Continuano ad allarmare i dati crescenti dell’obesità a livello mondiale. È quanto emerge da un recente paper pubblicato su The Lancet, che offre un focus su tendenze globali di sottopeso e obesità nel periodo 1990-2022. Il lavoro è frutto di un’analisi aggregata di 3663 studi rappresentativi della popolazione con 222 milioni di bambini, adolescenti e adulti. I dati sono stati raccolti e analizzati dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e diffusi anche attraverso l’Osservatorio globale della salute.
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Disturbi del comportamento alimentare in aumento. Servono fondi adeguati per diagnosi precoce e presenza capillare, secondo Bastianoni di Unife
Molti studenti si rivolgono al centro di supporto di ateneo, che aiuta a prendere consapevolezza
In Italia circa 3 milioni di persone soffrono di Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (Dna), un dato probabilmente sottostimato poiché non tutti ne hanno consapevolezza né tutti chiedono aiuto. “L’iniziale decisione di tagliare i fondi per il contrasto a questi disturbi aveva messo in allerta le Regioni, che ben conoscono la numerosità delle richieste e l’urgenza di poterle accogliere. I Dna, infatti, possono mettere in serio pericolo la qualità della vita di una persona e meritano una costante attenzione: lavorare con questi disturbi richiede tempo e pazienza poiché il primo alleato nel processo di cura è la fiducia” afferma ad Agenda17 Paola Bastianoni, docente di Psicologia clinica presso l’Università di Ferrara e responsabile del servizio di counseling psicologico di ateneo “Da soli mai”.
Carne coltivata. Vantaggi per animali, uomini e ambiente, ma occorre un dialogo aperto e trasparente con i cittadini per la sua accettazione
La carne coltivata rappresenta una soluzione promettente per molte delle sfide globali che affrontiamo oggi. Da un punto di vista economico, rappresenta una vera e propria innovazione nel settore alimentare che potrebbe creare nuove opportunità economiche, riducendo i costi di allevamento e macellazione e aprendo nuovi mercati per i prodotti a base di carne coltivata. Inoltre, si prevede che possa stimolare ulteriore innovazione nel settore alimentare, creando posti di lavoro e influenzando positivamente l’economia globale.
Le microplastiche contaminano gli alimenti. Il rapporto FAO
Frutta, verdura e pesce analizzati dal laboratorio dell’Università di Catania guidato da Margherita Ferrante
La Food and Agriculture Organization of the United Nations (FAO) ha pubblicato una revisione della letteratura scientifica sull’esposizione umana da microplastiche attraverso le fonti dietetiche.
Sovranità alimentare: restituire ai popoli indipendenza nel cibo e in agricoltura, secondo Barbara Nappini, presidente Slow Food Italia
Nel nostro Paese stop allo spreco e salvaguardare paesaggio e benessere animale
Il termine di sovranità alimentare è tornato agli onori della cronaca lo scorso ottobre quando il Governo italiano, appena insediato, ha modificato il nome del Ministero delle risorse agricole in “Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste”.
Sul tema abbiamo intervistato Barbara Nappini, presidente Slow Food Italia. Barbara è stata eletta nel 2021, ed è la prima presidente donna in trent’anni anni di vita dell’associazione. Slow Food è un’associazione no profit, presente in 150 Paesi di quattro continenti, impegnata a ridare il giusto valore al cibo, nel rispetto di chi produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi, grazie ai saperi di cui sono custodi territori e tradizioni locali.
Economia circolare. Ricerca e tecnologia del riciclo consentono di salvare il salvabile del cibo che buttiamo
Uno studio dell’Osservatorio sulle eccedenze, sui recuperi e sugli sprechi alimentari (Oersa) del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea), ha indagato le due linee di spreco alimentare: quella domestica e quella del settore primario. Se ridurre gli sprechi è il primo obiettivo, il secondo passo è utilizzare la scienza e la tecnologia per trasformare gli scarti in nuova materia.
Cresce il consumo di carne, con conseguenze anche sul clima. Forti le differenze tra i Paesi in base al reddito
Le alternative ci sono. Secondo Marchetti di Unife, passi avanti sulle farine di insetti
Recentemente ad Haarlem, in Olanda, si è deciso di vietare la pubblicità della carne negli spazi pubblici a partire dal 2024 con lo scopo di ridurne il consumo e, quindi, le emissioni di gas serra, di cui la produzione di carne è tra le principali responsabili. Ziggy Klazes, consigliera del partito ecologista olandese, ha dichiarato: “non possiamo dire alle persone che c’è una crisi climatica in atto e incoraggiarle a comprare prodotti che sono parte della causa.”
Con la pandemia aumenta l’obesità infantile. L’analisi dei pediatri
Come intervenire, secondo Vincenzo Brandolini, già docente Unife di chimica degli alimenti
L’obesità infantile è un’emergenza sociale, che causa problemi di salute anche in prospettiva di crescita e vita futura. Negli ultimi quattro decenni, il numero di bambini e adolescenti con obesità è aumentato di oltre dieci volte, per un totale di circa 120 milioni nel Mondo. È la Società italiana di pediatria (Sip) a rilanciare l’allarme. L’appello per ripristinare sani stili di vita, messi a dura prova in questi anni di pandemia, arriva dagli specialisti, riunitisi recentemente a Sorrento al Congresso italiano di pediatria.
Istat, quanto siamo lontani dal traguardo di sconfiggere la fame
L’obiettivo 2 dell’Agenda 2030 dell’Onu misurato secondo sette parametri
L’Istituto nazionale di statistica (Istat) redige annualmente un Rapporto SDGs (Sustainable Development Goals) nel quale illustra lo stato di attuazione in Italia dei 17 obiettivi (GOAL) dell’Agenda Onu 2030.
L’edizione 2021 in merito all’obiettivo 2 – Sconfiggere la fame – mostra segnali di miglioramento per diversi degli indicatori, con alcune eccezioni.
Microplastiche non solo nell’ambiente, ora anche nel sangue
Aumentano le prove della loro presenza nell’organismo umano e di possibili effetti sulla salute
Un gruppo di ricercatori dell’Università di Amsterdam ha dimostrato la presenza di microplastica nel flusso sanguigno, un fenomeno finora soltanto ipotizzato. Lo studio, appena pubblicato su Environment International, ha analizzato il sangue di ventidue volontari, trovando in circa tre quarti di loro particelle di diversi polimeri, con una concentrazione media pari a 1,6 µg (microgrammi) per ml – equivalente a un cucchiaino per ogni mille litri d’acqua.
Per aiutare il Pianeta bastano piccoli cambiamenti a tavola
Non è necessario essere vegetariani per ridurre l'impronta di carbonio della dieta
Un studio recentemente pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition mostra come si possa ridurre l’impronta di carbonio fino al 48%, sostituendo una sola porzione di carne bovina consumata al giorno con un alimento simile da un punto di vista nutrizionale, ad esempio pollo, ma meno impattante sull’ambiente.
Aumentare la produzione di proteine animali salvaguardando l’ambiente grazie agli insetti
Meglio comunque puntare a un’alimentazione a base di vegetali
Gli alimenti a base di insetti sono ancora un prodotto di nicchia, ma potrebbero diventare presto una promettente soluzione per le sfide che l’industria alimentare deve affrontare.