Dopo aver parlato dell’Italia, nella seconda parte del podcast approfondiamo il tema del diritto all’aborto, usciamo dall’Italia ed esaminiamo la situazione negli altri Paesi. In tutto il Mondo le leggi che regolano il diritto all’aborto stanno cambiando, in alcuni casi in maniera restrittiva.
Categoria: Salute e benessere
Obiettivo 3: Salute e benessere
Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età.
La lenta erosione del diritto all’aborto (1)
Sotto attacco la 194: una legge nata debole e poco applicata
In questo podcast in due parti esploriamo come il diritto all’aborto in Italia e nel Mondo sia lentamente messo a rischio da governi conservatori e leggi restrittive. In Italia, a oltre 40 anni dall’approvazione della legge 194, siamo ancora lontani da una sua piena attuazione per ragioni, oltre che ideologiche, anche strutturali e organizzative. Mentre in altri Paesi come la Polonia e l’Ungheria si assiste a norme che stabiliscono che le donne possono abortire solo in caso di stupro o incesto.
Mentre la dose booster viene sospesa in Inghilterra e in Italia non decolla, uno studio mondiale conferma che i vaccini stanno funzionando
Immunità ibrida e protezione da effetti gravi al centro della ricerca, nell’analisi di Maria Elena Flacco di Unife
Dal 12 febbraio i booster anti-Covid sono temporaneamente sospesi per i cittadini del Regno Unito, secondo le raccomandazioni del UK Joint Committee on Vaccination and Immunisation. Saranno riaperte in primavera e autunno, ma solo per i soggetti a rischio di malattia severa, verso i quali saranno indirizzate le campagne vaccinali future. Queste decisioni potranno subire modifiche a seconda delle ultime evidenze scientifiche. Una decisione presa in seguito al plateau dell’adesione alla vaccinazione primaria, e al calo dei booster nella popolazione under-50.
Covid-19. La collaborazione tra Caritas e Ausl vince l’esitazione vaccinale di immigrati e indigenti
Solidarietà e partecipazione: la “vaccinazione di fiducia” funziona, secondo Carlo Zanotti. Più di mille vaccinati a Ferrara
“È stato uno di quegli esempi di collaborazione e sinergia tra servizio pubblico e organizzazioni non governative, come la Caritas, che rappresentano un vantaggio reciproco, oltre che per gli utenti. Da un lato, infatti, l’azienda sanitaria Ausl può erogare un servizio sanitario avvalendosi dei volontari, mentre dall’altro le organizzazioni come la nostra vedono i valori di solidarietà e partecipazione, che sono i nostri valori fondanti, accolti da un servizio pubblico che non sempre, purtroppo, è attento a questi aspetti”.
Bilancio della pandemia: bene la scienza, abbastanza bene i cittadini, insufficienze per la sanità e male la comunicazione
A tre anni dall'inizio, dati, analisi e commenti delineano un quadro chiaro. Il contributo di Unife
Ora che la pandemia da Sars-Cov2 sembra essere sotto controllo (in settembre, il direttore dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, aveva affermato che “si intravede la fine della pandemia”) è utile cominciare un primo bilancio. Ci servirà per il futuro: questa non è stata la prima zoonosi di questi anni, e sempre l’Oms allerta che non sarà l’ultima.
Covid-19 Occhi ancora puntati sulla Cina. Forse sottostimati i casi
Omicron non ci fa paura se siamo vaccinati, ma si temono nuove varianti, complice il Capodanno lunare
Si accendono le lanterne del capodanno lunare cinese su una delle più grandi “migrazioni” da due anni a questa parte, che lo scorso weekend ha visto spostarsi oltre 400 milioni di persone- il ministero dei trasporti prevede arriverà fino a 2.1 miliardi di spostamenti. Un movimento di massa che molti esperti guardano con preoccupazione, vista l’ondata pandemica che ha investito la Cina questo inverno e ha infettato finora circa l’80% della popolazione.
Covid-19: il rifiuto del booster. Se la comunicazione è confusa diventa decisiva la fiducia nelle relazioni personali
I risultati di una ricerca Unife. Va ripensato il modello comunicativo, anche al di là della pandemia
Sulle misure da adottare per tutelarsi dal Coronavirus, i cittadini italiani hanno percepito uno scompenso informativo che ha prodotto l’esitazione verso le dosi booster.
È questa la principale conclusione di uno studio finanziato dall’Università di Ferrara, pubblicato sulla rivista Mediaescapes Journal.
