A SCUOLA DI AGENDA17 Siamo lontani da un’istruzione “equa, inclusiva e per tutti”, Obiettivo 4 dell’Agenda Onu 2030

Aumenta la povertà educativa; il futuro sottratto ai giovani dalla zavorra di un sistema scolastico a due velocità

Partiamo da alcuni dati, per vedere cosa significano nel contesto delle fonti.
L’analisi di Confindustria: il sistema educativo è una zavorra per l’impiego
Pochi giorni fa, Il Sole 24 Ore titolava una pagina interamente dedicata al mercato del lavoro giovanile: “Le dieci zavorre che frenano i giovani”.
Ebbene, le prime quattro di queste zavorre derivano proprio dal sistema educativo: il gap negli apprendimenti (uno studente su due è senza competenze di base), gli abbandoni scolastici (tra i più alti in Europa), i divari regionali, il primato Neet (i giovani che non studiano e non lavorano, Not in Employment, Education or Training).

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Meno vacanze per la classe media impoverita da inflazione e guerra. L’analisi di Gianfranco Franz di Unife

Il “turismo lento” è il futuro, mentre i mega concerti sono bellissimi ma pericolosi per i monumenti e la natura

La stagione turistica non è ancora finita, ma agosto ormai ci ha lasciati e sono possibili i primi bilanci. E non sono positivi. A parte le ondate di calore, che hanno portato alcuni a sconsigliare i viaggi nel nostro Paese, e Medicane, il ciclone tropicale del Mediterraneo, che non saranno eccezioni a causa del cambiamento climatico, i conti non sono soddisfacenti. A partire da quelli degli italiani, che hanno fatto meno vacanze e per periodi più brevi.

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Tregua in Ucraina. L’appello in cinque punti di diplomatici e società civile

Mentre a Vilnius, la capitale lituana, si svolge il summit della North Atlantic Treaty Organization (NATO), il cui unico orizzonte sembra essere il rafforzamento della capacità militare dell’Alleanza, e Volodymyr Zelensky improvvisa un comizio arringando la folla radunata in piazza, pubblichiamo l’appello di alcune forze della società civile e della diplomazia italiana per scongiurare crescenti pericoli che vanno dall’escalation nucleare alla destabilizzazione della Russia.

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Assange a un passo dal carcere a vita negli Stati Uniti. Ultima possibilità di appello

Al centro c’è la libertà di stampa, garantita dal suo modello di giornalismo. Senza siamo ciechi: ieri l’Iraq, oggi l’Ucraina

In una sentenza di tre pagine emessa il 6 giugno, il giudice dell’Alta corte britannica ha respinto l’appello di Julian Assange, fondatore di Wikileaks, contro l’ordine di estradizione degli Stati Uniti, firmato un anno fa dal ministro degli interni britannico. Assange si trova da quattro anni nella prigione di massima sicurezza di Belmarsh a Londra e, se estradato, rischia una pena fino a 175 anni di carcere.

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SPECIALE ALLUVIONI E SICCITÀ “La buona progettazione idraulica si fa con la compatibilità ambientale”.  Intervista all’ingegner Leonardo Schippa

Leonardo Schippa, docente di Idraulica fluviale e protezione idraulica del territorio presso l’ Università di Ferrara, è membro esperto di Idraulica Fluviale del Comitato scientifico costituito dall’Autorità distrettuale del bacino del Po per l’attuazione del progetto di”Rinaturazione dell’area Po”, finanziato con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il progetto di rinaturalizzazione del Po è particolarmente significativo perché deve rispondere alle esigenze di sicurezza, approvvigionamento idrico e tutela della biodiversità di un’area vastissima, che va dal Piemonte all’Adriatico.

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Non è una sanità per vecchi. Il nodo sono i servizi di prossimità

Ferrara caso emblematico. Seminario del Festival Asvis. Intervista ai medici Carlo Zanotti e Rino Cavallini

Che relazione c’è tra dinamica demografica e offerta di servizi sanitari? Oltre a un evidente rapporto quantitativo, per cui, in virtù dell’universalità delle prestazioni garantite dal nostro Servizio sanitario nazionale l’offerta deve raggiungere tutta la popolazione, c’è anche una complessa correlazione qualitativa fra la composizione demografica e la tipologia dei servizi e delle prestazioni necessari. Il caso della popolazione anziana è esemplare, ed è diventato importantissimo nei Paesi sviluppati; nel nostro in particolare.

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Escalation: governi decisi, cittadini contrari

Escalation nel corso di una guerra ha sempre un significato nefasto. Aumenta a dismisura le sofferenze umane e le distruzioni materiali, il cui “prezzo” si abbassa proporzionalmente all’innalzarsi del livello dello scontro.

È un salto di qualità, non una “semplice” intensificazione dei metodi fino a quel momento adottati. Spesso viene propagandata come passaggio obbligato per giungere alla pace attraverso la vittoria, superando ostacoli altrimenti insormontabili.

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DOSSIER ASSEMBLEE dei CITTADINI. Per il clima occorre trovare soluzioni alla crisi della democrazia rappresentativa

Quando pensiamo alla democrazia rappresentativa tutti ci riferiamo a un modello di democrazia caratterizzato dalla scelta tramite elezioni di rappresentanti che prendono decisioni a nome e nell’interesse dell’intera popolazione. È un modello che ha avuto origine nel Settecento, con la Rivoluzioni americana e francese, e che ha finito per far coincidere la democrazia rappresentativa con la democrazia elettorale, anche se in realtà la democrazia rappresentativa non implica necessariamente i processi elettorali.

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SPECIALE CARCERE Laurearsi per cambiare vita

Percorso utilissimo ma con molti ostacoli, secondo Stefania Carnevale, delegata Unife. “Studenti senza mani e senza braccia” per carenza di strumenti

Laurearsi in carcere è possibile. È del novembre del 2020 il primo detenuto ad aver conseguito, con lode, la laurea presso l’Università di Ferrara; e fa parte di un gruppo di alcune decine di detenuti che sono giunti al traguardo in uno dei numerosi atenei del nostro Paese che aderiscono alla Conferenza nazionale universitaria poli penitenziari (Cnupp), istituita presso la Conferenza dei rettori delle università italiane (Crui).

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SPECIALE TREGUA IN UCRAINA In Europa i pacifisti sono maggioranza. Assoluta nel nostro Paese

Ricerca in dieci nazioni. Forti differenze, ma solo un europeo su quattro ritiene la punizione della Russia prioritaria

“L’indagine rivela uno scollamento sempre più marcato tra le posizioni assunte da molti governi europei e il sentimento dell’opinione pubblica nei rispettivi Paesi. Il divario più significativo che si profila è tra coloro che vorrebbero mettere fine alla guerra il più rapidamente possibile e coloro che vorrebbero continuare a combattere fino alla sconfitta della Russia.” Questa è la situazione fotografata dall’European Country on Foreing Realtions sulla base di 8mila interviste condotte in dieci Paesi dell’Unione relativamente alla posizione dei cittadini europei sulla guerra scaturita a seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.

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