Lontani dagli obiettivi dell’Agenda Onu 2030. Rapporto ASviS e rilevazioni Istat denunciano una situazione insoddisfacente soprattutto per povertà, sanità e rinnovabili

Altri indicatori in miglioramento, ma con persistenti forti differenze regionali

“Il rapporto mostra chiaramente come in questi otto anni l’Italia non abbia scelto in modo convinto e deciso l’Agenda 2030 come mappa per realizzare uno sviluppo pienamente sostenibile sul piano ambientale, sociale, economico e istituzionale.” Si apre così il rapporto ASviS 2023, che monitora l’andamento nel nostro Paese degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile definiti dall’Organizzazione delle nazioni unite (Onu) nel 2015.

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Le parole e le cose – Sviluppo

Non è una meta determinata a priori, ma un percorso lungo cui tentare di migliorare la nostra convivenza e risolvere le conflittualità

Sviluppo è innanzitutto e intrinsecamente cambiamento; è economico quando ci si riferisce ai modi di provvedere e impiegare mezzi e risorse. Tale cambiamento si è sostanziato in un percorso millenario lungo il quale si riconoscono due grandi svolte o “rivoluzioni”: il passaggio dal nomadismo alla sedentarietà intorno al 7000 a.C. e l’avvio dell’industrializzazione nella seconda metà del XVIII secolo.

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Un turismo alternativo per la montagna è possibile: il caso di Ostana

Sviluppo sostenibile, cultura e ricerca scientifica hanno permesso il ripopolamento del paese piemontese

Agire secondo i ritmi della natura, gestirla in armonia con i suoi tempi, in una parola in modo sostenibile, richiede un pensiero lungimirante e non frettoloso. Negli anni del boom edilizio del dopoguerra, molti Comuni montani hanno investito nella costruzione di impianti di risalita per attirare, anno dopo anno, numeri sempre più alti di turisti della neve. Altri, invece, hanno favorito il ritorno a un abitare la montagna in equilibrio con essa: è il caso di Ostana, uno dei paesi più belli d’Italia in alta valle del Po, in Piemonte.

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DOSSIER MONTAGNA: ANNO DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE Se la montagna soffre, soffriamo anche noi

Celebrazioni: occasione perduta. Ripartire dal basso e dai giovani

A guardarle dal basso sono belle. Anzi, bellissime. E il mondo, visto da lassù, si presenta nuovo, con tutt’altre prospettive e contorni inediti. Non è retorica, ma un’ammissione inalienabile del reale. Ammesso ovviamente che questa bellezza delle montagne, tutt’altro che illusoria, non sia inquinata nello sguardo dagli effetti di interventi umani di discutibile significato, che spesso corrispondono anche a un doloroso e profondo impatto ambientale. Questa premessa apparentemente trascurabile è invece utile e necessaria per fare una riflessione sull’Anno internazionale dello sviluppo sostenibile della montagna, proclamato dall’Organizzazione delle Nazioni unite (Onu) per questo 2022 e che sta per chiudersi.

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MONTAGNA, ANNO DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE. Turismo incontrollato e cambiamento climatico mettono a rischio l’ecosistema montano (1)

Soluzioni alternative: dalla mobilità all’allungamento della stagionalità

“Già nel 1986, in occasione dei 200 anni dalla conquista del Monte Bianco, ci fu una presa di posizione per la difesa della montagna. È stato il primo momento in cui gli alpinisti, soprattutto italiani, si sono mossi per dire che sì, le funivie o qualche stradina di montagna in più sono comode, ma portano a un punto che non ci può corrispondere. E questo è ancora più vero oggi” afferma ad Agenda 17 Alessandro Gogna, alpinista e guida alpina, tra i fondatori di Mountain Wilderness.

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Dal 15 maggio consumiamo più di quanto il Pianeta mette a nostra disposizione

Al nostro Paese servirebbero 2,7 Terre

Quest’anno, la data in cui abbiamo esaurito quanto possiamo consumare è caduta due giorni più tardi rispetto al 2021. Ma non c’è da essere tanto soddisfatti. Se tutti gli abitanti del Pianeta vivessero come gli italiani, servirebbero 2,7 Terre per sostenere la popolazione mondiale.

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MONTAGNA, ANNO DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE. Le Olimpiadi di Cortina non lo sono

Grandi eventi, cambiamento climatico e speculazione sono i problemi, secondo il climatologo Mercalli e il docente di Uni Padova Varotto

Il mercato immobiliare in montagna sta vivendo un momento florido, secondo l’ultimo report di Legambiente. Questa crescita, trainata da pandemia e Superbonus, riguarda tuttavia in particolare le seconde case, con Cortina d’Ampezzo al primo posto a causa delle aspettative per le Olimpiadi invernali del 2026. Questo trend fa temere un aumento del consumo del suolo anche nelle aree montane, che, nell’ultimo rilevamento del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa), risultavano invece tra le zone meno colpite. 

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A trent’anni da Rio de Janeiro l’Umanità al bivio

La sostenibilità è ancora un obiettivo lontano. Cosa abbiamo sbagliato, perché e cosa dovremmo fare

Coloro che si occupano di sostenibilità sanno che quest’anno si celebrano diversi anniversari importanti: cinquant’anni dalla prima storica Conferenza di Stoccolma durante la quale per la prima volta si posero al centro della riflessione internazionale le questioni dell’inquinamento e della protezione dell’ambiente; cinquant’anni dall’evento – minore ma intellettualmente più rilevante – della Conferenza del Dai Dong, summit indipendente organizzato proprio a Stoccolma in preparazione della conferenza ONU; cinquant’anni dalla pubblicazione del primo famosissimo rapporto “The Limits to Growth”, elaborato da alcuni scienziati del Massachusetts Institute of Technology di Boston, coordinati da Donella Meadows, a cui si era rivolto Aurelio Peccei, il visionario industriale e manager fondatore del Club di Roma; infine, trent’anni dal primo Summit della Terra di Rio de Janeiro durante il quale il concetto di sviluppo sostenibile, definito nel 1987 da Gro Harlem Brundtland, venne presentato al mondo.

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Sviluppo sostenibile: l’Italia è ancora lontana dagli obiettivi dell’Agenda 2030

Regioni, province e città sotto la lente del Rapporto 2021 dell'Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile

Nonostante sempre più territori siano impegnati nella pianificazione di strategie di sviluppo sostenibile, il nostro Paese è ancora lontano dal raggiungimento della sostenibilità sociale, economica e ambientale. Tra gli obiettivi di sviluppo sostenibili stabiliti dall’Organizzazione delle nazioni unite (Onu), solo quelli riguardanti le coltivazioni biologiche e la riduzione dei tempi della giustizia sono stati raggiunti dalla maggior parte dei territori. Per altri obiettivi come la riduzione dei gas serra e l’efficienza energetica, si stanno attuando interventi significativi, mentre per il consumo di suolo e la protezione delle aree marine, anche se l’urgenza è chiaramente percepita, c’è ancora molto da fare.

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