricole, infatti, l’Unione europea (Ue), che assegna un terzo dell’intero bilancio agli agricoltori attraverso la Politica agricola comune (Pac), continua a farlo in base agli ettari posseduti e non alle reali necessità. 

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L’agricoltura europea sempre più industrializzata. Scompaiono le piccole aziende e cala la sostenibilità ambientale

La sicurezza alimentare è nelle mani della finanza e grandi aziende, con perdita di posti di lavoro soprattutto nelle aree rurali

Recentemente Greenpeace ha rilasciato il report “La crisi degli agricoltori italiani ed europei” da cui emerge un’inequivocabile tendenza all’industrializzazione del settore e all’accentramento della produzione nelle mani delle grandi aziende. Le conseguenze sono molteplici e drammatiche: “un maggiore controllo della produzione alimentare da parte di pochi grandi attori, un aumento della disoccupazione rurale, un crescente divario tra aree urbane e rurali, e maggiori impatti sulle risorse naturali, le stesse su cui gli agricoltori fanno affidamento per la loro sussistenza.”

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L’Unione europea non proteggerà più i lupi come prima. La Svezia intanto dà il via libera alla strage di orsi

Un altro passo indietro dell’Ue nella tutela della biodiversità, complice il nostro Paese. A rischio decenni di sforzi per la conservazione secondo Legambiente e WWF

La riunione dei Rappresentanti permanenti ha approvato a Bruxelles la proposta della Commissione europea di declassare lo status del lupo da specie “rigorosamente protetta” a “protetta”. “Una decisione gravissima – commenta il World Wild Fund (WWF) Italia – che apre pericolosamente la porta agli abbattimenti del lupo in Europa e ignora l’appello di oltre 300 organizzazioni della società civile e di centinaia di migliaia di persone che hanno esortato i Governi a seguire le raccomandazioni della scienza e intensificare gli sforzi per favorire la coesistenza con i grandi carnivori attraverso misure preventive.”

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Regolamentare l’Intelligenza artificiale. L’approccio “orizzontale”, scelto dall’Ue, non convince il giurista Andrea Bertolini del Sant’Anna di Pisa

ChatGPT è diversa da un’auto a guida autonoma. Ma l’Europa ha urgenza di decidere: USA e Cina incalzano

Entro la fine di quest’anno, i Paesi dell’Unione europea (Ue) dovrebbero approvare un testo di legge definitivo che assicuri il rispetto dei diritti fondamentali e dei valori riconosciuti dall’Ue nel contesto dell’IA e di tutte le sue possibili applicazioni.
Gli stati membri sono attualmente coinvolti in colloqui, o triloghi, sulla base della posizione negoziale sul cosiddetto Artificial Intelligence Act adottato Parlamento europeo il approvato il 14 giugno scorso.

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Italia 14esima in Europa per numero di medici in rapporto agli abitanti. E sono fra i più vecchi

Il rapporto Eurostat

Eurostat ha recentemente pubblicato un aggiornamento relativo al personale medico nell’Unione europea (Ue). Nel 2021 i medici praticanti in Ue erano circa 1,82 milioni, di cui 243mila nel nostro Paese, per numero assoluto secondo solo alla Germania (377mila).
Tuttavia se si considera il numero dei medici in rapporto al numero di abitanti, aumentato in quasi tutti gli Stati dell’Ue tra il 2016 e il 2021, l’Italia si colloca al 14° posto con circa 400 medici ogni 100mila abitanti. Grecia e Portogallo hanno registrato il numero più alto di medici abilitati all’esercizio della professione, rispettivamente 629,2 e 562 ogni 100mila abitanti, seguite dall’Austria (540,9).

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