Microplastiche anche nei testicoli. Nuovi studi confermano la loro presenza nel corpo di umani e animali oltre che nell’ambiente

E l’Italia non rispetta le norme europee per ridurre i rifiuti

È di pochi giorni fa la decisione della Commissione europea di emettere una procedura d’infrazione a carico dell’Italia per non aver recepito pienamente e correttamente la direttiva sulla plastica monouso e aver violato le norme sulla trasparenza del mercato unico. Eppure, anche gli studi più recenti confermano l’urgenza del problema: tracce di microplastiche sono state infatti rinvenute nei testicoli umani e animali, a riprova della loro ormai pervasiva presenza e dei danni potenziali alla salute, oltre che all’ambiente.

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Contributi al dialogo – Fonti fossili. Il piano inclinato della crisi ambientale, e le lotte che fioriscono

La questione dell’utilizzo delle energie fossili è sempre al centro del dibattito sui cambiamenti climatici. Se da un lato la buona notizia è che il contributo delle rinnovabili si sta avvicinando a quello delle fonti fossili, dall’altro, la situazione dell’aumento delle temperature è talmente grave da sembrare fuori controllo addirittura da parte degli scienziati
Pubblichiamo il commento che ci ha inviato Pippo Tadolini, del Coordinamento ravennate “Per il Clima – Fuori dal Fossile”.

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Ancora rinvii per la Nature Restoration Law. Anche l’Italia si oppone nonostante l’appello di scienziati e WWF

La legge consentirebbe il ripristino e non solo la tutela dell’ambiente europeo. Interessi contrastanti di una parte del mondo agricolo

Tutto sembrava procedere per il meglio per la La Nature Restoration Law (NRL), la legge europea per il ripristino della natura. L’accordo, con tutte le sue modifiche, sembrava accontentare tutti. Sembrava fatta insomma, invece il voto è stato rinviato per l’opposizione di alcuni Paesi UE tra cui Italia, Ungheria, Austria, Finlandia, Olanda, Polonia e Svezia che hanno di fatto impedito l’adozione della legge.

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La “sfida Antropocene” oltre la geologia

I geologi bocciano l'Antropocene, ma devono fare i conti con le “epoche ecologiche”

Riprendendo a poche ore di distanza una quasi indiscrezione annunciata dal «New York Times» lo scorso 5 marzo, la rivista «Science» dava notizia della bocciatura ufficiale dell’Antropocene quale aspirante epoca geologica.
Questa sentenza certifica un processo lungo e faticoso, cominciato nel 2009: anno in cui la Subcommission on Quaternary Stratigraphy (SQS) – un ramo della International Commission on Stratigraphy (ICS): l’istituzione posta a presidio della cronologia geologica –ha affidato al geologo inglese Jan Zalasiewicz il compito di formare lo Anthropocene Working Group (AWG): un comitato di esperti, non solo geologi, che si occupasse di selezionare e vagliare eventuali prove a favore dell’Antropocene, per sottoporle poi al giudizio dello stesso ICS.

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Coordinamento donne di montagna: una rete femminile per costruire il cambiamento

Dal Piemonte alla Bolivia. Gli appuntamenti di marzo e giugno

Nelle terre alte lo sguardo delle donne porta lontano. Lo ha intuito, in alta Valle Maira in Piemonte, il Coordinamento Donne di Montagna. In vent’anni di attività ha raggiunto la Bolivia dall’altra parte del mondo, per poi tornare a casa, nelle Valli che si affacciano sul Monviso.
Oggi punta a valorizzare le attività e le piccole aziende a conduzione femminile, a creare una rete di amministratrici dei Comuni delle aree interne, ma soprattutto a rendere la montagna un luogo animato da nuove comunità e da uno sviluppo sostenibile.

