Le immagini che vengono in questi giorni dallo Stelvio sono impressionanti: quello che era un paradiso per i patiti dello sci estivo e un ideale campo d’allenamento per gli atleti è diventato un purgatorio in cui ritagliarsi qualche ora mattutina di neve ancora sciabile.
Tag: clima
Gruccioni in città
Il cambiamento climatico ha portato i gruccioni, variopinti uccelli appartenente alla famiglia delle Meropidae, a nidificare lungo la via Emilia, tra Bologna e Ozzano dove i volatili sono facilmente osservabili appollaiati sui fili elettrici o su quelli del telefono ai lati della strada.
I fiumi alpini e l’uomo. Un’amicizia finita male, secondo Stefano Fenoglio cofondatore di Alpstream
Il centro di ricerche studia i corsi a monte e la conservazione della loro biodiversità
Venivamo da una prolungata siccità nel 2022 e 2023, quando il cambio di rotta del mese di maggio – che ha prodotto le alluvioni in Emilia Romagna – ha portato significative nevicate tardive in quota sui monti, che, se hanno colmato temporaneamente i corsi d’acqua, non hanno potuto però ristabilire le condizioni di equilibrio dei fiumi alpini. Alpstream è il nome del primo Centro di ricerca per lo studio dei fiumi alpini del nostro Paese, e si occupa di analizzare la relazione tra crisi climatica e stato dei fiumi alpini. Sono ricerche preziose perché permettono di individuare fenomeni meno appariscenti di quanto non sia un grande fiume come il Po in secca in pianura, ma che costituiscono il campanello d’allarme anche per altre problematiche.
La Svizzera verso la neutralità climatica grazie a un’iniziativa popolare
È stata approvata dai cittadini svizzeri la Legge federale sugli obiettivi in materia di protezione del clima, l’innovazione e il rafforzamento della sicurezza energetica (LOCli) che prevede che la Confederazione raggiunga la neutralità climatica entro il 2050.
Le parole e le cose – Diniego
Automatismo difensivo dalla paura del disastro climatico
Conosciamo ma non sentiamo: la scissione ragione/sentimento e il diniego della realtà sono conseguenza della gravità della crisi climatica. Pur essendo informati e consapevoli dell’origine antropica del problema non riusciamo a reagire e ad attivare strategie politiche e sociali e comportamenti individuali all’altezza della nuova era che chiamiamo Antropocene.
La crisi ambientale è così grave che non riusciamo ad accettarla. Contro la rimozione immagini e storie dal Salone del libro di Torino
Le foto e i racconti di Simon Mundy del Financial Times parlano di (in)giustizia climatica
La prima foto che Simon Mundy, reporter del Financial Times, mostra sullo schermo al pubblico del Salone del libro di Torino è quella di Gombo, un pastore della provincia di Zavkhan, in Mongolia. Se il muso del suo yak è coperto di neve, che si estende fitta a perdita d’occhio, il volto del pastore, raggiunto dalla forte luce del sole, esprime preoccupazione.
Quando inizia l’Antropocene? forse con le plastiche. Ci fa paura, così lo neghiamo, avverte Telmo Pievani
È un iperoggetto, pensabile solamente intrecciando geologia e cultura, e servono narrative diverse
Buttato lì quasi per scherzo dal geochimico Paul Crutzen al convegno del Programma Internazionale Geosfera-Biosfera del 2000, il termine Antropocene in poco tempo ha preso a vivere di vita propria. Sfuggendo dalle mani della ristretta comunità scientifica per piombare in mille altri ambiti, dagli studi umanistici e sociali al mondo della letteratura e fino alle varie forme d’arte.
Alluvione all’infrarosso
L’evento estremo è avvenuto nel marzo 2021 ed è stato il più grave degli ultimi 30 anni. Per sei giorni, le strade e i ponti che attraversano il fiume sono rimasti sott’acqua, i traghetti sono rimasti bloccati per 9 giorni, i soccorsi di emergenza sono stati più di mille e 18mila persone sono state evacuate dall’area alluvionata.
Le “Anziane per il clima” citano la Svizzera davanti alla Corte europea per i diritti dell’uomo per inazione climatica
Le ondate di calore provocano sensibili aumenti della mortalità nella popolazione anziana
La Corte europea dei diritti dell’uomo dell’ uomo di Strasburgo (Cedu) dovrà esprimersi sui piani climatici inadeguati della Svizzera, Paese che circa 2mila signore hanno citato in giudizio per politiche inefficaci nell’affrontare l’emergenza clima che mette a rischio vita e salute.
Le ricorrenti sono le Anziane per il Clima (Senior Women for Climate Protection Switzerland), età media 73 anni, appoggiate da Greenpeace e da molte associazioni ambientaliste, che vogliono “accendere i riflettori sia sul problema del surriscaldamento globale, sia sulla inazione contro la lotta climatica che da anni denunciano scienziati e milioni di giovani”.
Senza neve
I cittadini delle Terre alte devono essere protagonisti della transizione
Parlare di neve, oggi, significa parlare soprattutto della sua assenza. Significa capirne le ragioni, le conseguenze e le inevitabili dinamiche che condizionano – e condizioneranno sempre più – non solo le economie di montagna e il turismo invernale, ma anche l’ambiente e le nostre vite.
“Cura del Mondo e urgenza climatica”. Partire dall’eredità del pensiero di Elena Pulcini
Convegno dell'associazione AfsEP a Firenze
“Consapevole dell’urgenza di intervenire per contrastare l’escalation dei rischi globali, provocati dall’orientamento individualista e acquisitivo dell’homo oeconomicus, figura dominante nella società contemporanea e principale responsabile della deriva autodistruttiva dell’umanità e del Pianeta, Elena Pulcini lascia in eredità un pensiero teso al recupero e allo sviluppo delle facoltà relazionali emotive ed affettive, oggi indispensabili per una radicale trasformazione del soggetto, da cui partire per scongiurare la catastrofe globale.” Elena Pulcini (10/3/1950 – 9/4/2021) ha insegnato per molti anni Filosofia sociale all’Università di Firenze e, con queste parole, il sito dell’associazione a lei dedicata (AfsEP- Associazione di filosofia sociale Elena Pulcini) ricorda il suo campo di interessi e l’impegno intellettuale e civile, che l’associazione intende valorizzare.
Via dalla folla e dalle piste: ciaspole e scialpinismo in crescita
Sono i “no crowds”, in aumento secondo Confindustria
Skipass panorama turismo, l’Osservatorio italiano del turismo montano accreditato da Confindustria Federturismo, segnala per questa stagione 2022-2023 la chiara emersione dei “no crowds”, coloro che desiderano “vivere la montagna innevata godendo di ampi spazi, lontano dalla folla delle piste”. Secondo il rapporto previsionale elaborato da Skipass panorama turismo a ottobre 2022, si confermerebbero in crescita attività come lo scialpinismo, le ciaspole e le passeggiate sulla neve. Per lo scialpinismo, in particolare, il rapporto prevedeva una crescita percentuale del 4,33% rispetto alla stagione passata.