Sempre più donne migranti intrappolate all’imbuto d’Europa

Assistenza sanitaria negata, notti nei container, rischio di sfruttamento sessuale

La “doppia violenza” che le donne migranti subiscono in Italia si concretizza anche al confine italo-francese, dove sono in aumento respingimenti e violazioni dei loro diritti, come testimonia il report “Inter-rotte” dell’associazione umanitaria WeWorld. A causa della reintroduzione dei controlli alle frontiere nel 2015 da parte del governo francese, sono migliaia le persone, provenienti sia dalla rotta balcanica che da quella mediterranea, che rimangono bloccate a Ventimiglia: motivo per cui la città è stata soprannominata “imbuto d’Europa”.

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“Doppia violenza” sulle donne migranti richiedenti asilo (in aumento)

Sistema di accoglienza impreparato ad affrontare le tantissime violenze subite: solo, e sempre più, controllo e detenzione

L’accordo siglato dall’Unione Europea (Ue) con la Tunisia per il controllo delle frontiere ha destato preoccupazione in diverse organizzazioni per i diritti umani, fra cui Donne in rete contro la violenza (D.i.Re), che collabora con la sezione italiana dell’Alto commissariato delle Nazioni unite sui rifugiati (United Nations High Commissioner for Refugees – UNHCR) nell’accoglienza di donne migranti rifugiate e richiedenti asilo.

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Armati per paura

Secondo i dati della Polizia di Stato aggiornati al 2022, nel nostro Paese le licenze per porto d’armi sono 1.237.912, di cui 609.527 per la caccia, 574.842 per uso sportivo, 12.008 per difesa personale e 41.535 per le guardie giurate. Tuttavia, come spiega Giorgio Beretta nel libro “Il Paese delle armi”, le armi detenute possono essere molte di più. Il progetto di ricerca Small arms survey di Ginevra ha stimato 8,6 milioni di armi legali e illegali detenute in Italia da civili nel 2017.

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Studenti fuorisede fuori casa

Secondo il Rapporto sulla condizione studentesca 2022 del Consiglio nazionale degli studenti universitari (Cnsu), negli studentati pubblici italiani sono presenti 36.478 posti letto, che coprono solo il 4,77% dei 764.146 studenti fuori provincia che ne avrebbero bisogno. In Emilia-Romagna ci sono 90.635 studenti fuori provincia e 3.535 posti pubblici (3,90%).

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L’Unione Europea verso la messa al bando degli “inquinanti eterni” (2)

Comitati di mamme (Vicenza) e cittadini (Alessandria) chiedono bonifiche dai PFAS, difficili da realizzare secondo Pasti di Unife

È attualmente in via di svolgimento la consultazione pubblica dell’Agenzia europea delle sostanze chimiche (European Chemicals Agency, ECHA) sulla proposta di restrizione a produzione e uso delle sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS), presentata da Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Norvegia e Svezia e motivata soprattutto dai rischi posti alla salute umana. Nel frattempo, nel Mondo si discute anche sui limiti per l’acqua potabile.

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L’Unione Europea verso la messa al bando degli “inquinanti eterni” (1)

Aperta una consultazione pubblica. Le aziende si oppongono. Divieti e controlli alla produzione di PFAS, secondo Pasti di Unife

È attualmente in via di svolgimento la consultazione pubblica dell’Agenzia europea delle sostanze chimiche (European Chemicals Agency, ECHA) sulla proposta di restrizione a produzione e uso delle sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS), presentata da Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Norvegia e Svezia e motivata soprattutto dai rischi posti alla salute umana. Intanto, un’indagine di diciotto testate giornalistiche europee ha rivelato più di 17mila siti contaminati in Europa.

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I trafficanti di esseri umani ora usano tecnologie digitali

In Italia, per il crimine organizzato è la terza fonte di guadagno dopo armi e droga

Secondo l’ultimo report sulla tratta di esseri umani pubblicato di recente dall’Ufficio delle Nazioni unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine (United Nations Office on Drugs and Crime, UNODC), durante la pandemia è incrementato l’uso da parte dei trafficanti delle tecnologie digitali per reclutare e mantenere il controllo sulle proprie vittime, fenomeno definito cyber-trafficking.

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La povertà è ereditaria

Non basta nemmeno trovare lavoro: i salari sono troppo bassi

Secondo l’ultimo report dell’Istituto nazionale di statistica (Istat), in Italia sono presenti 5,6 milioni di individui in condizione di povertà assoluta, definita come la soglia per accedere ai beni e servizi necessari per uno standard di vita minimamente accettabile. Si tratta di poco più di 1,9 milioni di famiglie, con un’incidenza maggiore al Sud e minore al Nord (10% contro 6,7%).

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Aumenta il numero di giornalisti uccisi o incarcerati

Presi di mira - in assenza di protezione delle autorità politiche - per le indagini sui Governi, gruppi criminali e imprese, secondo il giurista Ruben Razzante

Sono già due i giornalisti uccisi nel 2023, entrambi in Camerun. Si tratta di Ola Bebe, conduttore radiofonico, e Martin Zogo, direttore dell’emittente privata “Amplitude FM”. Zogo, in particolare, stava lavorando a un’inchiesta sull’appropriazione indebita di fondi pubblici e per il suo omicidio è stato arrestato uno degli imprenditori più noti del Paese. Reporters Sans Frontières (RSF) ha parlato di crimine di Stato.

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LABORATORIO PACE Enza Pellecchia: La scienza ha creato le armi nucleari, ora guidi al disarmo

Relazione della coordinatrice di RUNIPace alla presentazione del progetto dell’Università di Ferrara

Le scienze hanno dato in passato un grande contributo alla guerra. Ora possono lavorare per la pace: bisogna costruire un’alleanza fra gli scienziati e le università, che hanno il dovere di informare, e i cittadini che, se bene informati, hanno il potere di agire. In questo si inserisce il progetto di un Laboratorio per la pace ferrarese, che unisca l’università con le organizzazioni attive sul territorio.

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Aumentano matrimoni infantili e mutilazioni genitali femminili (2)

Pesanti conseguenze fisiche e mentali. Occorre investire nell’istruzione delle ragazze: “chi educa una bambina, educa un popolo”

Secondo i dati pubblicati recentemente nel dossier “Indifesa” da Terre des Hommes, organizzazione non governativa che si occupa di proteggere i diritti di bambine e bambini, stiamo perdendo i progressi raggiunti negli ultimi trent’anni contro le mutilazioni genitali femminili (Mgf) e i matrimoni precoci a causa della crisi climatica e della pandemia di Covid-19.

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Aumentano matrimoni infantili e mutilazioni genitali femminili (1)

Colpa di crisi climatica, pandemia e guerra. Le leggi non bastano, secondo Rossella Panuzzo di Terre des Hommes

A causa della crisi climatica e della pandemia di Covid-19, si rischia di perdere i progressi raggiunti negli ultimi trent’anni contro le mutilazioni genitali femminili (Mgf) e i matrimoni precoci. A mettere in guardia è il dossier “Indifesa” pubblicato di recente da Terre des Hommes, organizzazione non governativa che si occupa di proteggere i diritti di bambine e bambini. Il dossier si ricollega agli allarmi lanciati negli scorsi mesi da diverse organizzazioni, tra cui Save the Children, il Fondo delle Nazioni unite per l’infanzia (United Nations International Emergency Children’s Fund, UNICEF) e il Fondo delle Nazioni unite per la popolazione (United Nations Fund for Population Activities, UNFPA).

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