Microplastiche non solo nell’ambiente, ora anche nel sangue Aumentano le prove della loro presenza nell’organismo umano e di possibili effetti sulla salute

Microplastiche non solo nell’ambiente, ora anche nel sangue

Aumentano le prove della loro presenza nell’organismo umano e di possibili effetti sulla salute

Un gruppo di ricercatori dell’Università di Amsterdam ha dimostrato la presenza di microplastica nel flusso sanguigno, un fenomeno finora soltanto ipotizzato. Lo studio, appena pubblicato su Environment International, ha analizzato il sangue di ventidue volontari, trovando in circa tre quarti di loro particelle di diversi polimeri, con una concentrazione media pari a 1,6 µg (microgrammi) per ml – equivalente a un cucchiaino per ogni mille litri d’acqua.

La scoperta suggerisce la possibilità che queste particelle siano trasportate ai diversi organi. Inoltre, il metodo di misurazione utilizzato costituisce un punto di partenza per approfondire la ricerca in questo ambito, come ha spiegato a Heather Leslie, che ha preso parte allo studio.

Disfunzioni delle cellule e del genoma fra le possibili conseguenze dannose

La presenza di frammenti di materiale plastico nell’organismo era già nota agli scienziati. Negli ultimi anni, infatti, sono state rilevate tracce di microplastiche nelle feci e anche in alcuni tessuti, come la placenta e i polmoni. Il loro impatto sulla salute resta tuttavia una questione aperta e dibattuta, perché i dati disponibili non sono ancora sufficienti a trarre conclusioni. Alcune ricerche hanno però già individuato dei possibili effetti negativi.

Ad esempio, uno studio pubblicato sulla rivista PNAS a luglio dell’anno scorso da ricercatori dell’Università del Saarland (Germania) e dell’Università Rovira i Virgili (Spagna) mostra che le microplastiche possono fissarsi sulla membrana cellulare, deformandola. A maggio un’altra ricerca, condotta all’Università di Milano, ha osservato invece che i microfilamenti di plastica del tipo di quelli presenti nelle fibre tessili sintetiche possono essere inglobati all’interno di organoidi (modelli di tessuti umani ottenuti in laboratorio), con la conseguente alterazione dell’espressione di un gene. Gli organoidi utilizzati riproducevano i tessuti delle vie aeree.

Il consumo di plastica e le azioni internazionali

Comprendere gli effetti della plastica sulla salute è importante se si considera l’enorme diffusione di questo materiale. Inoltre le stime prevedono per il futuro un aumento della produzione. Molti sono i tipi di plastica presenti sul mercato, ma alcuni di questi, come il polietilene, sono più abbondanti di altri e rientrano infatti tra quelli individuati nel sangue dai ricercatori olandesi. Trovano impiego in una grande varietà di prodotti di uso quotidiano, quali confezioni e pellicole per alimenti, contenitori di vario tipo e bottiglie per l’acqua.

La richiesta di plastica in Europa nel 2020. Il grafico riporta la domanda suddivisa per tipo di materiale, (elaborazione dati ⓒ plasticseurope.org)

Il problema dell’inquinamento da plastica tuttavia richiama sempre maggiore attenzione a livello internazionale e i Governi provano ad agire.

Risale all’anno scorso l’approvazione da parte della Commissione europea di un importante piano per l’economia circolare che prevede interventi per limitare la produzione e il consumo di plastica. Più recentemente, l’Assemblea delle nazioni unite per l’ambiente (United Nations Environment Assembly, UNEA), riunitasi a Nairobi, ha adottato una storica risoluzione per approvare norme giuridicamente vincolanti contro l’inquinamento da plastica.

Il documento prevede la creazione di una commissione intergovernativa che, dalla seconda metà del 2022 al 2024, dovrà elaborare un trattato internazionale contenente misure, sia obbligatorie che volontarie, per combattere il problema della plastica negli ambienti terrestri e marini, predisponendo anche un meccanismo di finanziamento per la realizzazione degli obiettivi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *