LABORATORIO PACE Primi produttori in Europa di armi leggere; conviventi e famigliari le vittime più numerose

Maggiori controlli per le licenze e l’esportazione: ne parla in Unife Giorgio Beretta, autore de Il Paese delle armi

“L’Italia e il mercato delle armi fra industria, commercio ed escalation militare”: è il tema dell’incontro organizzato dal Laboratorio per la pace dell’Università di Ferrara, in programma lunedì 13 marzo alle 17 presso il Polo didattico degli Adelardi. Coordinato dai docenti Alfredo Mario Morelli e Giuseppe Scandurra, l’incontro – il primo di una serie organizzata dal Laboratorio –  sarà l’occasione per approfondire con Giorgio Beretta miti e zone grigie de “Il Paese delle armi”, titolo del suo libro ma anche specchio di un’Italia in cui produzione, commercio e uso delle armi comuni sono all’ordine del giorno.

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Escalation: la sospensione del New START

Molto probabile una nuova corsa agli armamenti nucleari con gravissimi rischi per la sicurezza mondiale

Il 28 febbraio scorso il Presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto  che formalizza la “sospensione” della partecipazione della Russia al Nuovo  trattato di riduzione delle armi strategiche (New START) del 2010. La decisione  era stata annunciata da Putin il 21 febbraio nel lungo e infuocato discorso alla  Nazione, ed entrambi i rami del Parlamento russo l’hanno immediatamente ratificata. Il documento afferma che sarà il Presidente a decidere se e quando  la sospensione avrà termine. 

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Escalation: governi decisi, cittadini contrari

Escalation nel corso di una guerra ha sempre un significato nefasto. Aumenta a dismisura le sofferenze umane e le distruzioni materiali, il cui “prezzo” si abbassa proporzionalmente all’innalzarsi del livello dello scontro.

È un salto di qualità, non una “semplice” intensificazione dei metodi fino a quel momento adottati. Spesso viene propagandata come passaggio obbligato per giungere alla pace attraverso la vittoria, superando ostacoli altrimenti insormontabili.

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Aumenta il numero di giornalisti uccisi o incarcerati

Presi di mira - in assenza di protezione delle autorità politiche - per le indagini sui Governi, gruppi criminali e imprese, secondo il giurista Ruben Razzante

Sono già due i giornalisti uccisi nel 2023, entrambi in Camerun. Si tratta di Ola Bebe, conduttore radiofonico, e Martin Zogo, direttore dell’emittente privata “Amplitude FM”. Zogo, in particolare, stava lavorando a un’inchiesta sull’appropriazione indebita di fondi pubblici e per il suo omicidio è stato arrestato uno degli imprenditori più noti del Paese. Reporters Sans Frontières (RSF) ha parlato di crimine di Stato.

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Carcere, a Venezia la mostra fotografica “Scatti sospesi”

Dal progetto teatrale “Passi sospesi”

È un percorso lungo sei anni (dal 2006 al 2012) quello che ha portato il fotografo Andrea Casari a realizzare la mostra “Scatti Sospesi” presso la sede della Fondazione di Venezia. La mostra, visitabile fino al 31 gennaio, ripercorre il progetto “Passi Sospesi”, curato dall’associazione Balamòs Teatro di Ferrara e realizzato all’interno degli Istituti Penitenziari di Venezia dal 2006 al 2022.

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Solo 90 secondi dalla fine

Un momento di pericolo senza precedenti

Quest’anno, il Comitato per la Scienza e la Sicurezza del Bulletin of the Atomic Scientists ha spostato in avanti le lancette dell’Orologio del Giorno del Giudizio (il Doomsday Clock), soprattutto (anche se non esclusivamente) a causa dei crescenti pericoli posti dalla guerra in Ucraina. L’orologio è ora a soli 90 secondi dalla mezzanotte, il momento più vicino alla catastrofe globale che sia mai stato.

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C’è un giudice all’Aja?

