Sharbat Gula, fuggita dall’Afghanistan, vive ora in Italia con i figli. La storia della ragazza ritratta nella celebre foto di Steve McCurry è esemplare per quanto riguarda l’uguaglianza di genere e l’istruzione di qualità, obiettivi centrali dell’Agenda Onu 2030, oggi gravemente negati nel suo Paese di origine.
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Iran, centinaia di studentesse avvelenate
Come in Afghanistan l’obiettivo è bloccare l’istruzione femminile
Nella città iraniana di Qom, considerata la seconda città santa dell’Iran, da dicembre scorso ci sono stati centinaia di casi di avvelenamento respiratorio di giovani studentesse per impedire loro di frequentare le scuole superiori. Lo ha confermato con una dichiarazione il vice ministro dell’Istruzione Younes Panahi.
Arrestato il professore che difende il diritto allo studio delle ragazze afghane
È stato recentemente arrestato il professor Ismail Mashal, che si è opposto al bando imposto dal Governo talebano all’istruzione delle donne sia nelle università che nelle scuole secondarie.
Come riportato, nel Paese non si ferma l’oppressione nei confronti delle giovani donne che hanno perso il diritto allo studio con il divieto emanato dal Ministro dell’istruzione superiore lo scorso dicembre, che ha ordinato alle università pubbliche e private di vietare alle donne la frequenza.
Donne afghane: né scuola né lavoro
Dopo aver tolto il diritto all’istruzione, con il divieto di accesso a scuola e all’università, continua il processo di eliminazione delle donne dalla società afghana. Dal 24 dicembre le donne, che rappresentano il 48.7% della popolazione, non possono più lavorare nelle Organizzazioni non governative (Ong), pena il ritiro della licenza per coloro che non si adeguano. Questa norma è applicata alle 183 Ong, nazionali e internazionali, che fanno parte della Agency Coordinating Body for Afghan Relief and Development.
SPECIALE CARCERE Laurearsi per cambiare vita
Percorso utilissimo ma con molti ostacoli, secondo Stefania Carnevale, delegata Unife. “Studenti senza mani e senza braccia” per carenza di strumenti
Laurearsi in carcere è possibile. È del novembre del 2020 il primo detenuto ad aver conseguito, con lode, la laurea presso l’Università di Ferrara; e fa parte di un gruppo di alcune decine di detenuti che sono giunti al traguardo in uno dei numerosi atenei del nostro Paese che aderiscono alla Conferenza nazionale universitaria poli penitenziari (Cnupp), istituita presso la Conferenza dei rettori delle università italiane (Crui).
SPECIALE CARCERE La scuola come scelta
Decidere di studiare in carcere apre alla possibilità di una nuova vita. In un docu-film l’esperienza di Ferrara
Dall’obbligo alla scelta, si può riassumere così l’evoluzione che ha subìto la scuola in carcere. Chi viene a scuola ora lo fa scegliendo liberamente tra le diverse attività trattamentali previste dall’ordinamento carcerario, ma spesso l’istruzione in carcere è per molti il primo approccio in assoluto all’istruzione!
Obiettivo 4 La libertà dei popoli indigeni passa attraverso l’educazione
Il caso dell’America latina: l’analisi di Anita Gramigna, pedagogista di Unife
Il metodo dialogico di Paulo Freire, la visione olistica e il sincretismo fra cultura indigena e cultura europea-cristiana possono aiutare i popoli nativi latinoamericani a rivendicare i propri diritti. Fondamentale il ruolo delle donne nell’educazione dei figli alla lotta identitaria.
Obiettivo 4 Didattica inclusiva nei confronti della disabilità
Analisi e bilancio della pedagogista Tamara Zappaterra di Unife
il percorso educativo di alunni con disabilità deve insegnare loro l’autodeterminazione e a tutti l’accoglienza delle unicità. L’Italia è stata il Paese apripista per una didattica che punta a far raggiungere a tutta la classe gli obiettivi formativi, ma restano gli stereotipi verso la disabilità.
Istat, quanto siamo lontani dal traguardo dell’istruzione di qualità
L’obiettivo 4 dell’Agenda 2030 dell’Onu misurato secondo dieci parametri
L’Istituto nazionale di statistica (Istat) redige annualmente un Rapporto SDGs (Sustainable Development Goals) nel quale illustra lo stato di attuazione in Italia dei 17 obiettivi (GOAL) dell’Agenda Onu 2030.
Nessuna speranza per le studentesse afghane
Nessuno - compresa la stampa occidentale - si occupa più del loro destino
Le scuole secondarie per le ragazze afghane sono chiuse da oltre 10 mesi, e non riapriranno. È il risultato della Grande Conferenza che ha riunito nei giorni scorsi, a Kabul, migliaia di anziani e Ulema, termine che nella religione islamica indica religiosi e predicatori; sono loro che avrebbero dovuto dare indicazioni sul futuro delle studentesse afghane dopo che Il governo dei talebani aveva già disatteso tutte le aspettative delle giovani donne che speravano di poter riprendere dal 21 marzo gli studi nelle scuole di istruzione secondaria.
Obiettivo 4 L’istruzione di qualità e per tutti è un obiettivo utile ma ambizioso
Occorre sviluppare competenze elevate, tra cui quella digitale, secondo il pedagogista Paolo Frignani
Pensiero critico, competenze collaborative e nuove tecnologie sono la chiave per lo sviluppo sostenibile del Pianeta. Troppi NEET nel nostro Paese: occorre contrastare l’abbandono.
Dai serious game ai laboratori virtuali. Non bastano le tecnologie per migliorare la didattica (1)
L’insegnamento digitale richiede progettazione accurata e competenze specifiche
Recentemente, al Padiglione Italia di Expo Dubai 2020, le Università di Ferrara, Bologna, Modena e Reggio Emilia e di Parma, hanno presentato GoGreen Town, un serious game che si propone di introdurre i giovani cittadini ai temi della sostenibilità e della gestione energetica.