AIDS, l’epidemia nascosta (2)

Italia: diminuiscono i casi, ma il rischio è la sottostima. Trasmissione soprattutto per via sessuale

In Italia l’infezione da HIV è in costante diminuzione Dall’inizio dell’epidemia nel 1982 a oggi, nel nostro Paese sono stati registrati 72.034 casi di Sindrome da immunodeficienza acquisita, AIDS (Acquired Immune Deficiency Syndrome) conclamata, di cui 46.874 deceduti entro il 2019. Da allora sono stati fatti notevoli progressi per il trattamento di questa malattia, la cui incidenza è in costante diminuzione: nel 2021 sono stati diagnosticati 382 nuovi casi di AIDS, pari a un’incidenza di 0,6 nuovi casi per 100mila residenti. Il numero di decessi in persone con AIDS rimane stabile, ed è pari a poco più di 500 casi per anno.

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AIDS, l’epidemia nascosta (1)

Nel Mondo 38.4 milioni di persone vivono con il virus HIV. Determinante l’accesso ai farmaci: mentre in Africa continua la diffusione, l'Inghilterra potrebbe sconfiggerlo nel 2030

L’HIV non è un virus facile da combattere e, anche se negli ultimi trent’anni molti progressi sono stati fatti, l’obiettivo Onu di eradicare l’AIDS entro il 2030 non sarà raggiungibile. Dall’inizio dell’epidemia che risale ai primi anni Ottanta del secolo scorso, circa 84.2 milioni di persone sono state infettate con il virus HIV e 40.1 milioni sono morte per malattie legate all’AIDS.

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Covid-19: (molti) errori e lezioni per il futuro. Il rapporto della Commissione Lancet e l’analisi di Emidia Vagnoni di Unife (2)

È mancata la “prosocialità”: l’azione dei Governi per i bisogni dell’intera società umana. Ma ora sappiamo cosa fare

Secondo la Lancet commission, che ha recentemente pubblicato il report del lavoro di centinaia di esperti iniziato nel 2020, i pilastri per una strategia di successo contro il diffondersi di un’infezione come quella che ha causato la pandemia Covid-19 sono cinque: prevenzione, contenimento, un servizio sanitario efficiente, eguaglianza nella distribuzione di rischi e sacrifici, innovazione e condivisione delle scoperte su scala globale.

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Covid-19: (molti) errori e lezioni per il futuro. Il rapporto della Commissione Lancet e l’analisi di Emidia Vagnoni di Unife (1)

Milioni di morti e gravi responsabilità dei Governi e dell’Oms, che va riformata

Per capire cosa è accaduto in occasione della pandemia di Covid-19, l’autorevole rivista The Lancet ha istituito una commissione (Lancet Commission), che ha recentemente pubblicato, sotto la guida di Jeffrey Sachs, economista ed esperto di politiche pubbliche della Columbia University di New York City, il rapporto “Lezioni per il futuro dalla pandemia di Covid-19”.

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Covid, non è ancora finita: nuova variante attesa a breve

Mantenere alta l’attenzione, secondo gli organismi sanitari

La curva epidemica dei casi di Covid-19 diagnosticati in Italia negli ultimi trenta giorni appare coerente col bollettino epidemiologico dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), aggiornato al 6 novembre , che segnala un decremento globale dei nuovi casi di Covid-19 del 15% , complice anche una sottostima dovuta alla riduzione dell’attività di testing. Tuttavia lo stesso bollettino segnala nuove impennate di casi nella Regione del Pacifico occidentale tra cui spicca un incremento del 42% di nuovi casi in Giappone e del 24% nella Corea del Sud sinora maggiormente risparmiati dall’epidemia a testimonianza del fatto che non si è ancora esaurita.

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Covid e influenza: relazioni pericolose. È ora di prepararsi (2)

Ansia e stanchezza per il ritorno dell’influenza, secondo le ricerche, mentre il Covid-19 non demorde

Qual è l’atteggiamento degli italiani nei confronti di questa stagione invernale, dove vedranno il ritorno dell’influenza durante la pandemia da Covid-19 che ancora ci accompagna? Secondo la ricerca condotta da Human Highway per Assosalute, un italiano su due si appresta a vivere con uno stato d’animo negativo la prossima stagione influenzale. Tra gli stati d’animo prevalgono ansia (23%), stanchezza (21%), tristezza (3,7%) e diffidenza (3,3%).
Le donne si dichiarano più in ansia degli uomini (27,1% vs 19,1%), e tra le fasce d’età, i più demotivati e sfiduciati sono i trentenni, mentre i giovanissimi si dividono tra ansiosi e indifferenti.