I tribunali internazionali e il loro ruolo nel conflitto fra Russia e Ucraina. Martedì discussione in UE

Martedì pomeriggio i deputati del Parlamento europeo discuteranno con la Commissione la possibilità di istituire un tribunale per perseguire il crimine di aggressione a carico dei responsabili dell’attacco armato russo contro l’Ucraina.
Nel corso del dibattito, i deputati dovrebbero ribadire le richieste della risoluzione adottata dal Parlamento nel maggio 2022, in cui si chiede all’UE di adottare tutte le misure necessarie nei procedimenti e nei tribunali internazionali per il perseguimento dei regimi russo e bielorusso per crimini di guerra, crimini contro l’umanità, genocidio e aggressione, a seguito dell’invasione dell’Ucraina nel 2022. Una risoluzione sarà votata dai deputati giovedì.

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LABORATORIO PACE Enza Pellecchia: La scienza ha creato le armi nucleari, ora guidi al disarmo

Relazione della coordinatrice di RUNIPace alla presentazione del progetto dell’Università di Ferrara

Le scienze hanno dato in passato un grande contributo alla guerra. Ora possono lavorare per la pace: bisogna costruire un’alleanza fra gli scienziati e le università, che hanno il dovere di informare, e i cittadini che, se bene informati, hanno il potere di agire. In questo si inserisce il progetto di un Laboratorio per la pace ferrarese, che unisca l’università con le organizzazioni attive sul territorio.

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Le parole e le cose – Pace e pacifismo

La buona notizia, in questo tempo drammatico  per le tante guerre in atto (e quella in Ucraina non è certo la peggiore),  è che presso l’Ateneo di Ferrara si è costituito un Laboratorio di studio sulla Pace. L’iniziativa, nata all’interno della rete delle università per la pace RUNIPace, dà concretezza a un impegno che coinvolge soggetti provenienti da differenti esperienze e competenze interdisciplinari.

Con la riflessione su Pace e Pacifismo, i responsabili dell’iniziativa ci forniscono qui le coordinate del loro progetto, a partire da un assunto: è un “Laboratorio di studio sulla Pace, non sulle paci”.

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Teatro-carcere e Università. Una proficua collaborazione

A Venezia la rassegna Destini incrociati

Il teatro-carcere è ormai una realtà riconosciuta e diffusa, sia sul versante artistico che su quello istituzionale. In Italia nel 2021 su circa 230 istituti di pena ci sono state esperienze teatrali in almeno 127 di essi. Alcune di queste esperienze sono ormai radicate da molti anni, lavorano con continuità e vivono una situazione di riconoscimento formale da parte dell’istituzione carceraria, altre sono ancora estemporanee e vengono attivate di volta in volta sul singolo progetto.

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La Nuclear Post Review di Biden: gli USA vogliono evitare il conflitto nucleare, ma senza impegnarsi per il disarmo

Rimane centrale la politica della deterrenza, che richiede però ulteriore rafforzamento degli arsenali

Lo scorso 27 ottobre il Segretario alla difesa americano ha rilasciato la versione pubblica della nuova Nuclear Posture Review (NPR), mentre l’edizione completa, includente le parti mantenute classificate, era stata presentata ai parlamentari lo scorso marzo. Le Nuclear Posture Review stabiliscono la politica e la strategia nucleare americana e determinano il ruolo e l’evoluzione delle forze nucleari.

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“Usare Scienza e ricerca per la pace”: Enza Pellecchia, coordinatrice RUNIPace al convegno Unife

Non bastano i Trattati, l’università deve fornire dati chiari e incentivare il dibattito

“RUNIPace è un’esperienza multidisciplinare perché la pace è una cosa complessa e le competenze necessarie per costruirla sono numerose. Capire quindi come le scienze possono contribuirvi significa anche puntare la lente sul modo in cui noi docenti e ricercatori insegniamo e facciamo ricerca, con l’obiettivo poi di prendere la parola nel dibattito pubblico e nell’insegnamento.” Questo è l’approccio al tema della pace entro cui si è mosso l’intervento di Enza Pellecchia, docente di Diritto privato e direttrice del Centro interdisciplinare di Scienze per la pace (Cisp) presso l’Università di Pisa, e coordinatrice della Rete universitaria per la pace (RUNIPace) al convegno “Per un Mondo libero dalle armi nucleari” tenutosi mercoledì presso l’Università di Ferrara.

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