Secondo i dati pubblicati recentemente nel dossier “Indifesa” da Terre des Hommes, organizzazione non governativa che si occupa di proteggere i diritti di bambine e bambini, stiamo perdendo i progressi raggiunti negli ultimi trent’anni contro le mutilazioni genitali femminili (Mgf) e i matrimoni precoci a causa della crisi climatica e della pandemia di Covid-19.
Valeria Vanzani
Aumentano matrimoni infantili e mutilazioni genitali femminili (1)
Colpa di crisi climatica, pandemia e guerra. Le leggi non bastano, secondo Rossella Panuzzo di Terre des Hommes
A causa della crisi climatica e della pandemia di Covid-19, si rischia di perdere i progressi raggiunti negli ultimi trent’anni contro le mutilazioni genitali femminili (Mgf) e i matrimoni precoci. A mettere in guardia è il dossier “Indifesa” pubblicato di recente da Terre des Hommes, organizzazione non governativa che si occupa di proteggere i diritti di bambine e bambini. Il dossier si ricollega agli allarmi lanciati negli scorsi mesi da diverse organizzazioni, tra cui Save the Children, il Fondo delle Nazioni unite per l’infanzia (United Nations International Emergency Children’s Fund, UNICEF) e il Fondo delle Nazioni unite per la popolazione (United Nations Fund for Population Activities, UNFPA).
Partecipare ad attività sociali e di volontariato migliora l’inserimento lavorativo, la percezione di sé e lo sviluppo sociale
Il nostro Paese ha una grande vocazione solidale: va rafforzata, oltre le logiche di mercato, secondo Vittadini, presidente della Fondazione per la sussidiarietà
Il rapporto “Sussidiarietà e… sviluppo sociale”, pubblicato di recente dalla Fondazione per la sussidiarietà in collaborazione con l’Istituto nazionale di statistica (Istat), ha evidenziato una robusta correlazione positiva fra l’impegno sussidiario, la soddisfazione per la propria vita, l’inserimento lavorativo e lo sviluppo sociale.
Obiettivo 4 La libertà dei popoli indigeni passa attraverso l’educazione
Il caso dell’America latina: l’analisi di Anita Gramigna, pedagogista di Unife
Il metodo dialogico di Paulo Freire, la visione olistica e il sincretismo fra cultura indigena e cultura europea-cristiana possono aiutare i popoli nativi latinoamericani a rivendicare i propri diritti. Fondamentale il ruolo delle donne nell’educazione dei figli alla lotta identitaria.
Aumenta il ricorso delle donne ai Centri antiviolenza, ma mancano fondi
La violenza dei partner ed ex ha forme diverse, anche subdole. Serve Reddito di libertà e autodeterminazione, secondo Castagnotto e Baglioni del Centro donna giustizia di Ferrara
Nel 2021, le donne accolte nei Centri antiviolenza gestiti dall’organizzazione Donne in rete contro la violenza (D.i.Re) sono aumentate del 3,5% rispetto al 2020, nonostante le restrizioni dovute alla pandemia e l’assenza di stabilità dei finanziamenti. Questo dato va interpretato alla luce di due fenomeni: “da una parte la pandemia ha innescato dinamiche che hanno favorito un’escalation delle violenze, diventate più gravi e pesanti, dall’altra le donne maturano la consapevolezza di essere in una situazione di bisogno e di avere la possibilità di chiedere aiuto, contando sull’esistenza di luoghi sicuri e accoglienti come i Centri antiviolenza” affermano ad Agenda17 Paola Castagnotto, Presidente del Centro donna giustizia di Ferrara, e Daria Baglioni, Coordinatrice del progetto “Uscire dalla violenza” dello stesso Centro.
Istat, quanto siamo lontani dal traguardo dell’uguaglianza di genere
L’obiettivo 5 dell’Agenda 2030 dell’Onu misurato secondo dieci parametri
L’Istituto nazionale di statistica (Istat) redige annualmente un Rapporto SDGs (Sustainable Development Goals) nel quale illustra lo stato di attuazione in Italia dei 17 obiettivi (GOAL) dell’Agenda Onu 2030.
