[English below] Nella lotta alla farmaco resistenza, la terapia fagica sta guadagnando attenzione come potenziale alternativa agli antibiotici per la loro caratteristica selettività nella loro azione contro i batteri, la capacità di autoregolazione in risposta ai batteri bersaglio e, in generale, la sempre più evidente efficacia: se questo è vero in medicina, oggi questa possibilità si apre anche alla cura degli animali.
Uso dei batteriofagi negli animali: efficace anche per le infezioni veterinarie
I batteriofagi, o fagi, sono virus che infettano specificamente i batteri, e rappresentano un promettente strumento contro l’antibiotico resistenza.
Con l’aumento dell’interesse per i batteriofagi, sempre più corsi formativi e universitari di zootecnia e veterinaria stanno integrando nei loro piani di studi corsi specifici sul loro utilizzo: questi corsi mirano a formare una nuova generazione di veterinari e zootecnici con competenze avanzate nell’uso dei fagi come strumenti terapeutici. La formazione è infatti cruciale per promuovere l’adozione di alternative alle terapie a base di antibiotici e combattere la farmacoresistenza nell’animale e nell’uomo.

Negli ultimi anni infatti il loro impiego è stato esteso a diverse specie animali, tra cui polli, bovini e suini, per trattare infezioni batteriche: questo approccio è particolarmente utile in situazioni di resistenza agli antibiotici, un problema crescente nell’allevamento intensivo. I fagi offrono un’opzione terapeutica complementare, riducendo la necessità di antibiotici e contribuendo a limitare la diffusione della resistenza.
Studi recenti hanno dimostrato ad esempio l’efficacia dei fagi nel trattamento di infezioni da Escherichia coli e Salmonella nei polli, migliorando la salute degli animali e la sicurezza alimentare
Le linee guida EMA ne consentono l’uso anche assieme agli antibiotici
L’Agenzia europea dei medicinali (European Medicines Agency, EMA) ha riconosciuto il potenziale dei batteriofagi come strumenti terapeutici in medicina veterinaria, pubblicando nuove linee guida nel 2023: qui sono stabiliti i requisiti regolamentari, tecnici e scientifici per l’uso dei fagi nei medicinali veterinari.
L’obiettivo è garantire la sicurezza, l’efficacia e la qualità dei prodotti a base di fagi, promuovendo al contempo la loro adozione come alternativa agli antibiotici.
Le linee guida EMA riconoscono l’efficacia dei fagi contro batteri patogeni resistenti agli antibiotici, offrendo una soluzione innovativa per combattere le infezioni batteriche negli animali. Si tratta di un passo importante nella regolamentazione e nell’uso dei fagi in Europa, aprendo la strada a nuove opportunità terapeutiche.
Le nuove linee guida EMA non solo permettono l’uso dei batteriofagi come alternativa agli antibiotici, ma ne ammettono anche l’uso concomitante. Questo approccio sinergico può rivelarsi particolarmente efficace nel ridurre la resistenza sia agli antibiotici che ai fagi nei batteri.
L’uso combinato di fagi e antibiotici può infatti migliorare l’efficacia del trattamento, riducendo la carica batterica più rapidamente e prevenendo lo sviluppo di resistenze multiple; inoltre vari studi hanno dimostrato che i fagi possono potenziare l’azione degli antibiotici, permettendo di utilizzare dosi più basse di antibiotici e riducendo così gli effetti collaterali e il rischio di resistenza.
Un rischio: la resistenza ai batteriofagi
Nonostante i numerosi vantaggi, i batteriofagi non sono esenti da limitazioni. Uno dei principali problemi è la possibilità che i batteri sviluppino resistenza anche ai fagi.
Questo fenomeno rende fondamentale il monitoraggio continuo e l’aggiornamento delle composizioni dei prodotti a base di fagi per mantenere la loro efficacia. La ricerca in questo campo è in continua evoluzione, con studi che esplorano nuove combinazioni di fagi e strategie per superare la resistenza: ad esempio, l’uso di cocktail di fagi, che combinano diversi tipi di fagi, può ridurre la probabilità di sviluppo di resistenza nei batteri.
I fagi e le loro applicazioni in agricoltura
Infine, oltre all’uso in medicina veterinaria, i batteriofagi stanno trovando applicazioni anche in agricoltura.
