Overtourism, tra potenzialità e (numerosi) rischi

In montagna problemi per la sicurezza oltre che per l’ambiente

Sentieri che diventano imbuti e un’estrema fatica a transitare. L’overtourism è una minaccia per l’ambiente e può essere un rischio per la stessa incolumità degli escursionisti. Inizia a emergere più di un interrogativo sul turismo di massa. L’introduzione del ticket a Venezia, gli studi sulla capacità di carico dei territori in Trentino, le limitazioni al lago di Braies in Alto Adige. Ma non è solo l’Italia a valutare un intervento per gestire i flussi.

Read More

Olimpiadi Milano Cortina: le associazioni sono preoccupate per legalità e sostenibilità e chiedono trasparenza

Aumentano le spese senza un elenco completo di opere e investimenti. Don Ciotti di Libera: “I giochi sono di tutti e abbiamo diritto di sapere”

Libera, il Comitato internazionale per la protezione delle Alpi (Cipra Italia), Mountain Wilderness Italia, Legambiente, il Club alpino italiano (Cai) sono tra le associazioni che si stanno mobilitando per ottenere maggiore trasparenza in vista delle Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026. Ma a farlo sono anche e soprattutto le comunità del territorio: “sono loro i veri protagonisti di questa richiesta, perché questa è casa loro. Ma i Giochi sono di tutti e chiunque ha il diritto di sapere che cosa sta accadendo” ha commentato Don Ciotti, presidente di Libera.

Read More

Contro la città autoritaria. L’associazione Sex and the City studia Milano dal punto di vista delle donne: dagli spazi pubblici a quelli di cura domestici

Esperienze dirette contro la paura nei luoghi urbani e progetti di abitare collettivo collaborativo oltre i legami di sangue

“Quando ci si occupa di città ‘a misura di donna’ l’unica soluzione è dare voce alle donne: non possiamo ipotizzare cosa è meglio per loro se non glielo abbiamo mai chiesto. Nelle nostre ricerche partiamo da queste domande, concentrandoci in particolare sul tema del lavoro di cura nella famiglia e su quello della percezione della paura nei luoghi dell’abitare, perché è attorno a essi che si ancorano le grandi differenze della vita quotidiana tra uomini, donne e minoranze di genere.” È quanto dichiarano ad Agenda17 Florencia Andreola e Azzurra Muzzonigro, ricercatrici e fondatrici dell’associazione di promozione sociale (Aps) Sex & the City.

Read More

Contro la città autoritaria. Libere, non coraggiose. Una lettura femminista della paura nello spazio pubblico

Esplorare come la pianificazione urbana possa intervenire, immaginando e costruendo le condizioni per ridurre, se non addirittura invertire, la tendenza delle donne a sentirsi insicure nello spazio condiviso, è l’obiettivo di “Libere, non coraggiose”, l’ultima ricerca di “Sex & the City” pubblicata da LetteraVentidue. Nata nel 2020 come ricerca urbana sviluppata per Milano Urban Center (Comune di Milano), e poi consolidata in associazione di promozione sociale nel 2022, Sex & the City ha l’obiettivo di costruire un quadro capace di integrare la dimensione di genere nella riflessione sulla città.

Read More

Contro la città autoritaria. Lunga vita all’urbanità

Coltiviamo spazi di gratuità nelle città

Un vecchio e celebre libro di Donald Norman, “La caffettiera del masochista. Il design degli oggetti quotidiani”, raccontava un mondo di oggetti che ci rende la vita difficile perché progettati male. Mi viene sempre in mente quando mi aggiro per piazze appena riqualificate dove le panchine stanno al sole, dove i materiali in pietra accrescono il calore nelle giornate estive, dove la luce è troppo intensa. Anche le città per come le progettiamo sanno essere masochiste.

Read More

Contro la città autoritaria. Lo sguardo delle donne per ritrovare il senso del vivere insieme

Nella storia della progressiva conquista da parte delle donne del diritto ad esprimersi in tutte le professioni, l’architettura è stata un baluardo piuttosto duro da conquistare. Tenute lontane dalla possibilità di progettare lo spazio pubblico, governato da sempre dal pensiero maschile, le donne hanno sviluppato nei secoli una cultura dell’abitare, che, trasformata in competenze progettuali, nel ‘900 è uscita dallo spazio privato ed ha espresso in più occasioni una qualità umana e professionale inconfondibile.

