“A livello globale, il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato, dopo il notevole calore del 2023. Gli ultimi dieci anni sono stati i più caldi mai registrati. Anche la temperatura media annua della superficie del mare sopra gli oceani non polari ha raggiunto un livello record. Le concentrazioni atmosferiche dei gas serra anidride carbonica e metano hanno continuato ad aumentare.
Categoria: Agire per il clima
Obiettivo 13: Agire per il clima
Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico.
La conservazione dei ghiacciai è ancora possibile. Trasformare la conoscenza scientifica in consapevolezza emotiva e partecipazione attiva. Il progetto del Muse di Trento
Il ritiro dei ghiacciai va oltre la semplice perdita di massa. I ghiacciai possono essere infatti considerati come un grande archivio: ogni strato di ghiaccio racconta storie del passato, delle attività umane e dei fenomeni naturali e la loro scomparsa rappresenta la perdita di memoria del Pianeta.
Scompaiono i ghiacciai delle Alpi. Dalle Dolomiti alle montagne svizzere, entro pochi decenni si estingueranno: molto caldo e neve insufficiente
Gravi conseguenze per i fiumi: hanno raggiunto il “picco idrico” dovuto alla fusione glaciale e ora le portate diminuiranno
“Nel giro di pochi decenni, i ghiacciai delle Dolomiti scompariranno o si frammenteranno in piccoli corpi glaciali senza dinamica. Il loro destino appare purtroppo inevitabile anche assumendo una stabilizzazione del clima sui valori medi degli ultimi trent’anni (1991-2020).” Queste le conclusioni inequivocabili del recente studio sullo stato dei nostri ghiacciai delle Alpi orientali condotto dall’Istituto di scienze polari del Cnr e dell’Università Ca’ Foscari Venezia.
Neve: -57% rispetto alle medie storiche, in sofferenza le risorse idriche nivali italiane. I dati di Fondazione Cima
Secondo le previsioni, la primavera sarà più calda della norma con elevata probabilità di fusione accelerata del manto nevoso
L’inverno dovrebbe essere il periodo in cui la neve si accumula, raggiungendo il suo picco tra la fine di febbraio e la metà di marzo, secondo i dati storici, e costruendo una riserva d’acqua importante per la primavera e l’estate, ma la realtà che emerge dai dati attuali è ben diversa. Anche questo mese si conferma una tendenza che ormai caratterizza le stagioni invernali recenti in Italia: poche luci e molte ombre sulla risorsa idrica nivale.
Un mese in meno di neve sulle Alpi. I dati di Legambiente nella Giornata mondiale della neve
Le scelte del Governo e dell’industria dello sci sono insufficienti e sbagliate
“In alta quota ogni anno nevica sempre meno e sulle Alpi la durata del manto nevoso nell’ultimo secolo si è accorciata in media di un mese a causa del riscaldamento atmosferico di circa 2°C.” Si apre così la recente denuncia di Legambiente, in occasione della Giornata mondiale della neve svoltasi il 19 gennaio.
Verso COP30. Anche se gli obiettivi finanziari non sono stati raggiunti a COP29, gli accordi sul mercato delle emissioni di CO2 possono aiutare la transizione ecologica
Il ruolo dell'Europa e delle “rendite fossili” nell’approfondimento dell’economista Mazzanti di Unife
“La COP29 avrebbe certamente potuto raggiungere un risultato più significativo per ciò che riguarda il tema climate finance, le compensazioni per l’adattamento di regioni fragili responsabili per piccole quote del riscaldamento globale, che sopportano costi molto elevati – afferma Massimiliano Mazzanti, direttore del Dipartimento di economia e management dell’Università di Ferrara, che ha partecipato ai lavori a Baku -. Vi sono comunque delle luci, in attesa delle prossime COP30 e 31, rispettivamente in Brasile e Australia. A Baku, ad esempio, il tema dei crediti di carbonio che nasceva dall’embrione di Parigi 2015 ha visto un importante passo in avanti.”
COP29. Probabile fallimento degli obiettivi finanziari, condizionati dal potere delle lobby e dal disimpegno degli Stati. “Conferenze ormai inadatte” secondo gli esperti
Le risorse necessarie e il ruolo dell’Europa. Contributi di Guerreschi, Grignolio e Mazzanti, docenti Unife a Baku
Si gioca tutta sulla finanza climatica la 29esima Conferenza sul clima delle Nazioni unite (COP29), che si tiene a Baku in Azerbaijan dall’11 al 22 novembre. Ma gli stanziamenti necessari per raggiungere gli obiettivi prefissati sono molto maggiori di quanto fino ad ora è stato messo in campo e le prospettive non sono affatto rassicuranti.
“Tipping point positivi”: bloccare i punti di crisi irreversibili del clima è possibile
Servono specifici interventi dei Governi. Un buon esempio: la chiusura dell’ultima centrale a carbone UK
Il 30 settembre il Regno Unito, primo Paese al Mondo ad aver inaugurato nell’Ottocento a Londra una centrale elettrica a carbone, ha detto addio alla produzione di tale energia, interrompendo il funzionamento dell’ultima centrale elettrica a “coal” a Ratcliffe-on-Soar in Nottinghamshire con un anno di anticipo rispetto all’impegno dichiarato dal Governo, in recepimento a quanto approvato dal Climate Change Act.