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Causa climatica “Giudizio Universale”: i tribunali italiani non possono decidere sulle politiche per il clima

La sentenza conferma la debolezza del diritto in questo campo, ma l’azione legale va avanti

“Si tratta di un’occasione persa per le istanze sociali e ambientali nel nostro Paese. Secondo il tribunale nessun giudice italiano può tutelare i diritti fondamentali minacciati dall’inefficienza delle politiche climatiche dello Stato, come avvenuto in molti Paesi europei. È una scelta di retroguardia. Non possiamo negare di essere delusi dall’esito del processo ed è certo che impugneremo la decisione.” Commenta così Marica di Pierri, coordinatrice della campagna Giudizio universale, la prima sentenza dell’azione legale intrapresa due anni fa contro lo Stato italiano per inadempienza climatica.

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Dalle casermette del Moncenisio a Ostana: il turismo alternativo passa per le comunità locali, secondo l’architetto Franz di Unife

L'architetto Antonio De Rossi: “la rigenerazione deve essere sociale e culturale oltre che turistica"

“Il turismo lento in tutte le sue forme rappresenta una grande opportunità, non solo per la montagna ma anche per le aree marginali ancora naturalisticamente interessanti. Ne sono un esempio alcuni fiumi italiani, come il Po, il Tagliamento o il Ticino, o una galassia di borghi storici che da questa nicchia di turismo naturalistico, culturale e del benessere possono trarre grande vantaggio in termini di sviluppo locale” afferma ad Agenda17 Gianfranco Franz, docente di Progettazione culturale per turismi sostenibili presso l’Università di Ferrara.

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Direttiva europea contro la criminalità ambientale: nuovi reati e sanzioni per i trasgressori. Puntare sul risarcimento del danno, non sulle pene, secondo l’avvocato D’Ippolito

Rischio di ostruzionismo da parte degli Stati. Incentivare nel frattempo la sensibilizzazione

Il 27 febbraio il Parlamento europeo ha approvato la nuova direttiva sulla tutela penale dell’ambiente, che introduce in via definitiva nuove misure e sanzioni per contrastare la criminalità ambientale.

La direttiva entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea (Ue) e i ventisette Stati membri avranno poi due anni per recepire le norme nel diritto nazionale.

Abbiamo chiesto a Giuseppe D’Ippolito, ambasciatore per l’Italia del Patto per il clima della Commissione europea e avvocato cassazionista, di esprimere ad Agenda 17 il suo punto di vista su contesto, novità ed eventuali punti di forza e criticità in cui si inseriscono le attuali azioni giuridiche e operative contro la criminalità ambientale.

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Temperature invernali mai così alte: poca neve e aumenta il rischio di siccità

Conseguenze sugli ecosistemi, mentre già ora scarseggiano le riserve idriche

“Non solo è il gennaio più caldo mai registrato, ma abbiamo anche appena sperimentato un periodo di 12 mesi di oltre 1,5°C al di sopra del periodo di riferimento preindustriale. Le rapide riduzioni delle emissioni di gas serra sono l’unico modo per fermare l’aumento delle temperature globali.” È quanto ha recentemente dichiarato Samantha Burgess, vicedirettrice del Copernicus Climate Change Service (C3S) commentando i dati relativi all’andamento climatico dell’ultimo anno, in particolare la stagione invernale.

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Difendere i pascoli alpini coinvolgendo le comunità: il progetto LIFE PASTORALP

Biodiversità in crisi per il cambiamento climatico

“Essendo uno degli ecosistemi più sensibili ai cambiamenti climatici e ai disturbi antropici, i pascoli alpini sono stati identificati come hotspot per quanto riguarda i cambiamenti del clima e dell’uso del suolo. Il progetto LIFE PASTORALP unisce due approcci, biofisico e socio-economico, per affrontare la vulnerabilità dei pascoli alpini e offre strumenti per migliorarne la capacità di ridurla”: si presenta così PASTORALP, il progetto scelto come progetto LIFE per il mese di gennaio 2024 che ha coinvolto due parchi rappresentativi dell’ambiente alpino occidentale: il Parco nazionale del Gran Paradiso, in Italia, e il Parc National des Ecrins, in Francia.

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