Il progetto previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per la rinaturazione del bacino del fiume Po è iniziato. Pochi giorni fa, infatti, il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (Mase) ha rilasciato l’informativa tecnica che sbloccherà parte dei 357 milioni di euro di finanziamento del progetto.
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Secondo l’Onu-Ipbes sovrasfruttiamo molte specie selvatiche. Sono più di 50mila quelle che usiamo
Monitoraggi, regolamenti e coinvolgimento delle comunità locali e indigene tra le soluzioni. Castaldelli di Unife: l’anguilla protetta con il progetto Lifeel
Sono circa 50mila le specie di animali, piante, alghe e funghi che l’uomo non coltiva né alleva, ma preleva direttamente in natura per alimentarsi, curarsi, produrre energia e molto altro. Questo patrimonio di biodiversità è intaccato in modo sempre più pesante dall’azione umana e molte specie sono sull’orlo dell’estinzione. La situazione è critica non solo per gli organismi selvatici, ma anche per i miliardi di persone che da loro dipendono per sopravvivere.
Coltivare il mare
Le risorse ittiche si stanno esaurendo. Ma si può smettere di depauperare il mare sviluppando produzioni ittiche sostenibili. I problemi da affrontare sono tanti e spesso imprevisti, bisogna pensare soluzioni nuove e coinvolgere tanti soggetti diversi.
I guardiani del mare, ricercatori e pescatori insieme per un mare più pulito
Che tipi di plastiche si trovano nelle acque del Delta del Po, e come riciclarle? Ne parliamo con il professor Michele Mistri, coordinatore del progetto Unife per la “Raccolta e gestione innovativa dei rifiuti a mare con interventi dei pescatori della Marineria di Goro”.