“Un Paese che urla nel silenzio mentre il Mondo guarda altrove”. Così Mariam Solaimankhil, membro del Parlamento afghano in esilio, definiva l’Afghanistan mentre il regime talebano impone severe limitazioni all’accesso a Internet, con ripercussioni severe soprattutto per banche, uffici postali e ospedali.
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Afghanistan: i talebani chiudono anche le scuole di ostetricia, gli unici corsi permessi finora alle ragazze
La nuova imposizione del governo integralista afghano chiuderà in casa 17mila studentesse con un drammatico impatto sul sistema sanitario e sulla salute delle donne
Il Ministero della salute pubblica afghano ha decretato che la formazione femminile negli istituti di scienze della salute è “sospesa in tutto l’Afghanistan fino a nuovo avviso”.
I corsi di ostetricia, infermieristica e fisioterapia erano l’ultima possibilità di istruzione offerta alle studentesse afghane dal governo dei talebani che dal 2022 ha vietato l’accesso all’università alle donne e alla scuola oltre il sesto grado.
Afghanistan: negare alle donne l’accesso all’educazione è un crimine contro l’umanità
L'inviato Onu per l'istruzione Gordon Brown chiama in causa la Corte penale internazionale. Situazione in continuo peggioramento
L’inviato delle Nazioni unite per l’istruzione globale Gordon Brown ha dichiarato che la Corte penale internazionale (International Criminal Court – ICC) dovrebbe riconoscere la discriminazione di genere in Afghanistan come un crimine contro l’umanità e indagare per perseguire i responsabili.
Gordon Brown ha anche esortato le nazioni musulmane a inviare una delegazione in Afghanistan per sostenere la revoca dei divieti di istruzione e lavoro, che non hanno fondamento nel Corano o nell’Islam.
Vietato alle donne afghane lavorare per l’Onu, che annuncia il ritiro dal Paese
Dopo il divieto allo studio superiore, il governo dei talebani ha annunciato il divieto alle donne afgane di lavorare per le Nazioni unite (Onu), oltre quello di lavorare per le associazioni non governative internazionali, annunciato lo scorso dicembre, presumibilmente perché le lavoratrici non indossavano correttamente l’hijab o non seguivano le regole di segregazione di genere.
La nuova vita della Ragazza afgana fotografata da McCurry
Sharbat Gula, fuggita dall’Afghanistan, vive ora in Italia con i figli. La storia della ragazza ritratta nella celebre foto di Steve McCurry è esemplare per quanto riguarda l’uguaglianza di genere e l’istruzione di qualità, obiettivi centrali dell’Agenda Onu 2030, oggi gravemente negati nel suo Paese di origine.
Arrestato il professore che difende il diritto allo studio delle ragazze afghane
È stato recentemente arrestato il professor Ismail Mashal, che si è opposto al bando imposto dal Governo talebano all’istruzione delle donne sia nelle università che nelle scuole secondarie.
Come riportato, nel Paese non si ferma l’oppressione nei confronti delle giovani donne che hanno perso il diritto allo studio con il divieto emanato dal Ministro dell’istruzione superiore lo scorso dicembre, che ha ordinato alle università pubbliche e private di vietare alle donne la frequenza.
Donne afghane: né scuola né lavoro
Dopo aver tolto il diritto all’istruzione, con il divieto di accesso a scuola e all’università, continua il processo di eliminazione delle donne dalla società afghana. Dal 24 dicembre le donne, che rappresentano il 48.7% della popolazione, non possono più lavorare nelle Organizzazioni non governative (Ong), pena il ritiro della licenza per coloro che non si adeguano. Questa norma è applicata alle 183 Ong, nazionali e internazionali, che fanno parte della Agency Coordinating Body for Afghan Relief and Development.
