Nel 2050, i batteri resistenti agli antibiotici potrebbero causare quasi 2 milioni di morti ed essere la concausa di oltre 8 milioni di decessi. Queste sono le previsioni pubblicate su The Lancet dal progetto GRAM (Global Research on Antimicrobial Resistance) dedicato al monitoraggio dell’antibiotico resistenza (antimicrobial resistance, AMR).
Valentina Fajner
DOSSIER ANTIBIOTICO RESISTENZA: IL RITORNO DEI FAGI Predatori perfetti contro l’antibiotico resistenza
“Credo che siamo nel bel mezzo del rinascimento dei fagi” afferma ad Agenda17 Steffanie Strathdee, epidemiologa, vice presidente di Global Health Science, docente presso l’Università della California-San Diego (UCSD) e co-fondatrice del primo centro dedicato alla fagoterapia in Nord America. Il ruolo dei batteriofagi nel combattere le infezioni da batteri antibiotico resistenti sta infatti riemergendo, complice lo sviluppo di nuove tecnologie e il pericolo di trovarci presto nell’“era post-antibiotica”.
DOSSIER ANTIBIOTICO RESISTENZA: IL RITORNO DEI FAGI La storia di Thomas Patterson, salvato con i fagi da batteri letali grazie all’intuizione della moglie epidemiologa
Pochi decenni dopo la messa in commercio degli antibiotici, è iniziata la controffensiva batterica con lo sviluppo di resistenze. Mentre la ricerca si dà da fare per identificare nuove classi di farmaci, un’altra soluzione sta riemergendo sui banconi di laboratorio e nei trial clinici: i batteriofagi.
DOSSIER ANTIBIOTICO RESISTENZA: IL RITORNO DEI FAGI Il futuro della fagoterapia dipende molto dalla ricerca, ma anche dalla legislazione e da pregiudizi politici
“Quello che mi piace dei fagi è che sono una soluzione naturale. Possiamo sfruttare l’arsenale della natura contro i batteri per rendere il mondo un posto più sano secondo molte diverse prospettive” afferma ad Agenda17 Steffanie Strathdee, epidemiologa, vicepresidente di Global Health Science e docente all’Università della California, San Diego (UCSD). I batteriofagi (o fagi) sono virus che infettano principalmente i batteri, e il loro utilizzo si sta rivelando una promettente risorsa contro le infezioni da patogeni antibiotico resistenti.
DOSSIER ANTIBIOTICO RESISTENZA: IL RITORNO DEI FAGI L’abuso di disinfettanti è complice dell’aumento della resistenza. Fagi e probiotici servono anche per la prevenzione negli ospedali
Come indicato nell’aggiornamento pubblicato a luglio dal Center for disease control and prevention (CDC), gli anni della pandemia hanno ulteriormente accelerato lo sviluppo di resistenza agli antibiotici da parte di diversi batteri, fenomeno noto come antimicrobial resistance (AMR)
Intelligenza artificiale per scoprire nuovi antibiotici. Analizzata l’efficacia di milioni di composti
Riccardo Zese di Unife spiega come si possono “aprire” le “scatole nere” delle reti neurali a grafo impiegate in questo e altri campi
Le tecnologie di intelligenza artificiale si stanno rivelando strumenti preziosi per aumentare l’efficienza nella scoperta di nuovi antibiotici contro batteri multi-resistenti, imminente minaccia per la salute pubblica. Questi sistemi computazionali permettono di processare enormi quantità di dati, tagliando tempi e costi nel processo di drug discovery, ma sono ancora considerati delle “black boxes” dal funzionamento oscuro.
Riparte la ricerca sugli antibiotici. Fondamentale per sconfiggere l’antibiotico resistenza sviluppata nei luoghi di cura
Industria e accademia collaborano, e la rivista Nature chiede aiuto ai governi
Dopo oltre 50 anni, una nuova classe di antibiotici contro un ceppo di batteri multi-resistente Acinetobacter baumannii raggiunge la prima fase di trial clinico. Questo risultato deriva dallo sforzo congiunto di ricerca accademica e delle aziende farmaceutiche di Stati Uniti ed Europa.
Long-Covid: rischio difficile da stimare. Nuovi biomarcatori segnalano una complessa interazione fra l’infezione e numerosi altri fattori individuali
Molte ricerche, utili però soprattutto dal punto di vista metodologico e della formulazione di ipotesi
Mentre il numero di infezioni da SARS-CoV-2 risale e Covid-19 entra in una fase endemica, è ancora work in progress la conoscenza e la gestione delle conseguenze a lungo termine di questo virus: la sindrome post Covid-19 o Long-Covid. Un articolo recentemente pubblicato sulla rivista Nature ha identificato dei potenziali biomarcatori nel sangue di pazienti affetti da Long-Covid che potrebbero facilitare la diagnosi e, in futuro, la comprensione delle dimensioni del fenomeno.