In una crisi sanitaria globale, una comunicazione chiara e attendibile tra istituzioni, esperti e cittadini è decisiva per il successo della campagna vaccinale. Gli italiani, però, hanno rilevato diverse criticità nell’approccio comunicativo che si è sviluppato in Italia.
Soberana, il vaccino cubano, funziona. Potrebbe essere il primo prodotto in Italia
Basso costo, facile conservazione, no mRna: un’alternativa per Paesi poveri e per esitanti
Dopo lunga attesa, allo scoccare dell’ultimo dell’anno, sono stati pubblicati i risultati dello studio di fase 3, condotto all’Avana su oltre 44mila partecipanti, relativi alla sicurezza ed efficacia del vaccino cubano Soberana 02 e Plus.
Come già documentato su Agenda17, i vaccini ideati dall’Istituto Finlay de Vacunas (IFV) sono stati sviluppati a partire da una piattaforma già adottata da tempo dai vaccini pediatrici. Il fatto che si sia partiti da vaccini la cui efficacia e sicurezza era già nota ai genitori cubani si è rivelata un fattore fondamentale, che ne ha permesso la rapida approvazione anche per i bambini sull’isola e una migliore accettazione da parte dei genitori, garantendo ai cubani un’alta copertura vaccinale, trasversale nelle diverse fasce d’età.
AIDS, l’epidemia nascosta (3)
Cure migliori con nuove terapie ad assunzione mensile e - più avanti - il vaccino, secondo l'infettivologo Contini di Unife. Ma le diseguaglianze nell’accesso allontanano l’Obiettivo Onu 2030
La combinazione dei farmaci anti-retrovirali iniettabili cabotegravir e rilpivirina, la cui massiva distribuzione è usata come cavallo di battaglia dal National Health Service (NHS) inglese con l’obiettivo di raggiungere zero nuove infezioni da HIV entro il 2030, sono da qualche mese disponibili anche in Italia.
AIDS, l’epidemia nascosta (2)
Italia: diminuiscono i casi, ma il rischio è la sottostima. Trasmissione soprattutto per via sessuale
In Italia l’infezione da HIV è in costante diminuzione Dall’inizio dell’epidemia nel 1982 a oggi, nel nostro Paese sono stati registrati 72.034 casi di Sindrome da immunodeficienza acquisita, AIDS (Acquired Immune Deficiency Syndrome) conclamata, di cui 46.874 deceduti entro il 2019. Da allora sono stati fatti notevoli progressi per il trattamento di questa malattia, la cui incidenza è in costante diminuzione: nel 2021 sono stati diagnosticati 382 nuovi casi di AIDS, pari a un’incidenza di 0,6 nuovi casi per 100mila residenti. Il numero di decessi in persone con AIDS rimane stabile, ed è pari a poco più di 500 casi per anno.
AIDS, l’epidemia nascosta (1)
Nel Mondo 38.4 milioni di persone vivono con il virus HIV. Determinante l’accesso ai farmaci: mentre in Africa continua la diffusione, l'Inghilterra potrebbe sconfiggerlo nel 2030
L’HIV non è un virus facile da combattere e, anche se negli ultimi trent’anni molti progressi sono stati fatti, l’obiettivo Onu di eradicare l’AIDS entro il 2030 non sarà raggiungibile. Dall’inizio dell’epidemia che risale ai primi anni Ottanta del secolo scorso, circa 84.2 milioni di persone sono state infettate con il virus HIV e 40.1 milioni sono morte per malattie legate all’AIDS.
Clamorosi errori con il virus di Covid-19. E non abbiamo ancora una strategia chiara, secondo Quammen, autore di Spillover
Serve sorveglianza planetaria: ci aspettano virus da nuove mutazioni pericolose a partire dagli allevamenti
David Quammen, saggista scientifico noto in tutto il Mondo per aver anticipato in “Spillover”, molti aspetti dell’attuale pandemia, non ama il ruolo di Cassandra. Ma è indubbio che nel suo lavoro ha avuto la capacità di mettere a fuoco alcuni punti su cosa non ha funzionato in passato e su cosa potrebbe essere utile per il futuro, partendo dall’esplicito presupposto che la scienza è un processo umano, con passi avanti e talvolta indietro, ma in direzione di una comprensione sempre più chiara del mondo fisico: un processo provvisorio, insomma, ma il migliore approccio possibile per avvicinarsi a una verità complessa, composta di molti tasselli e molte voci.