La scienza è fondamentale per conseguire gli obiettivi dell’Agenda Onu. Ma nelle situazioni di controversia, polarizzate e di incertezza le decisioni sono complesse e difficili

Ne abbiamo parlato con Nico Pitrelli, responsabile del prossimo Convegno di comunicazione della scienza

“Se da una parte la conoscenza scientifica non è certo l’unico elemento di cui tener conto per cercare di dipanare le articolate dinamiche sociopolitiche della sostenibilità ambientale, delle epidemie, della povertà o delle disuguaglianze economiche, non ci sono dubbi riguardo al suo ruolo speciale nella possibilità di affrontare problemi complessi, di valutare soluzioni o, semplicemente, di dare significato alla discussione pubblica su temi di difficile, se non impossibile, soluzione”. Così Nico Pitrelli, responsabile scientifico e organizzativo del Convegno nazionale di comunicazione della scienza organizzato dal Laboratorio interdisciplinare per le scienze naturali e umanistiche della SISSA di Trieste, delinea il ruolo che la scienza occupa nell’affrontare le grandi tematiche che sono al centro dell’Agenda Onu 2030.

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Rapporto ASviS. Nell’era dell’ “Anarcocene” si allontanano gli Obiettivi Onu 2030 per la pace e la collaborazione fra Stati

L’Agenda 2030 è ancora poco conosciuta. Meglio la situazione fra i giovani e in Europa

Agenda17, il Webmagazine dell’Università degli Studi di Ferrara, ha pubblicato una interessante recensione del Rapporto ASviS 2023 che l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile ha presentato nell’ottobre scorso (L’Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile); si tratta dell’ottava edizione del Rapporto, che analizza la situazione del nostro Paese nel conseguimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile a metà del percorso iniziato nel settembre 2015, quando 193 Paesi membri dell’Onu hanno sottoscritto il programma di Agenda 2030.

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Nelle saline di Makgadikgadi in Botswana per svelare i segreti di Marte

Il sito “analogo marziano” studiato da planetologi europei e africani. Collaborazione paritaria per rompere il “paradigma occidentale”, afferma il responsabile Fulvio Franchi

Le saline di Makgadikgadi, in Botswana, ricordano molto da vicino alcuni terreni che caratterizzano la superficie di Marte. Nel pleistocene, oltre diecimila anni fa, questa regione del Paese africano, oggi secca, ospitava un grande lago di cui rimane solo una vasta distesa d’argilla salata. È proprio questo che ne fa un “analogo marziano”: un luogo sulla Terra che presenta una o più caratteristiche geologiche o ambientali simili a quelle presenti, oggi o nel passato, sul Pianeta rosso.

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Una Costituzione della Terra per salvarci da cambiamento climatico e disastro nucleare

La proposta del giurista Luigi Ferrajoli agli incontri di Csv e Unife

“Crisi climatiche, migrazioni e guerre: che fare? Dovremmo prendere consapevolezza del fatto che viviamo il momento più drammatico della nostra storia: non è mai successo che la sopravvivenza stessa dell’Umanità fosse così a rischio”. Con queste parole Luigi Ferrajoli, giurista, filosofo del diritto e autore di “Per una Costituzione della Terra. L’umanità al bivio” ha introdotto il primo incontro del corso Mutazione climatica, crisi energetica e guerre.

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Ice Memory, collaborazione internazionale in Antartide per il clima del Pianeta

La comunità scientifica senza bandiere realizza una biblioteca dei ghiacci da tutto il Mondo

Fate la ricerca non fate la guerra. Mentre giungono notizie sconfortanti di interruzioni di collaborazioni scientifiche internazionali a causa della guerra in Ucraina, vi proponiamo una storia di ricerca che va in tutt’altra direzione.
Con la guida di scienziati da tanti Paesi, e il commento di Massimo Coltorti di Unife, vediamo come studiando la storia dei ghiacci si possa affrontare il problema planetario della salvaguardia del clima.

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L’espansione dell’agricoltura compromette gli habitat naturali. Servono nuovi strumenti di monitoraggio condivisi

Una mappa mondiale ad altissima risoluzione creata da ricercatori in aiuto ai Paesi poveri

Tra il 2003 e il 2019 quasi la metà dei nuovi terreni coltivati ha sostituito gli habitat naturali.
La maggiore espansione è avvenuta in Africa: i terreni agricoli sono aumentati del 34% per far fronte alla rapida crescita demografica. È quanto emerge dal lavoro di un
gruppo di ricercatori che fa capo al Dipartimento di scienze geografiche dell’Università del Maryland, i cui dati potranno supportare le politiche agricole dell’Organizzazione delle nazioni unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Food and Agriculture Organization, FAO).

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Sono anzitutto esigenze politiche a determinare l’aiuto ai Paesi poveri (2)

Da anni calano i fondi erogati dall'Italia. E prevale l’«aiuto gonfiato» rivolto ai rifugiati nel nostro Paese

In Italia, la cooperazione internazionale per lo sviluppo sostenibile è disciplinata dalla legge 125/2014, che ha adeguato la normativa all’orientamento della comunità internazionale. In particolare, all’articolo 1 la cooperazione internazionale diventa “parte integrante e qualificante della politica estera dell’Italia” e, in questa prospettiva, la legge ha sancito l’attuale denominazione del Ministero in Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.

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Sono anzitutto esigenze politiche a determinare l’aiuto ai Paesi poveri (1)

Le cifre sono cresciute, ma restano irrisorie. Ci guadagnano soprattutto i Paesi donatori, che vincolano i fondi agli interessi interni

La cooperazione allo sviluppo è un tema complesso, fatto di scelte economiche ma soprattutto di motivazioni politiche. Ogni anno la Confederazione delle Organizzazioni non governative in Europa per lo sviluppo e l’emergenza (associazione Concord) monitora la quantità e la qualità dell’aiuto pubblico allo sviluppo (Aps, Official development assistance ODA) dell’Unione europea tramite il report AidWatch, quest’anno intitolato “A geopolitical commission: building partnership or playing politics?”. 

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I 17 obiettivi Onu protagonisti al “Festival dello sviluppo sostenibile”

Tra pochi giorni la quinta edizione del Festival ideato dall’Asvis

Da cinque anni è l’iniziativa che mette al centro dell’attenzione il tema della sostenibilità. Uno sguardo sul presente ma soprattutto verso il futuro, verso il 2030. È il Festival dello sviluppo sostenibile, promosso dall’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (Asvis), che si terrà dal 28 settembre al 14 ottobre con eventi online e in presenza in tutta Italia.

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Release G20: proposta italiana per riduzione del debito e sviluppo sostenibile (1)

Trasparenza e controllo per un nuovo percorso flessibile

Riconversione del debito e sviluppo sostenibile sono i punti chiave di Release G20, la proposta che LINK 2007, rete delle maggiori organizzazioni non governative italiane, ha rivolto ai Paesi del G20 con l’obiettivo di ridurre l’ingente pressione del debito dei Paesi a basso reddito, in particolare quelli del continente africano, e promuovere una ripresa economica e sociale nel solco della sostenibilità.

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