Città autoritaria. Nel Sud del Mondo prima di costruire case e infrastrutture bisogna partire dalle diseguaglianze e dai diversi bisogni

La riqualificazione delle baraccopoli secondo Andrea Rigon, dell’University College di Londra

Nel loro Manifesto contro la città autoritaria, il sociologo Alfredo Alietti e l’architetto Romeo Farinella dell’Università di Ferrara denunciano la rigenerazione urbana che favorisce nelle nostre città le classi più ricche e le dinamiche di segregazione socioeconomica ed etnica dei gruppi vulnerabili. Questi fenomeni rischiano di concretizzarsi in maniera ancor più accentuata nei progetti di riqualificazione degli insediamenti informali o baraccopoli, uno degli obiettivi fondamentali del Goal 11 dell’Agenda 2030 delle Nazioni unite.

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Le donne che subiscono violenza di genere hanno diritto alla protezione internazionale

La Corte di giustizia dell'Ue riconosce questi casi come una forma di persecuzione. Nel nostro Paese pochissimi sono accettati

La Corte di giustizia dell’Unione europea (Ue) ha stabilito il 16 gennaio 2024 che le donne migranti soggette a violenza di genere nel loro Paese di origine hanno diritto a ricevere lo status di rifugiate o la protezione sussidiaria. Il pronunciamento è avvenuto in seguito alla richiesta della Bulgaria di valutare il caso di una donna turca di origini curde che, vittima di un matrimonio forzato e violenza domestica, aveva fatto domanda di protezione internazionale.

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Lenta erosione del diritto alla libera circolazione. Prorogato il blocco Schengen dalla Slovenia, questa volta per la Palestina

In teoria è una misura eccezionale, ma sta diventando il modo per respingere i flussi migratori, secondo Marcella Cometti di Unife

Il 10 dicembre il Governo italiano ha nuovamente prorogato il ripristino dei controlli alla frontiera interna con la Slovenia, deciso dal 21 ottobre con la motivazione di un “aumento della minaccia di violenza all’interno dell’Unione europea (Ue) a seguito dell’attacco a Israele e rischio di possibili infiltrazioni terroristiche nei flussi migratori irregolari provenienti dalla rotta balcanica”.
Ma il nostro Paese non è l’unico. Come riporta la Commissione europea, sono undici gli Stati che attualmente usufruiscono di questa deroga alla libera circolazione Schengen: Austria, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Norvegia, Polonia, Repubblica Ceca, Svezia, Slovacchia, Slovenia.

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COP28. L’Africa, molto colpita dalla crisi climatica e poco risarcita, potrebbe puntare sui crediti di carbonio (2)

Ma solamente fuori dal modello estrattivo per finanziare progetti come agroecologia e democrazia energetica, secondo Inyang Ntui, diplomatica nigeriana

In vista della prossima Conferenza delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici (Conference of Parties, COP28), in programma a Dubai (Emirati arabi uniti) dal 30 novembre al 12 dicembre 2023, per attirare più finanziamenti, i Paesi dell’Africa Climate Summit, tenutosi a Nairobi (Kenya) all’inizio di settembre, hanno sostenuto l’opportunità di sfruttare i serbatoi naturali di carbonio africani, ovvero le risorse che intrappolano l’anidride carbonica come foreste, savane e wetland (zone umide e palustri fra cui le foreste di mangrovie), per contribuire alla decarbonizzazione globale, facilitando il mercato dei crediti di carbonio nel continente.

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“Stop border violence”. I cittadini europei fanno sentire la propria voce contro la violenza sui migranti

Una campagna per richiamare l’Ue ai propri valori fondanti, afferma Silvia Ridolfi di Stop Border Violence

Un milione di firme in almeno sette Stati membri dell’Unione Europea (Ue) entro il 10 luglio 2024. È questo l’obiettivo della campagna “Stop Border Violence. Art. 4: stop alla tortura e ai trattamenti inumani ai confini d’Europa”, registrata come Iniziativa dei Cittadini europei, ovvero strumento di democrazia partecipativa per chiedere alla Commissione europea un intervento legislativo.

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Istat, quanto siamo lontani dal traguardo dell’uguaglianza di genere

L’obiettivo 5 dell’Agenda 2030 dell’Onu misurato secondo dieci parametri

L’Istituto nazionale di statistica (Istat) ha redatto anche quest’anno il rapporto SDGs 2023 (Sustainable Development Goals) per illustrare la situazione attuale del nostro Paese rispetto ai 17 obiettivi nell’Agenda 2030 dell’Organizzazione delle Nazioni unite (Onu). Per quanto riguarda l’obiettivo 5, riportiamo l’andamento di alcuni parametri da noi già considerati un anno fa.

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