Oceani e mari sempre più caldi, e il Mediterraneo si riscalda più velocemente di tutti (1)

Nuovo record di temperature per il sesto anno consecutivo

I cambiamenti climatici e la salute degli oceani sono strettamente legati tra loro, dato che più del 70% della superficie del Pianeta è ricoperta di acqua. Gli oceani aiutano a regolare il clima sia assorbendo il calore derivante dall’eccessivo accumulo di gas serra nell’atmosfera sia catturando i composti del carbonio, rilasciati dalle attività antropiche e dagli incendi, nella vegetazione sottomarina.

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Ecco perché gli anziani rischiano di più con Covid-19

Il sistema immunitario è più debole a causa di linfociti “guardiani” poco efficaci, secondo una ricerca Unife

Nella pandemia in corso abbiamo imparato ben presto come ciascuno di noi reagisca in maniera differente al virus, soprattutto in base all’età. In età avanzata, infatti, SARS-CoV-2, il virus responsabile della malattia Covid-19, è molto spesso associato a sintomi gravi e a un’elevata letalità.
I casi clinici hanno evidenziato che gli anziani, rispetto ai giovani, hanno una risposta immunitaria più debole, aspetto che li rende più suscettibili all’infezione e alle sue forme gravi, e di conseguenza necessitano di un richiamo vaccinale più frequente.

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Energia dall’atomo: alti rendimenti, ma non del tutto carbon free

La filiera del nucleare cambia molto nei diversi Paesi

In Europa la maggior parte dei Paesi ricorre ai combustibili fossili per produrre energia. Secondo i dati dell’Agenzia europea dell’ambiente (European Environment Agency, EEA), circa il 77% del fabbisogno energetico del cittadino europeo medio è soddisfatto da petrolio, gas e carbone. A questi si aggiungono il 14% proveniente dall’energia nucleare e il restante 9% da rinnovabili, le quali però sono in rapida crescita.

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Gas e atomo per la transizione energetica?

Ne discutono online sabato Vincenzo Balzani, chimico Unibo, Roberto Fazioli, economista Unife e Pippo Tadolini, medico e ambientalista

Cosa ci sarà nel mix di energie che l’Europa utilizzerà per arrivare all’impatto climatico zero previsto per il 2050 dal Green Deal? Ci sarà anche il gas, come vorrebbero le grandi aziende del settore che insistono sulla necessità di usarlo come “ponte” verso un futuro tutto di rinnovabili e sull’urgenza di sostituirlo al più inquinante carbone? Ci sarà il nucleare, come vogliono fortemente alcuni Stati (con la Francia in testa), ma anche alcuni ricercatori, che sottolineano il vantaggio in termini di costi-benefici delle centrali di ultima generazione?

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Aumentano le disuguaglianze tra ricchi e poveri. E la responsabilità è soprattutto politica (2)

Politiche sociali inadeguate per l’impoverimento dei Governi. E la giustizia climatica sembra ancora lontana, secondo l’economista Sandrine Labory di Unife

Una via per capire le crescenti disuguaglianze evidenziate dal World Inequality Report 2022 è il gap tra la ricchezza netta dei Governi e quella del settore privato. Negli ultimi quarant’anni i Paesi sono diventati più ricchi, ma i loro Governi sono diventati significativamente più poveri. La quasi totalità della ricchezza è infatti in mano privata, come dimostra il fatto che la quota detenuta dagli attori pubblici nei Paesi più ricchi è vicina allo zero o negativa.

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Sull’orlo della fame oltre 45 milioni di persone (2)

Un inverno da fame per l’Afghanistan

Il 24 dicembre il World Food Programme (WFP), il programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite, ha dichiarato che 22,8 milioni di afgani, vale a dire più della metà della popolazione del Paese, sono alla fame. Con l’arrivo dell’inverno e temperature che potrebbero raggiungere -25 ºC, si stanno raggiungendo i livelli estremi di fame.

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Sull’orlo della fame oltre 45 milioni di persone (1)

L’Obiettivo 2 dell’Onu, cibo per tutti entro il 2030, è molto lontano

Il World Food Programme (WFP), principale organizzazione umanitaria e agenzia delle Nazioni unite premiata con il Nobel per la pace 2020, lancia un appello urgente. Sono 45 milioni le persone nel Mondo a rischio carestie e morte a causa di conflitti, cambiamenti climatici, pandemia Covid-19 e instabilità economica. Questo numero è aumentato dai 27 milioni del 2019, e i Paesi maggiormente colpiti sono l’Afghanistan, l’Etiopia, il Sud Sudan, la Siria e lo Yemen.

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Crescono i reati ambientali contro boschi e animali. E con il Pnrr i rischi aumentano

Per la giurista Bernasconi la concreta applicazione delle leggi è ancora troppo complessa

Dedicato alle 227 persone uccise nel Mondo per il loro impegno in difesa della natura, il rapporto Ecomafia 2021 di Legambiente evidenzia come, nonostante i lockdown e un calo nei controlli del 17%, anche nel 2020 ci sia stato un aumento dei reati ambientali (+0,6%), delle persone denunciate (+12,9%), degli arresti (+14,2%) e dei sequestri (+25,4%). Nell’anno della pandemia, i reati ambientali accertati hanno toccato l’apice di oltre novantacinque al giorno, circa quattro ogni ora.

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SPECIALE PACE E ISTITUZIONI FORTI Lucio Caracciolo: siamo nell’età della “post-guerra”. I conflitti nascono dall’instabilità politica

Pericolosissima la tensione in Ucraina perché la Russia si sente minacciata

Guerra e pace. Che bilancio possiamo fare della situazione internazionale all’inizio del 2022, nei giorni in cui si sarebbe dovuta tenere la Conferenza mondiale sulla non proliferazione nucleare, rinviata per la pandemia? Sono in grado le istituzioni internazionali di controllare le tensioni internazionali nell’interesse della sicurezza comune? E cosa dobbiamo aspettarci in particolare per l’Europa e per il nostro Paese, stante la tensione che si registra alle frontiere orientali dell’Unione?

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