Pesticidi nel piatto. Rispettato il Limite massimo di residuo, ma restano molte tracce negli alimenti. Il dossier di Legambiente

La frutta è l'alimento più colpito, va meglio con quelli trasformati

Solamente l’1,36% degli alimenti analizzati da Legambiente ha superato nel 2024 il Limite massimo di residuo (Lmr) di pesticidi ammesso o presentava sostanze non consentite o fitofarmaci ritirati dal mercato.

Il dato proviene dal dossier Pesticidi 2024, per il quale sono stati controllati 5233 campioni provenienti sia dall’agricoltura convenzionale che da quella biologica. I campioni, che includono prodotti animali e vegetali, appartengono a frutta, verdura e alimenti trasformati.

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Senza merito: sempre più disuguaglianza economica e sociale, ma la concentrazione della ricchezza non è frutto di duro lavoro e abilità, secondo Oxfam Italia

Dipende anche da un fisco internazionale favorevole a ricchi ereditieri e multinazionali digitali

Mentre i miliardari americani Musk e Altman si sfidano sull’acquisto delle tecnologie di OpenAI e di X, i divari economici fra la popolazione continuano ad acuirsi. “La comunità internazionale è alle prese con numerose sfide: la necessità di accelerare la decarbonizzazione e combattere il cambiamento climatico, la necessità dei Paesi indebitati di mantenere lo spazio fiscale per investire nell’eliminazione della povertà, nei servizi sociali e nei beni pubblici globali, e la necessità di rimettersi in carreggiata per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile. C’è un problema che rende molto più difficile affrontare queste sfide globali: la disuguaglianza.”

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Il diritto all’istruzione sempre più minacciato. Enti e associazioni rilevano qualche progresso, ma guerre e cambiamenti climatici aggravano la carenza di investimenti nella scuola

Colpiti soprattutto i Paesi poveri, ma anche le fasce più deboli del nostro

“Siamo a un punto di svolta. Il cambiamento climatico, la tecnologia, e i conflitti stanno ridisegnando il nostro mondo, ma l’educazione, una soluzione chiave per queste sfide, è pericolosamente sottofinanziata.” Si apre così l’appello della Global Partnership for Education per “Answer the call”, una campagna lanciata per fare luce sulla crisi dell’istruzione, soprattutto nei Paesi a basso reddito (ma non solo). Le priorità di finanziamenti e donazioni su altri fronti, infatti, stanno generando come risultato “una generazione impreparata ad affrontare le sfide presenti e future.” 

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DOSSIER EOLICO Sempre più pale per catturare energia pulita. Ma si alza anche il vento della protesta

Sardegna caso esemplare di una contestazione che percorre il Paese in nuove forme del dibattito pubblico

Con l’approvazione all’inizio del mese di dicembre 2024 del disegno di legge n. 45-A, il Consiglio regionale della Sardegna ha provato a chiudere la lunga vicenda delle aree idonee all’installazione di fonti di energia rinnovabili nell’Isola, o, almeno, a segnare un punto di svolta di una situazione caratterizzata da un acceso contrasto fra oppositori che vogliono limitare gli impianti e imprese interessate a espanderli.

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DOSSIER EOLICO Sempre più pale per catturare energia pulita. Ma si alza anche il vento della protesta

Gli obiettivi del piano di transizione ecologica e le ragioni della contestazione

Con l’adozione del  Piano nazionale integrato per l’ energia e il clima (Pniec), l’Italia persegue l’obiettivo al 2030 del 39,4%  di energia da fonte rinnovabile (Fer) sul totale del consumo. Le quote dei consumi nazionali di energia dovranno coprire il 63,4% del settore elettrico, il 35,9% del termico e il 34,2% dei trasporti. Complessivamente al 2030 saranno installati circa 131 GW di impianti a fonti rinnovabili (di cui 80 GW fotovoltaici e 28 GW eolici). 

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DOSSIER EOLICO Sempre più pale per catturare energia pulita. Ma si alza anche il vento della protesta

In Sardegna la prima legge sulle aree idonee e una legge alternativa nata dal basso

La corsa all’eolico ha visto depositare in Regione Sardegna circa 800 richieste di autorizzazione per la costruzione di impianti on e off-shore, pari a una potenza superiore ai 50 GW. Nel dettaglio, secondo i dati forniti da Terna, per la Sardegna si parla di richieste di allaccio 21,33 GW di impianti fotovoltaici, 16,63 GW di eolico a terra e 13,81 GW  di eolico in mare per un totale di 51,77 GW. 

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DOSSIER EOLICO Sempre più pale per catturare energia pulita. Ma si alza anche il vento della protesta

La parola ai comitati. Il caso del Mugello, secondo l’architetta Silvia Ciucchi

Nel Mugello, il territorio coinvolto nell’intervento di impianto eolico è il crinale del Monte Giogo di Villore, tra i Comuni di Vicchio e Dicomano, un vero e proprio spartiacque tra Toscana e Romagna.
Attualmente sono previsti 7 aerogeneratori alti circa 170 metri, con 80 milioni di kWh prodotti all’anno, di potenza complessiva di 29,6 MW, per i quali sono stati avviati i lavori di sbancamento necessari alla viabilità atta al collegamento e al trasporto delle turbine. Il progetto fu proposto nel 2019 da AGSM Aim S.p.A., azienda controllata dal Comune di Verona.

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DOSSIER EOLICO Sempre più pale per catturare energia pulita. Ma si alza anche il vento della protesta

La parola ai comitati. Il caso dell’Appennino umbro, secondo la geologa e naturalista Mara Loreti

Nei comuni di Gualdo Tadino e Nocera Umbra in provincia di Perugia è in atto un progetto per la realizzazione di un impianto per la produzione di energia elettrica da fonte eolica denominato “Gualdo Tadino”, con potenza di immissione in rete pari a 62 MW e relative opere connesse, da parte dell’azienda Renexia. La procedura tecnica di Valutazione Impatto Ambientale (PNIEC-PNRR) fu avviata nel dicembre 2023, con data d’inizio della consultazione pubblica il 13. La scadenza per la presentazioni delle osservazioni era fissata inizialmente entro il 12 gennaio 2024. 

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