Read More

Contro la città autoritaria. Assemblee dei cittadini per il clima. Dal MUSE di Trento una nuova modalità di partecipazione

Per ora è un’utile simulazione che andrà sviluppata, afferma Oxoli di Extinction Rebellion

La sfida per la città postindustriale è la decarbonizzazione. Lo affermano tutti: dai sindaci delle metropoli mortalmente inquinate ai decisori europei. Ma pochi lo fanno e molti lo rimandano al tempo futuro. Ciò che invece si sta affermando nel presente è un’eco-retorica che serve solamente a camuffare interventi di gentrificazione e speculazione. È contro questa politica che i giovani ambientalisti si mobilitano prendendo di mira anche  i musei. Era successo anche a Trento, con gli attivisti di Extinction Rebellion alle porte del MUSE, il Museo della scienza. Ma qui le istituzioni cittadine, seppur inizialmente diffidenti, invece di farne una questione di ordine pubblico, hanno elaborato una risposta, avviando la sperimentazione di un’assemblea dei cittadini sul clima.

Read More

Cresce il deficit delle Olimpiadi invernali. Eredità insostenibile per le comunità locali, secondo Valerio Della Sala dell’Universitat Autonoma de Barcelona

Giochi più sostenibili sono possibili: gli esempi di Norvegia e Svizzera

È salito a circa due miliardi, per ora, il costo delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. La cifra emerge da un’inchiesta de Il fatto quotidiano, secondo la quale il debito nel bilancio ha già raggiunto quota 500 milioni di euro. Ma non si tratta solo di costi di realizzazione: l’altra grande incognita rimangono le spese post-evento. Come sarà possibile, e quanto costerà, riutilizzare le infrastrutture costruite ah hoc per i prossimi Giochi olimpici invernali?

Read More

Città autoritaria. Nel Sud del Mondo prima di costruire case e infrastrutture bisogna partire dalle diseguaglianze e dai diversi bisogni

La riqualificazione delle baraccopoli secondo Andrea Rigon, dell’University College di Londra

Nel loro Manifesto contro la città autoritaria, il sociologo Alfredo Alietti e l’architetto Romeo Farinella dell’Università di Ferrara denunciano la rigenerazione urbana che favorisce nelle nostre città le classi più ricche e le dinamiche di segregazione socioeconomica ed etnica dei gruppi vulnerabili. Questi fenomeni rischiano di concretizzarsi in maniera ancor più accentuata nei progetti di riqualificazione degli insediamenti informali o baraccopoli, uno degli obiettivi fondamentali del Goal 11 dell’Agenda 2030 delle Nazioni unite.

Read More

Dalle casermette del Moncenisio a Ostana: il turismo alternativo passa per le comunità locali, secondo l’architetto Franz di Unife

L'architetto Antonio De Rossi: “la rigenerazione deve essere sociale e culturale oltre che turistica"

“Il turismo lento in tutte le sue forme rappresenta una grande opportunità, non solo per la montagna ma anche per le aree marginali ancora naturalisticamente interessanti. Ne sono un esempio alcuni fiumi italiani, come il Po, il Tagliamento o il Ticino, o una galassia di borghi storici che da questa nicchia di turismo naturalistico, culturale e del benessere possono trarre grande vantaggio in termini di sviluppo locale” afferma ad Agenda17 Gianfranco Franz, docente di Progettazione culturale per turismi sostenibili presso l’Università di Ferrara.

Read More

Città felice. A Milano il Borgo Intergenerazionale Greco è un laboratorio permanente di convivenza fra generazioni

In una vecchia cascina abbandonata, abitare è anche un’esperienza ricca di relazioni

Milano non è soltanto la “eco gentrificazione“, secondo un modello che è stato definito di “città autoritaria”, del quartiere di Porta Nuova con il noto Bosco Verticale circondato da uno skyline di grattacieli modernissimi, ma è anche una città in continua evoluzione dove, negli ultimi venti anni, sono stati completamente riqualificati e ridisegnati interi quartieri, anche con il contributo di processi partecipativi che hanno coinvolto cittadini, associazioni, fondazioni no-profit e imprese private.

Read More

Una città a misura di donna

Costruire una città che va bene per le donne significa costruire una città che va bene per tutti

In questi anni nel nostro Paese si è parlato molto di progettazione urbana secondo diversi modelli di città: smart, green, ecosostenibili, sicure, accessibili e inclusive, città partecipate, città “30 kmh”, fino alla città “15 minuti”. Su Agenda17 troviamo anche il manifesto contro la città autoritaria e il modello della città felice.
In questo articolo vorrei proporre il modello della città femminista, una città a misura di donne, perché, come si evince dai modelli teorici e dalle sperimentazioni fatte, in Europa da Vienna e Barcellona, in Canada a Montreal, in Australia a Melbourne, “costruire una città che va bene per le donne significa costruire una città che va bene per tutti”, tenendo ben presente che una città femminista non è fatta soltanto di pietre, non è soltanto una diversa destinazione degli spazi pubblici o un’aggiunta a quelli esistenti, ma è un progetto unitario del vivere insieme.

Read More