I guardiani del mare, ricercatori e pescatori insieme per un mare più pulito

I guardiani del mare, ricercatori e pescatori insieme per un mare più pulito

Che tipi di plastiche si trovano nelle acque del Delta del Po, e come riciclarle? Ne parliamo con il professor Michele Mistri del Dipartimento di Scienze chimiche, farmaceutiche ed agrarie dell’Università di Ferrara e coordinatore del progetto Unife per la “Raccolta e gestione innovativa dei rifiuti a mare con interventi dei pescatori della Marineria di Goro”. Un’esperienza, quella di Goro, che racconta come i pescatori, grazie a un amore profondo per il proprio ambiente, possano diventare guardiani del mare, per una pesca più sostenibile e un mare più pulito.

Crediti 
Sceneggiatura: Martina Conterno 
Intervista a: Michele Mistri, docente di Ecologia marina all’Università di Ferrara 
Conduce: Martina Conterno 
Altre voci: Lara Cantiani, Michele Marini, Claudia Mignone, Sara Elisabetta Proietti 
Montaggio, musiche ed effetti sonori: Michele Marini 

Crediti audio: “Tejo (lisbon) Harbour” di Refrain (https://freesound.org/s/383174/), licenza CC0 1.0; “ATM - Oktave ORTF - Harbour, mast ringing, transformer noise, seagulls, motor boat starting.wav” di Koca_Kastavarac (https://freesound.org/s/434186/), licenza CC0 1.0; “Seagulls in a quiet street, 6AM, Harbour City” di etienne.leplumey (https://freesound.org/s/450529/), licenza CC0 1.0

2 thoughts on “I guardiani del mare, ricercatori e pescatori insieme per un mare più pulito

  1. Ottimo ed attualissimo argomento con conduzione dell’intervista pulita ma mio modo di vedere “sotto traccia”! Intervistato denota una grande profonda preparazione di cui io nn ho assolutamente competenza ma posso solo condividere in pieno ile sue argomentazioni. Tuttavia mi sembra che abbia una sorta di riservatezza ( nn so a cosa dovuta) per fare un passo più coraggioso…. ovvero partendo dal suo spunto “… analizzare la qualità dei rifiuti plastici” per immaginare una finalità strategica della ricerca! Il che potrebbe essere : “classificare il tipo di rifiuti e prospettare una riduzione per tipologia degli stessi individuando possibili interventi a monte”!! Ecco allora che la ricerca ex-post può essere motore per ipotizzare interventi tesi a sviluppare nuovi modelli di ricerca per la gestione dei processi nella formazione dei rifiuti plastici.

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