Le scienze hanno dato in passato un grande contributo alla guerra. Ora possono lavorare per la pace: bisogna costruire un’alleanza fra gli scienziati e le università, che hanno il dovere di informare, e i cittadini che, se bene informati, hanno il potere di agire. In questo si inserisce il progetto di un Laboratorio per la pace ferrarese, che unisca l’università con le organizzazioni attive sul territorio.
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La Nuclear Post Review di Biden: gli USA vogliono evitare il conflitto nucleare, ma senza impegnarsi per il disarmo
Rimane centrale la politica della deterrenza, che richiede però ulteriore rafforzamento degli arsenali
Lo scorso 27 ottobre il Segretario alla difesa americano ha rilasciato la versione pubblica della nuova Nuclear Posture Review (NPR), mentre l’edizione completa, includente le parti mantenute classificate, era stata presentata ai parlamentari lo scorso marzo. Le Nuclear Posture Review stabiliscono la politica e la strategia nucleare americana e determinano il ruolo e l’evoluzione delle forze nucleari.
Ucraina: più armi, più guerra
Agenda17 per conoscere, capire, aiutare la pace
Si vis pacem para bellum (se vuoi la pace prepara la guerra). Da secoli si discute questa sentenza latina. Sostenitori e oppositori si schierano irriducibili su fronti opposti, armati di argomenti che mai intendono deporre.
È quello che accade spesso quando si parla in astratto dei grandi principi, rispetto ai quali la posizione ideologica, l’appartenenza culturale, i riferimenti valoriali tendono a influenzare in maniera determinante i giudizi.
Ucraina. “Diplomazia scientifica” incerta fra boicottaggio, aiuto ai dissidenti e collaborazione universale. A partire dal Cern
E, secondo lo storico della scienza Turchetti, la comunità scientifica deve rilanciare il disarmo nucleare
Pochi giorni fa il Cern, l’Organizzazione europea per la ricerca nucleare con sede a Ginevra, in Svizzera, ha sospeso la partecipazione dei propri scienziati ai comitati scientifici di istituzioni ubicate nella Federazione russa e nella Repubblica di Bielorussia (e viceversa).
La decisione è stata presa dal Council, suprema autorità dell’organizzazione e organismo “politico” della struttura di ricerca, costituito dai rappresentanti dei governi dei Paesi membri. Contestualmente, inoltre, vengono sospesi – o annullati – tutti gli eventi organizzati congiuntamente tra il Cern e le istituzioni dei Paesi sospesi, nonché la concessione di contratti di associazione a nuovi soggetti affiliati a istituzioni russe o bielorusse.
SPECIALE PACE E ISTITUZIONI FORTI Riprende la conferenza sulla non proliferazione nucleare. In una situazione di tensioni mondiali
Deboli i ruoli di Europa e Italia. Il punto di Alessandro Pascolini, vicepresidente ISODARCO
Dal 4 al 28 gennaio si terrà a New York la decima conferenza di revisione del Trattato di non proliferazione delle armi nucleari (Tnp). Il Tnp ha carattere universale, ad esso hanno aderito 192 Paesi con esclusione di Israele, Corea del Nord, India, Pakistan e Sud Sudan. Il trattato, in essere dal 1970, prevede ogni cinque anni una conferenza di aggiornamento, ma l’appuntamento del 2020 è stato rinviato a causa della pandemia.