“A livello globale, il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato, dopo il notevole calore del 2023. Gli ultimi dieci anni sono stati i più caldi mai registrati. Anche la temperatura media annua della superficie del mare sopra gli oceani non polari ha raggiunto un livello record. Le concentrazioni atmosferiche dei gas serra anidride carbonica e metano hanno continuato ad aumentare.
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Cause climatiche. Ora vince chi si oppone agli ambientalisti nelle aule dei tribunali, mentre le sentenze a favore non vengono pienamente applicate. Siamo davanti a un cambio di paradigma?
I casi di Greenpeace in Usa e Anziane per il clima in Svizzera
Fino ad ora a puntare sulle “cause climatiche” erano le associazioni ambientaliste. Negli anni si è assistito all’esplosione del numero di climate litigation, le cause intentate da associazioni e cittadini contro imprese e Governi citati in tribunale per danni climatici ed ambientali. Attualmente ne sono in corso più di 2500 in decine di Paesi e sono raddoppiate in dieci anni.
La conservazione dei ghiacciai è ancora possibile. Trasformare la conoscenza scientifica in consapevolezza emotiva e partecipazione attiva. Il progetto del Muse di Trento
Il ritiro dei ghiacciai va oltre la semplice perdita di massa. I ghiacciai possono essere infatti considerati come un grande archivio: ogni strato di ghiaccio racconta storie del passato, delle attività umane e dei fenomeni naturali e la loro scomparsa rappresenta la perdita di memoria del Pianeta.
Neve: -57% rispetto alle medie storiche, in sofferenza le risorse idriche nivali italiane. I dati di Fondazione Cima
Secondo le previsioni, la primavera sarà più calda della norma con elevata probabilità di fusione accelerata del manto nevoso
L’inverno dovrebbe essere il periodo in cui la neve si accumula, raggiungendo il suo picco tra la fine di febbraio e la metà di marzo, secondo i dati storici, e costruendo una riserva d’acqua importante per la primavera e l’estate, ma la realtà che emerge dai dati attuali è ben diversa. Anche questo mese si conferma una tendenza che ormai caratterizza le stagioni invernali recenti in Italia: poche luci e molte ombre sulla risorsa idrica nivale.
La comunità energetica rinnovabile di Villanovaforru in Sardegna. Collaborazione e trasparenza. La testimonianze del sindaco Maurizio Onnis
Previsti allargamento e potenziamento grazie alla nuova legge
È caldo il tema delle energie rinnovabili per molte zone del nostro Paese, dove amministrazioni, comitati e attivisti puntano il dito contro aziende italiane e straniere considerate responsabili di realizzare impianti “green” con conseguenze negative su comunità locali, patrimonio storico e ambientale.
Il diritto all’istruzione sempre più minacciato. Enti e associazioni rilevano qualche progresso, ma guerre e cambiamenti climatici aggravano la carenza di investimenti nella scuola
Colpiti soprattutto i Paesi poveri, ma anche le fasce più deboli del nostro
“Siamo a un punto di svolta. Il cambiamento climatico, la tecnologia, e i conflitti stanno ridisegnando il nostro mondo, ma l’educazione, una soluzione chiave per queste sfide, è pericolosamente sottofinanziata.” Si apre così l’appello della Global Partnership for Education per “Answer the call”, una campagna lanciata per fare luce sulla crisi dell’istruzione, soprattutto nei Paesi a basso reddito (ma non solo). Le priorità di finanziamenti e donazioni su altri fronti, infatti, stanno generando come risultato “una generazione impreparata ad affrontare le sfide presenti e future.”
Verso COP30. Anche se gli obiettivi finanziari non sono stati raggiunti a COP29, gli accordi sul mercato delle emissioni di CO2 possono aiutare la transizione ecologica
Il ruolo dell'Europa e delle “rendite fossili” nell’approfondimento dell’economista Mazzanti di Unife
“La COP29 avrebbe certamente potuto raggiungere un risultato più significativo per ciò che riguarda il tema climate finance, le compensazioni per l’adattamento di regioni fragili responsabili per piccole quote del riscaldamento globale, che sopportano costi molto elevati – afferma Massimiliano Mazzanti, direttore del Dipartimento di economia e management dell’Università di Ferrara, che ha partecipato ai lavori a Baku -. Vi sono comunque delle luci, in attesa delle prossime COP30 e 31, rispettivamente in Brasile e Australia. A Baku, ad esempio, il tema dei crediti di carbonio che nasceva dall’embrione di Parigi 2015 ha visto un importante passo in avanti.”
COP16. Riflettori su perdita di biodiversità e cambiamento climatico. WWF: in soli 50 anni diminuzione del 70% delle popolazioni di animali selvatici
Il pericolo dei tipping point, i punti di crisi irreversibile. Ma siamo ancora in tempo per invertire la rotta
Ha preso il via il 21 ottobre il sedicesimo incontro della Conferenza delle Nazioni unite sulla biodiversità (COP16), durante il quale i Governi avranno il compito di rivedere lo stato di attuazione del quadro globale in seguito all’adozione del Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework (GBF), riflettendo sull’importanza di agire per il clima e la protezione della vita.