Sono trascorsi oltre due anni dall’inizio della pandemia di Covid-19; e mentre si dichiara la cessazione dello stato di emergenza le ultime varianti causano una ripresa dei contagi e le vaccinazioni segnano il passo. Quali sono le prospettive?
Ne abbiamo parlato con Donato Greco, medico epidemiologo, componente del Comitato tecnico scientifico (sciolto dal 1 aprile), che di epidemie ne ha viste davvero tante in cinquant’anni di lavoro sul campo ai vertici delle istituzioni sanitarie.
“È l’epidemia più bizzarra che abbia mai visto” afferma Greco, epidemiologo di lungo corso
One Health, un approccio multidisciplinare per la salvaguardia della salute globale (2)
Seconda parte del podcast “One Health, un approccio multidisciplinare per la salvaguardia della salute globale”.
One Health, un approccio multidisciplinare per la salvaguardia della salute globale (1)
A due anni dall’inizio della pandemia da Sars-Cov2 esploriamo in questo podcast il concetto One Health nell’ambito dell’obiettivo Onu numero 3 “Salute e benessere”.
One Health è un modello sanitario secondo il quale la salute umana, la salute animale e la salute dell’ambiente non sono indipendenti ma, al contrario, rappresentano le diverse componenti, tra loro strettamente interconnesse, di un’unica realtà. La salute degli individui e quella dell’ambiente che li ospita sono infatti intrecciate in un sistema circolare.
Ucraina. “Diplomazia scientifica” incerta fra boicottaggio, aiuto ai dissidenti e collaborazione universale. A partire dal Cern
E, secondo lo storico della scienza Turchetti, la comunità scientifica deve rilanciare il disarmo nucleare
Pochi giorni fa il Cern, l’Organizzazione europea per la ricerca nucleare con sede a Ginevra, in Svizzera, ha sospeso la partecipazione dei propri scienziati ai comitati scientifici di istituzioni ubicate nella Federazione russa e nella Repubblica di Bielorussia (e viceversa).
La decisione è stata presa dal Council, suprema autorità dell’organizzazione e organismo “politico” della struttura di ricerca, costituito dai rappresentanti dei governi dei Paesi membri. Contestualmente, inoltre, vengono sospesi – o annullati – tutti gli eventi organizzati congiuntamente tra il Cern e le istituzioni dei Paesi sospesi, nonché la concessione di contratti di associazione a nuovi soggetti affiliati a istituzioni russe o bielorusse.
Istat, quanto siamo lontani dal traguardo di consumo e produzione responsabile
L’obiettivo 12 dell’ Agenda 2030 dell’ Onu misurato secondo otto parametri
L’Istituto nazionale di statistica (Istat) redige annualmente un Rapporto SDGs (Sustainable Development Goals) nel quale illustra lo stato di attuazione in Italia dei 17 obiettivi (GOAL) dell’Agenda Onu 2030.
L’edizione 2021 in riferimento all’obiettivo 12 – consumo e produzione responsabile – mostra che i progressi nel contenimento del consumo di materia (CMI), verificatisi a partire dal 2010, negli ultimi cinque anni hanno subito una battuta d’arresto.
Migranti climatici
La foto di Zakir Hossain Chowdhury ritrae una famiglia migrante in Bangladesh, uno dei Paesi più vulnerabili al cambiamento climatico
Aumentano i rifugiati in tutto il Mondo. I “rifugiati ambientali” – in crescita in seguito ai disastri ambientali connessi alla crisi climatica – non hanno ancora diritti definiti a livello giuridico e umanitario.
Dal 2008, oltre 318 milioni di persone sono state costrette a spostarsi a causa di inondazioni, tempeste, terremoti e siccità, di cui 30.7 milioni solo nel 2020 (dati: Internal Displacement Monitoring Centre).
