Sul problema della transizione energetica è in atto un’interessante convergenza fra esperti e opinione pubblica. È un fenomeno che vale la pena osservare con attenzione perché, in passato, spesso le opinioni degli scienziati e dei ricercatori erano lontane da quelle dei cittadini che venivano accusati di sostenere posizioni non fondate sulla realtà dei dati.
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Gli scienziati europei: vietare subito l’installazione di nuove caldaie a gas
Per mitigare il cambiamento climatico è necessario vietare le nuove caldaie a gas, smettere di usare tutti i combustibili fossili, e aumentare in modo massiccio la produzione di elettricità da fonti di energia rinnovabili. È quanto afferma il nuovo rapporto sul futuro del gas dell’European Academies Science Advisory Council (EASAC).
Comunità energetiche rinnovabili: molto più che l’autoconsumo. Superare la discontinuità delle rinnovabili è possibile, secondo Zulianello, ricercatore di Rse
Gli italiani favorevoli alle Cer ma l’Ue in ritardo
A quasi quattro mesi di distanza dalla notifica del decreto a Bruxelles da parte del Ministero italiano dell’ambiente e della sicurezza energetica per ottenere il via libera necessario alla svolta normativa che consenta il decollo delle Comunità energetiche rinnovabili (Cer) nel nostro Paese, la risposta positiva dell’Unione europea (Ue) si fa ancora attendere.
Sotto il centro di Bologna ripartirà la piccola centrale idroelettrica del canale Cavaticcio
I mini impianti sono utili, ma la loro sostenibilità dipende da molti fattori
A partire da febbraio, il Comune di Bologna ha avviato il restauro della centrale idroelettrica del Cavaticcio, che dovrebbe riprendere a funzionare entro la fine del 2023. Sfruttando il naturale salto di quindici metri del canale che passa nel sottosuolo, il Comune stima che sarà in grado di aumentare la produzione di energia della città di circa 2mila MWh l’anno. Con 1 MW di potenza, si tratterebbe inoltre del più grande impianto all’interno di un centro storico in Italia.
Con volontà e investimenti la decarbonizzazione è possibile, secondo l’ingegnere Piva di Unife
Il mix energetico europeo è un approccio troppo cauto
“L’approccio del mix energetico, che affianca diverse fonti di produzione di energia, comprese quelle fossili, è troppo cauto: siamo riusciti a fare le cose quando c’è stata la volontà. L’unica alternativa è essere decisi: il mix è una prospettiva di buon senso, ma è un approccio estremamente conservativo. Dovremmo imparare da una crisi energetica come quella appena vissuta, che non è stata determinata solo alla guerra ma anche e soprattutto da prezzi troppo bassi e mancanza di investimenti.” È quanto dichiara ad Agenda17 Stefano Piva, docente di Fonti energetiche rinnovabili presso l’Università di Ferrara.
Bene le rinnovabili in Ue secondo Ember. Ma per l’economista Fazioli di Unife restano molti problemi
Persa la sovranità sulle fonti, ora dipendiamo dal mercato. Puntare su accumulo e comunità energetiche
Ember, il think tank ambientale senza scopo di lucro che si batte per la decarbonizzazione, ha rilasciato l’European Electricity Review, un’analisi della produzione energetica in Europa nel 2022, e ha posto l’accento soprattutto sulla crescita dell’energia da fonti rinnovabili. In particolare, il report rileva che negli ultimi quattro mesi dell’anno è calata la produzione di carbone (-6% rispetto al 2021), soprattutto grazie a un calo della domanda di elettricità, e nel 2023 si prevede un’ulteriore diminuzione del 20% della produzione di energia da fonti fossili.
