Si chiude oggi la Settimana nazionale delle STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) indetta dal Ministero dell’università e della ricerca. Sono trascorsi poco più di vent’anni da quando, nel 2001, fu creato l’acronimo. Allora il governo americano ritenne queste materie strategiche per superare il divario tra la formazione dei giovani e le esigenze di un sistema economico e produttivo sollecitato dalla rivoluzione scientifico-tecnologica e giunto ora fino alle soglie della Intelligenza artificiale generativa (GAI Generative artificial intelligence).
Categoria: Istruzione di qualità
Obiettivo 4: Istruzione di qualità
Fornire un’educazione di qualità, equa e inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti.
1- Paolo Frignani, occorre sviluppare competenze elevate, tra cui quella digitale
2- Tamara Zappaterra, didattica inclusiva nei confronti della disabilità
3- Anita Gramigna, la libertà dei popoli indigeni passa attraverso l’educazione
4- Istat, quanto siamo lontani dal traguardo dell’istruzione di qualità. L’obiettivo 4 dell’Agenda 2030 dell’Onu misurato secondo dieci parametri
Intelligenze artificiali. Gli aspetti scientifici e le implicazioni comunicative, didattiche e artistiche
Tavola rotonda in video organizzata dal Corso di perfezionamento in Comunicazione della scienza e Public Engagement
Di cosa parliamo quando parliamo di Intelligenza artificiale? Cosa c’è di veramente “intelligente” nei sistemi che oggi stanno prendendo spazio nelle nostre vite e nella comunicazione pubblica? Le intelligenze artificiali stanno davvero cambiando il mondo? E poi: come comunicare efficacemente questi temi senza scadere nel marketing superficiale o nel millenarismo angosciante?
In Italia rimane elevata la dispersione scolastica: incidono povertà educativa e mancanza di infrastrutture
Forti i divari territoriali, con il Sud penalizzato. Buoni risultati dal Pnrr, ma siamo lontani dagli obiettivi europei
In meno di un anno, da gennaio a ottobre 2022, solamente in alcuni quartieri romani sono stati ben 620 i minori a rischio abbandono, con una media di settanta segnalazioni al mese. Ma anche nel resto dell’Italia la situazione non è migliore, e coinvolge tutto il percorso formativo dei giovani, dalla formazione pre-scolastica all’università.
SPECIALE CONVEGNO. Sostenibilità: tra scuola, scienza e comunicazione
Sostenibilità è un concetto costitutivamente multidisciplinare: interconnette aspetti ambientali/scientifici, economici, sociali e tecnologici e si correla ai concetti di resilienza, rigenerazione ed equilibrio.
Come la sostenibilità coinvolge tutti gli aspetti della vita, così riguarda tutte le discipline della scuola: non la si può considerare una disciplina a sé ma deve essere introdotta consapevolmente ed efficacemente in tutto il percorso educativo e didattico.
A SCUOLA DI AGENDA17 Siamo lontani da un’istruzione “equa, inclusiva e per tutti”, Obiettivo 4 dell’Agenda Onu 2030
Aumenta la povertà educativa; il futuro sottratto ai giovani dalla zavorra di un sistema scolastico a due velocità
Partiamo da alcuni dati, per vedere cosa significano nel contesto delle fonti.
L’analisi di Confindustria: il sistema educativo è una zavorra per l’impiego
Pochi giorni fa, Il Sole 24 Ore titolava una pagina interamente dedicata al mercato del lavoro giovanile: “Le dieci zavorre che frenano i giovani”.
Ebbene, le prime quattro di queste zavorre derivano proprio dal sistema educativo: il gap negli apprendimenti (uno studente su due è senza competenze di base), gli abbandoni scolastici (tra i più alti in Europa), i divari regionali, il primato Neet (i giovani che non studiano e non lavorano, Not in Employment, Education or Training).
Istat, quanto siamo lontani dal traguardo dell’istruzione di qualità
L’obiettivo 4 dell’Agenda 2030 ONU misurato secondo dieci parametri
L’Istituto nazionale di statistica (Istat) ha redatto anche quest’anno il rapporto SDGs 2023 (Sustainable Development Goals) per illustrare la situazione attuale del nostro Paese rispetto ai 17 obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Organizzazione delle Nazioni unite (Onu). Per quanto riguarda l’obiettivo 4, riportiamo l’andamento di alcuni parametri da noi considerati già un anno fa.
Rientro a scuola: forti differenze tra Nord e Sud, con conseguenze negative su rendimento scolastico e dispersione
I fondi del Pnrr non tengono conto del fabbisogno reale, penalizzando le Regioni già in difficoltà
In questi giorni, a cavallo tra fine agosto e inizio settembre, si svolgono nelle scuole le verifiche relative al recupero del debito scolastico. I dati del Ministero segnalano che nelle scuole superiori ogni anno il 42% degli studenti deve recuperare almeno un debito.
Educare i giovani all’utilizzo responsabile dello smartphone è possibile con i “Patti digitali”
Reti educative di genitori contro la sensazione di impotenza individuale, secondo Marco Gui dell’Università di Milano-Bicocca
I recenti casi di cronaca, che hanno visto protagonisti giovani coinvolti in vicende drammatiche causate da un uso improprio degli smartphone, hanno rilanciato un dibattito che da tempo oscilla tra le posizioni di chi fa appello all’educazione dei bambini e dei ragazzi senza porre limitazioni all’utilizzo delle tecnologie e chi propone invece precise regolamentazioni e vincoli.
Studenti fuorisede fuori casa
Secondo il Rapporto sulla condizione studentesca 2022 del Consiglio nazionale degli studenti universitari (Cnsu), negli studentati pubblici italiani sono presenti 36.478 posti letto, che coprono solo il 4,77% dei 764.146 studenti fuori provincia che ne avrebbero bisogno. In Emilia-Romagna ci sono 90.635 studenti fuori provincia e 3.535 posti pubblici (3,90%).
Istruzione: pochi investimenti, pochi laureati, scarsa attrattività internazionale
Un sistema elitario: disuguaglianze nord-sud, licei- istituti tecnici e origine sociale
L’Italia è tra i Paesi europei che, in percentuale rispetto alla propria spesa pubblica, investono meno nell’istruzione. Secondo il report dell’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) Education at Glance, l’Italia destina complessivamente il 3,9% del proprio Prodotto interno lordo (Pil) a questo fondamentale settore, posizionandosi ampiamente sotto la media dell’Unione europea (4,4%), davanti solo a Grecia, Ungheria (entrambe a 3,7%), Lituania (3,4%) e Irlanda (3,0%). Paesi come il Regno unito o la Norvegia investono una quota percentuale decisamente superiore, assestandosi oltre il 6%.
La nuova vita della Ragazza afgana fotografata da McCurry
Sharbat Gula, fuggita dall’Afghanistan, vive ora in Italia con i figli. La storia della ragazza ritratta nella celebre foto di Steve McCurry è esemplare per quanto riguarda l’uguaglianza di genere e l’istruzione di qualità, obiettivi centrali dell’Agenda Onu 2030, oggi gravemente negati nel suo Paese di origine.
Iran, centinaia di studentesse avvelenate
Come in Afghanistan l’obiettivo è bloccare l’istruzione femminile
Nella città iraniana di Qom, considerata la seconda città santa dell’Iran, da dicembre scorso ci sono stati centinaia di casi di avvelenamento respiratorio di giovani studentesse per impedire loro di frequentare le scuole superiori. Lo ha confermato con una dichiarazione il vice ministro dell’Istruzione Younes Panahi.