La guerra in Ucraina porterà fame e instabilità anche in Africa e in Medio Oriente
La globalizzazione amplifica le crisi in un terribile “effetto domino”
L’attacco al “granaio d’Europa” non avrà conseguenze solo a livello energetico. Ucraina e Russia producono infatti circa il 53% dell’olio e dei semi di girasole consumati nel Mondo e il 27% del grano, oltre a esportare altri essenziali generi alimentari, come orzo e mais, e prodotti, come i fertilizzanti.
Come il mondo segreto dei funghi può salvare l’ambiente
Un appello ai “miconauti” di tutto il mondo per scoprire il “wood wide web”
“Se vogliamo affrontare la crisi climatica, dobbiamo occuparci di un punto cieco globale: le ampie reti fungine sotterranee che sequestrano il carbonio e sostengono gran parte della vita sulla Terra”. Questa l’opinione di Merlin Sheldrake, biologo e autore di Entangled Life: How Fungi Make Our Worlds, Change Our Minds, and Shape Our Futures e di Toby Kiers, professoressa di biologia evolutiva alla Libera università di Amsterdam e co-fondatrice della Society for the Protection of Underground Networks (SPUN).
Afghanistan: le ragazze non torneranno più a scuola
Il governo dei talebani ha disatteso tutte le aspettative delle giovani donne che speravano di poter riprendere dal 21 marzo gli studi nelle scuole di istruzione secondaria, interrotti per oltre sette mesi dalla presa di potere dello scorso agosto. Come riporta the Guardian, il 23 marzo il Ministero dell’istruzione talebano ha infatti annunciato la chiusura delle scuole oltre il sesto grado per un tempo indefinito, o fino a quando saranno adottati regolamenti scolastici in linea con “i principi della legge islamica e della cultura afghana”, incluse ulteriori restrizioni sull’abbigliamento delle ragazze.
In Ucraina la guerra informatica affianca quella armata
Da tempo le infrastrutture sono nel mirino di conflitti cibernetici letali. Le Nazioni unite di nuovo fuori gioco, secondo il giurista Pietropaoli
“La guerra cibernetica non è solo guerra dell’informazione. C’è sicuramente un problema di manipolazione delle coscienze, di propaganda e fake news, ma non c’è solamente il suono della tastiera in sottofondo. Pensare che si tratti di una guerra meno letale rispetto a quelle cui siamo abituati è illusorio” afferma ad Agenda17 Stefano Pietropaoli, docente di Informatica giuridica presso l’Università di Firenze e membro del Cybersecurity National Lab del Consorzio interuniversitario nazionale per l’informatica (Cini).
Long-Covid: verso una definizione standard. Molti e gravi sintomi persistenti
Secondo Carlo Contini, infettivologo Unife, alla base c’è un'infiammazione persistente
A più di due anni dall’inizio della pandemia Covid-19 abbiamo un quadro più completo, non solo della natura del coronavirus, ma anche della malattia. “Mentre inizialmente si pensava che fosse solo un’influenza – afferma Carlo Contini, docente di malattie infettive e direttore dell’Unità complessa di malattie infettive dell’Università di Ferrara – poi il SARS-CoV-2 ha mostrato di avere i connotati di un virus che può sostenere una malattia grave, soprattutto nelle persone fragili e nelle persone con immunodeficienza.
Riprende Covid-19. Carlo Contini infettivologo: “diffusione esplosiva e varianti resistenti”
Mentre in Cina si segnalano morti e lockdown, da noi si è abbassata la guardia. Vaccinare bambini e profughi
“Ci siamo rilassati un po’ troppo, visto che la curva della quarta ondata mostrava una rapida discesa, e di conseguenza tutti hanno iniziato, per così dire, a sbottonarsi” afferma l’infettivologo Carlo Contini. A inizio marzo si osserva infatti un cambio di scenario nell’andamento dei casi di Covid-19, che tornano ad aumentare: “Oggi la curva punta verso l’alto e ha fatto registrare un aumento di oltre il 36% dei casi in sette giorni”.