I fagi possono essere utilizzati per il controllo di patogeni delle piante, come Xylella fastidiosa, un batterio che causa gravi danni agli ulivi e ad altre colture.
L’uso dei fagi in agricoltura offre quindi un’alternativa sostenibile ai pesticidi chimici, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale e a promuovere pratiche agricole più ecologiche, e più sane per chi ne consuma i prodotti.
Diversi studi hanno dimostrato che i fagi possono essere efficaci nel ridurre la popolazione di batteri patogeni nelle piante, migliorando la salute delle colture e aumentando la resa agricola, con evidenti e positivi impatti sugli animali da allevamento che rappresentano alcuni tra i principali consumatori dei raccolti.
ANTIBIOTIC RESISTANCE DOSSIER: RETURN OF THE PHAGES Effective also in agriculture, animal husbandry, and veterinary medicine, phages help address the problems of intensive farming
By Diletta Chirici (english translation by Valentina Fajner)
In the fight against antibiotic resistance, phage therapy is gaining attention as a potential alternative to antibiotics due to its selective action against bacteria, its ability to self-regulate in response to target bacteria, and its increasingly evident effectiveness. While this is true in medicine, today this possibility is also expanding to animal care.
Use of bacteriophages in animals: effective even for veterinary infections
Bacteriophages, or phages, are viruses that specifically infect bacteria, and represent a promising tool against antibiotic resistance.
Given the growing interest in phages, more and more educational and university programs in animal husbandry and veterinary medicine are including specific courses on their use. These courses aim to train a new generation of veterinarians and animal scientists with advanced skills in using phages as therapeutic tools. Education is key to promoting the adoption of alternatives to antibiotic-based treatments and combating antimicrobial resistance in both animals and humans.

In recent years, phage use has been extended to various animal species, including chickens, cattle, and pigs, to treat bacterial infections. This approach is particularly useful in cases of antibiotic resistance, a growing issue in intensive livestock farming. Phages offer a complementary therapeutic option, reducing the need for antibiotics and helping to limit the spread of resistance.
Recent studies, for example, have demonstrated the effectiveness of phages in treating Escherichia coli and Salmonella infections in chickens, improving animal health and food safety.
EMA guidelines allow phage use alongside antibiotics
The European medicines agency (EMA) has acknowledged the potential of bacteriophages as therapeutic tools in veterinary medicine, publishing new guidelines on October 13, 2023. These establish the regulatory, technical, and scientific requirements for the use of phages in veterinary medicines.
The goal is to ensure the safety, efficacy, and quality of phage-based products while encouraging their adoption as an alternative to antibiotics.
The EMA guidelines recognize the effectiveness of phages against pathogenic bacteria resistant to antibiotics, offering an innovative solution for fighting bacterial infections in animals. This marks an important step in the regulation and use of phages in Europe, paving the way for new therapeutic opportunities.
The new EMA guidelines not only allow the use of bacteriophages as an alternative to antibiotics but also permit their concurrent use. This synergistic approach may prove particularly effective in reducing both antibiotic and phage resistance in bacteria.
The combined use of phages and antibiotics can enhance treatment effectiveness, reduce bacterial load more quickly, and prevent the development of multiple resistances. Moreover, various studies have shown that phages can boost the action of antibiotics, enabling the use of lower antibiotic doses and thus reducing side effects and the risk of resistance.
A risk: resistance to bacteriophages
Despite their many advantages, bacteriophages are not without limitations. One of the main concerns is the possibility that bacteria may develop resistance to phages as well.
This makes continuous monitoring and updating of phage-based product formulations essential to maintain their effectiveness. Research in this field is rapidly evolving, with studies exploring new phage combinations and strategies to overcome resistance—for example, using phage cocktails that combine different types of phages, which can lower the chances of bacteria developing resistance.
Phages and their applications in agricultureFinally, beyond veterinary medicine, bacteriophages are also finding applications in agriculture.
Phages can be used to control plant pathogens, such as Xylella fastidiosa, a bacterium that causes serious damage to olive trees and other crops.
Using phages in agriculture thus offers a sustainable alternative to chemical pesticides, helping reduce environmental impact and promote more eco-friendly and healthier farming practices for consumers.
Several studies have shown that phages can effectively reduce populations of pathogenic bacteria in plants, improving crop health and increasing agricultural yields—with clear, positive impacts on livestock, which are among the primary consumers of harvested crops.