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Covid e influenza: relazioni pericolose. È ora di prepararsi (1)

I vaccini Covid proteggono dalla malattia severa, ma quest’anno arriverà l’influenza e non si sa con quali effetti

“Il nostro messaggio è semplice: la vaccinazione salva vite. Diminuisce le probabilità di infezione e riduce il rischio di gravi conseguenze da Covid-19 e influenza. Non c’è tempo da perdere. Incoraggiamo tutti gli aventi diritto, in particolare i più vulnerabili, a farsi avanti il prima possibile sia per la vaccinazione Covid-19 che per quella antinfluenzale”.
Così si conclude la dichiarazione congiunta rilasciata a metà ottobre dal commissario alla Salute Stella Kyriakides, dal direttore regionale dell’Organizzazione mondiale per la salute (Oms) per l’Europa Hans Henri P. Kluge e dal direttore dell’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) Andrea Ammon.

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Vaiolo delle scimmie: epidemia e pregiudizio per l’orientamento sessuale (2)

Il virus sembra mutare meno di Sars-CoV-2, ma ci vuole una strategia mondiale: attenzione alle zoonosi per l'infettivologo Contini di Unife e accesso globale alle cure per Mattioli di Plus

Diversi fattori ci fanno sperare che l’epidemia del vaiolo delle scimmie si possa contenere e risolvere in tempi relativamente brevi. Il fatto che sia un virus a DNA dovrebbe renderlo abbastanza stabile e tendenzialmente poco prono a mutazioni, anche se a metà settembre sono stati individuati negli Stati Uniti alcuni campioni da persone infettate in cui parti del DNA virale risultano mancanti o in diverso ordine rispetto alla sequenza nota finora. I ricercatori dello studio, al momento in fase di valutazione, non sembrano allarmati.

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Vaiolo delle scimmie: epidemia e pregiudizio per l’orientamento sessuale (1)

Sta avvenendo quanto accadde con l'AIDS, secondo Sandro Mattioli, presidente di Plus. Carlo Contini, infettivologo Unife, sottolinea il ruolo degli asintomatici e delle pluripatologie

Il vaiolo delle scimmie è una malattia con cui l’uomo convive ormai da decenni, ma della cui esistenza abbiamo preso coscienza solo da poco in Occidente. Al momento questo virus è stato rilevato in 107 Paesi nel mondo e, oltre a causare febbre e fastidiose lesioni cutanee, sta iniziando ad avere anche un forte impatto sociale: il rischio di un’epidemia di stigma e discriminazione. “Sto avendo un déjà vu rispetto alle prime diagnosi di HIV“ dichiara ad Agenda17 Sandro Mattioli, presidente dell’associazione Plus, persone LGBT+ Sieropositive.

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Il caso del vaccino cubano Soberana: autarchia e fiducia (2)

Mancanza di interesse privato, qualità e coinvolgimento delle istituzioni sanitarie e comunicazione efficace spiegano l’accettazione nell’isola

La chiave del successo della campagna vaccinale di Cuba basata sul vaccino pubblico Soberana (94% della popolazione vaccinata e di questa l’88% a ciclo completo), sembra essere il rapporto di fiducia tra la popolazione e le Istituzioni: un rapporto costruito nel tempo, basato sul dialogo e la trasparenza. Il vaccino cubano è stato sviluppato con fondi pubblici senza fini di lucro.

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Il caso del vaccino cubano Soberana: autarchia e fiducia (1)

Da noi molta esitazione per la quarta dose contro Covid-19. Cosa ci dice l'esperienza cubana? Come è stato realizzato?

Mentre l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) rilancia l’allarme pandemia, e avverte, per bocca di Mike Ryan, capo del programma di emergenze sanitarie, “che bisogna fare ancora un lungo cammino fino alla cosiddetta nuova normalità” si avverte una crescente stanchezza da parte dei cittadini nei confronti della chiamata a un nuovo ciclo di vaccinazioni, il quarto in poco più di un anno.

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Migranti climatici

La foto di Zakir Hossain Chowdhury ritrae una famiglia migrante in Bangladesh, uno dei Paesi più vulnerabili al cambiamento climatico

Aumentano i rifugiati in tutto il Mondo. I “rifugiati ambientali” – in crescita in seguito ai disastri ambientali connessi alla crisi climatica – non hanno ancora diritti definiti a livello giuridico e umanitario.
Dal 2008, oltre 318 milioni di persone sono state costrette a spostarsi a causa di inondazioni, tempeste, terremoti e siccità, di cui 30.7 milioni solo nel 2020 (dati: Internal Displacement Monitoring Centre).

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