L’edizione del 2021, riguardo all’obiettivo 5 – Uguaglianza di genere – evidenzia il permanere del problema strutturale della violenza di genere, mentre migliora la rappresentanza femminile nella vita politica ed economica.
La neutralità climatica nelle città italiane è ancora lontana
Energia pulita, mobilità sostenibile, consumo di suolo e verde urbano: troppa retorica e poche pratiche, secondo l'architetto Farinella di Unife
Un recente studio del Green City Network, in collaborazione con i gestori dei servizi energetici, ha evidenziato che solo il 4% delle città del nostro Paese ha fissato l’obiettivo della neutralità climatica netta al 2050, mentre l’85% ha aderito al Patto dei sindaci.
Obiettivo 4 Didattica inclusiva nei confronti della disabilità
Analisi e bilancio della pedagogista Tamara Zappaterra di Unife
il percorso educativo di alunni con disabilità deve insegnare loro l’autodeterminazione e a tutti l’accoglienza delle unicità. L’Italia è stata il Paese apripista per una didattica che punta a far raggiungere a tutta la classe gli obiettivi formativi, ma restano gli stereotipi verso la disabilità.
Istat, quanto siamo lontani dal traguardo dell’istruzione di qualità
L’obiettivo 4 dell’Agenda 2030 dell’Onu misurato secondo dieci parametri
L’Istituto nazionale di statistica (Istat) redige annualmente un Rapporto SDGs (Sustainable Development Goals) nel quale illustra lo stato di attuazione in Italia dei 17 obiettivi (GOAL) dell’Agenda Onu 2030.
Istat, quanto siamo lontani dal traguardo di acqua pulita e servizi igienico-sanitari per tutti
L’obiettivo 6 dell’Agenda 2030 dell’Onu misurato secondo sette parametri
L’Istituto nazionale di statistica (Istat) redige annualmente un Rapporto SDGs (Sustainable Development Goals) nel quale illustra lo stato di attuazione in Italia dei 17 obiettivi (GOAL) dell’Agenda ONU 2030.
Nell’edizione del 2021, riguardo all’obiettivo 6 – Acqua pulita e igiene – si evidenziano una gestione dell’acqua non efficiente e una grande eterogeneità territoriale.
La grande sete. Sesta crisi idrica nell’arco di vent’anni
Inverno siccitoso, alte temperature, ma anche una gestione inefficiente. A rischio agricoltura e acqua potabile. Servono interventi lungimiranti
2003, 2006, 2007, 2012, 2017 e ora 2022. L’Italia sta affrontando la sesta crisi idrica nell’arco di vent’anni. A causa di un inverno particolarmente siccitoso e di temperature superiori di due gradi rispetto alla media, il Po ha raggiunto livelli minimi che non si vedevano da settant’anni, secondo l’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po (AdBPo). Anche i laghi, eccetto il Garda, sono in sofferenza. La produzione di energia idroelettrica è calata quasi del 50% rispetto all’anno scorso ed è a rischio oltre un terzo della produzione agricola nazionale.
L’aumento di un grado e mezzo, previsto dagli Accordi di Parigi, potrebbe essere raggiunto nei prossimi cinque anni
Probabilità in aumento, secondo i metereologi. Caldo record già in alcune Regioni
In almeno uno dei prossimi cinque anni la temperatura globale potrebbe già raggiungere il valore soglia stabilito dagli Accordi di Parigi, pari a +1,5°C rispetto ai livelli preindustriali. A sancirlo è il Global Annual to Decadal Climate Update for 2022-2026 dell’Organizzazione meteorologica mondiale (World Meteorological Organization, WMO). Secondo il rapporto, la probabilità che avvenga lo sforamento è cresciuta costantemente dal 2015, quando era vicina allo zero, al 10% per gli anni 2017-2021 e fino al 48% per il periodo 2022-2026.