Reintrodurre i lupi per fermare l’espansione dei cervi rossi, che stanno distruggendo i boschi autoctoni delle Highlands scozzesi, e favorire il recupero di ecosistemi degradati. Sono i risultati dello studio di un gruppo di ricercatori inglesi, che fornisce ulteriori prove di quanto questo animale possa fornire soluzioni basate sulla natura per affrontare l’emergenza climatica.
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Neve: -57% rispetto alle medie storiche, in sofferenza le risorse idriche nivali italiane. I dati di Fondazione Cima
Secondo le previsioni, la primavera sarà più calda della norma con elevata probabilità di fusione accelerata del manto nevoso
L’inverno dovrebbe essere il periodo in cui la neve si accumula, raggiungendo il suo picco tra la fine di febbraio e la metà di marzo, secondo i dati storici, e costruendo una riserva d’acqua importante per la primavera e l’estate, ma la realtà che emerge dai dati attuali è ben diversa. Anche questo mese si conferma una tendenza che ormai caratterizza le stagioni invernali recenti in Italia: poche luci e molte ombre sulla risorsa idrica nivale.
Come nell’oceano così in cielo. Il problema dei detriti è globale. Quelli spaziali sono un’ inedita emergenza: un nuovo obiettivo per l’Agenda Onu 2030 (2)
L’esperienza dell’azienda italiana D-Orbit. La crescente partecipazione dei privati offre soluzioni, ma rende difficile convergere su regole comuni
Un diciottesimo obiettivo di sviluppo sostenibile per la protezione dell’ambiente sopra la Terra. Questa la proposta di un gruppo di esperti ed esperte pubblicata su One Earth per contrastare il problema dei detriti spaziali. La proposta intende trarre ispirazione dal quattordicesimo obiettivo, La vita sott’acqua, e dalla gestione dei rifiuti di plastica negli oceani. Oltre a un trattato internazionale vincolante e al nuovo obiettivo, l’articolo auspica anche una serie di misure innovative per la rimozione o la manutenzione dei satelliti giunti al termine dell’operatività, in un’ottica di responsabilità estesa del produttore.
Come nell’oceano così in cielo. Il problema dei detriti è globale. Quelli spaziali sono un’ inedita emergenza: un nuovo obiettivo per l’Agenda Onu 2030 (1)
I progetti degli scienziati e i dubbi di Bianchi, responsabile del radiotelescopio Croce del Nord, sulla attuale efficacia dell’Onu
Un diciottesimo obiettivo di sviluppo sostenibile per la protezione dell’ambiente sopra la Terra. Questa la proposta di un gruppo di esperti ed esperte pubblicata su One Earth per contrastare il problema dei detriti spaziali.
La proposta intende trarre ispirazione dal quattordicesimo obiettivo, La vita sott’acqua, e dalla gestione dei rifiuti di plastica negli oceani, proponendo alcune strategie: un tetto massimo al lancio di nuovi satelliti, la rimozione o il riciclo di quelli inutilizzati, la responsabilità estesa del produttore, un trattato internazionale vincolante e un nuovo obiettivo di sviluppo sostenibile.
Obiettivo: mobilità urbana a emissioni zero. Migliorare si può. Bologna Città 30 riduce di un terzo l’inquinamento cittadino
Un Osservatorio per la qualità dell’aria e gli strumenti dei medici dell’ISDE a supporto degli interventi
Da inizio 2025 l’Osservatorio mobilità urbana sostenibile, a cura di Clean Cities Campaign (coalizione europea di oltre 100 Organizzazioni non governative, Ong), associazioni ambientaliste, movimenti di base e organizzazioni della società civile ha iniziato a rilevare mensilmente i dati diffusi dalle stazioni di monitoraggio, gestite dalle Agenzie regionali protezione ambiente e Agenzie provinciali protezione ambiente, relativi alla qualità dell’aria e alle medie giornaliere di polveri sottili e biossido di azoto nelle principali città italiane.
L’inquinamento atmosferico assedia le città. È stato così l’anno passato e così è anche in quello nuovo. I dati e le ricerche epidemiologiche
Danni per la salute anche con i valori attualmente consentiti. Ma con l’adeguamento all’Oms saremo fuori norma
Nel 2024, venticinque città, su novantotto di cui si disponeva del dato, hanno superato i limiti di legge per le PM10 (trentacinque giorni all’anno con una media giornaliera superiore ai 50 microgrammi/metro cubo), con 50 stazioni di rilevamento – dislocate in diverse zone dello stesso centro urbano.
In cima alla classifica troviamo Frosinone (Frosinone scalo) per il secondo anno consecutivo con settanta giorni oltre i limiti consentiti, seguita da Milano con una centralina (via Marche) che ha contato sessantotto superamenti e altre quattro oltre i limiti di legge.
Inquinanti eterni: la bonifica in Europa potrebbe costare fino a 2 trilioni di euro
Secondo gli esperti, le aziende disinformano secondo la strategia della ‘distopia normativa’: una narrazione sproporzionata delle conseguenze sociali ed economiche delle direttive
Fino a 2mila miliardi di euro in vent’anni. Questo il costo per bonificare tutta l’Europa dai cosiddetti “inquinanti eterni”, ovvero le sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS), calcolato dall’inchiesta Forever Lobbying Project che ha coinvolto quarantasei giornalisti e ventinove media partner in sedici Paesi, assieme a un gruppo di diciotto esperti. L’inchiesta ha anche analizzato le tesi dei gruppi di lobbying che difendono le industrie chimiche e dimostrato come siano false o fuorvianti.
Nature Restoration Law: la legge europea per ripristinare gli ecosistemi è molto osteggiata, ma applicarla può fare la differenza per la crisi climatica
È determinante per la diminuzione della CO2, secondo il rapporto di Birdlife Europe
“È destino della Nature Restoration Law avanzare in condizioni tempestose. Ha senso che, di fronte al rischio quasi esistenziale che sta correndo, l’Europa si preoccupi della natura? La risposta è doppiamente positiva.” Così la Lega italiana protezione uccelli (Lipu) riporta l’attenzione sulla legge per il ripristino degli habitat a otto mesi dal sì definitivo del Consiglio dell’Unione europea (Ue).