Coinvolgere gli scienziati locali, creare reti tra loro, rispettare il territorio e collaborare con le popolazioni indigene che lo abitano: queste le buone pratiche per l’accesso e il campionamento di ambienti estremi – come deserti, ghiacciai e fondali marini – analoghi a quelli della Terra primordiale o di altri pianeti.
Claudia Mignone
Nelle saline di Makgadikgadi in Botswana per svelare i segreti di Marte
Il sito “analogo marziano” studiato da planetologi europei e africani. Collaborazione paritaria per rompere il “paradigma occidentale”, afferma il responsabile Fulvio Franchi
Le saline di Makgadikgadi, in Botswana, ricordano molto da vicino alcuni terreni che caratterizzano la superficie di Marte. Nel pleistocene, oltre diecimila anni fa, questa regione del Paese africano, oggi secca, ospitava un grande lago di cui rimane solo una vasta distesa d’argilla salata. È proprio questo che ne fa un “analogo marziano”: un luogo sulla Terra che presenta una o più caratteristiche geologiche o ambientali simili a quelle presenti, oggi o nel passato, sul Pianeta rosso.
“a riveder le stelle”
Inquinamento luminoso per quattro quinti dell’Umanità. L'Italia coinvolta al 90%. Via Lattea invisibile dalla Pianura padana. Le Dolomiti tra le poche oasi che ancora regalano un cielo stellato
L’Italia e la Corea del Sud sono i paesi del G20 con la più alta incidenza di inquinamento luminoso, l’alterazione del livello di illuminazione naturale notturna causata da fonti luminose di origine antropica. Secondo l’Atlante mondiale dell’inquinamento luminoso, oltre l’80% della popolazione mondiale vive sotto cieli inquinati dalla luce, una percentuale che sale fin oltre il 99% se si considera esclusivamente la popolazione di Stati Uniti ed Europa.
DOPO COP27 Brasile, Indonesia e Repubblica del Congo uniti in una OPEC delle foreste pluviali
Se paghiamo il petrolio al prezzo stabilito dal cartello dei produttori, dovremmo remunerare così anche le risorse ambientali
Sono in corso trattative tra Brasile, Indonesia e Repubblica Democratica del Congo (RDC) – i tre grandi Paesi che detengono oltre metà della foresta pluviale tropicale del Pianeta – per formare un’alleanza strategica, soprannominata l’OPEC (Organization of the Petroleum Exporting Countries) delle foreste pluviali.
L’alleanza è stata lanciata il 14 novembre 2022 alla Conferenza delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici (Conference of Parties, COP27) in Egitto.
DOPO COP27 Il ritorno del Brasile nella lotta alla crisi climatica
Forse la deforestazione dell’Amazzonia non si fermerà, ma sicuramente diminuirà, secondo Gianfranco Franz, docente Unife
La Conferenza delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici (Conference of Parties, COP27), tenutasi in Egitto dal 6 al 18 novembre, ha visto il ritorno sulla scena internazionale di Luis Inácio Lula Da Silva, presidente eletto del Brasile, che assumerà l’incarico a partire dal primo gennaio 2023.
Nel suo discorso al summit globale del clima, il leader brasiliano ha criticato le spese eccessive per gli armamenti in un Mondo segnato da molteplici sfide, che vanno dalla fame ai cambiamenti climatici, sottolineando che la lotta alla povertà e alla crisi climatica non sono obiettivi separabili ma vanno affrontati insieme.
COP27, temperature e scioglimento dei ghiacci maggiori del previsto
Si scioglie la Groenlandia. Impossibile contenere l’aumento delle temperature sotto un grado e mezzo. Nel nord est del Paese, il ghiacciaio Zachariae Isstrøm diventa un fiume d’acqua
Secondo uno studio pubblicato su Nature, la perdita di ghiaccio della grande isola artica è stata a lungo sottostimata. Entro il 2100, il flusso di ghiaccio della Groenlandia nord-orientale contribuirà all’innalzamento del livello del mare sei volte in più rispetto al previsto: un contributo aggiuntivo tra 13,5 e 15,5 millimetri, pari a quello dell’intera calotta glaciale della Groenlandia negli ultimi 50 anni.
Le miniere clandestine di oro devastano l’Amazzonia
A rischio ecosistema naturale e sopravvivenza delle popolazioni indigene
Il destino della foresta dell’Amazzonia e dei popoli indigeni che se ne prendono cura dipenderà anche dal risultato del prossimo ballottaggio per le presidenziali del Brasile del 30 ottobre.
Un recente studio condotto dal gruppo di ricerca Forensic Architecture della Goldsmith University of London, in collaborazione con il Climate Litigation Accelerator della New York University, ha ricostruito la sequenza temporale di una serie di eventi di intimidazione e distruzione causate dall’estrazione dell’oro nel territorio del popolo indigeno Yanomami nello stato di Roraima, regione Nord del Brasile, mettendoli in relazione con le politiche dell’amministrazione Bolsonaro.
Samantha Cristoforetti torna nello Spazio. Numerosi esperimenti sulla salute (2)
La strada per la medicina basata su evidenze di sesso e genere è ancora lunga
La medicina di genere – più precisamente, “l’approccio basato sulle evidenze di sesso e genere” – è una branca relativamente recente che promuove linee guida, raccomandazioni e pratiche, sia dal punto di vista clinico che per quanto riguarda l’aggiornamento professionale e formativo, per garantire l’uguaglianza sostanziale tra uomo e donna (e altre identità sessuali e di genere).