Elettricità da rinnovabili: 360 miliardi di euro di benefici e 540 mila posti di lavoro entro il 2030
Bisogna passare da uno a dieci Gigawatt installati per anno, secondo lo studio di Enel Foundation
“L’elettricità prodotta da fonti rinnovabili rappresenta la via fondamentale per attuare gli obiettivi che ci siamo posti entro il 2050” ha dichiarato il Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, in occasione della presentazione dello studio di Elettricità Futura, Enel e Althesys “La filiera italiana delle tecnologie per le energie rinnovabili e smart verso il 2030” di Enel Foundation. Il Piano 2030 del settore elettrico prevede infatti benefici economici pari a 360 miliardi di euro, che dovrebbero ricadere sulla filiera e sull’indotto, a cui si aggiungerebbero 540 mila nuovi posti di lavoro nel settore elettrico.
Contributi al dialogo – Energia. “Gassificazione totale” nel piano nazionale
A Piombino l’11 marzo manifesta l'opposizione
La guerra in Ucraina ha reso ancora più drammaticamente evidente il ruolo che hanno le fonti energetiche nelle nostre società. Lo scenario peggiore è quello di un incidente che coinvolga le centrali nucleari, ma anche la transizione verso fonti energetiche “pulite” ha incontrato nuovi ostacoli a causa della temuta mancanza di approvvigionamenti di gas dalla Russia. Mentre da tempo era in corso un acceso dibattito sul mix di energie necessario per la transizione, la guerra ha spinto alla corsa ad accaparrarsi forniture di gas in grandi quantità in nuovi mercati e diverse modalità, fra cui i rigassificatori, la cui installazione ha suscitato ulteriori dubbi e proteste.
Elettricità. Oltre i limiti del mercato: produzione e consumo li decidono (anche) i cittadini
A partire dalle Comunità energetiche nascono “ecosistemi” energetici alternativi favoriti dalle nuove norme europee. Il caso di “ènostra”
Mercato libero e mercato tutelato sono state, per molti anni, le uniche possibili alternative per rifornirsi di energia elettrica.
Mercato è sempre stata la parola chiave per indicare il modello, che regola la produzione, la vendita e l’acquisto dell’energia.
In una logica di mercato i cittadini (e gli acquirenti in genere) possono scegliere tra diversi fornitori e servizi, ma il loro coinvolgimento nelle scelte e nelle dinamiche di produzione, vendita e distribuzione è pressoché nullo.
L’Europa investe nell’idrogeno verde, ma il suo contributo alla conversione sarà limitato
Servirebbero obiettivi più ambiziosi sulle rinnovabili
L’Europa prevede che entro il 2050 la quota di idrogeno nel mix energetico potrebbe raggiungere il 13%-20%, e ha varato misure atte a favorire lo sviluppo del settore. Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Pichetto Fratin ha recentemente dichiarato a un convegno di Utilitalia che sono previsti stanziamenti sull’idrogeno per 3,2 miliardi di euro nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
Comunità energetiche rinnovabili. Tecnologia e solidarietà a Ferrara
Il punto nazionale e l’esperienza della Cooperativa Castello con centinaia di alloggi
“Le Comunità energetiche contro la crisi. Empatia, tecnologie e territori per una economia a misura d’uomo”. L’iniziativa, promossa da Fondazione Symbola e Gruppo Tea, si terrà a Mantova il 2 dicembre, e sarà l’occasione per fare il punto sulle Comunità energetiche, grazie anche alla presentazione dei dati della ricerca condotta dalla Fondazione in collaborazione con Ipsos Italia.
Comunità energetiche rinnovabili. Allineamento tardivo alle norme europee, e gravi ritardi nell’attuazione delle direttive
Forte valenza sociale e territoriale della Legge regionale dell’Emilia Romagna
La legislazione italiana (con due anni di ritardo) ha recepito le direttive europee con l’emanazione in particolare della L. 8/2020 ed il D.lgs 199 del dicembre 2021, che apre finalmente la strada, nei sistemi locali, alla produzione di energia elettrica per l’autoconsumo collettivo da parte di cittadini e da parte di Comunità di cittadini organizzati in Comunità Energetiche Rinnovabili (Cer).