“L’Unione Europea investe nel militare senza farlo esplicitamente e senza avere una politica estera e di difesa, senza dare un senso ai suoi investimenti militari, ed è ormai chiaro che il potere decisionale non sta più nei luoghi istituzionali democratici ma nei luoghi dell’economia”, ha affermato Francesco Vignarca della Rete pace e disarmo nel corso del XXVII Congresso del Movimento Nonviolento, che si è tenuto recentemente a Roma.
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Contributi al dialogo – Obiezione alla guerra e contrasto del bellicismo al Congresso nazionale del Movimento Nonviolento
Pasquale Pugliese, che ha già contribuito alla rubrica Le parole e le cose di Agenda 17 sul tema “Nonviolenza”, ha preso parte ai lavori il XXVII Congresso nazionale del Movimento Nonviolento, recentemente svoltosi a Roma.
Mai come di questi tempi l’Obiettivo 16 dell’Agenda Onu 2030 “Pace, giustizia e istituzioni forti” è di terribile attualità, e da tempo seguiamo non solo le notizie sui conflitti in corso- principalmente in Ucraina e in Palestina – per fornire i contesti che consentono di interpretarle, ma cerchiamo anche di dar conto del dibattito sulle possibili soluzioni.
In questa prospettiva, il commento del filosofo Pugliese su quanto dibattuto nel Congresso ci pare particolarmente utile e ricco di spunti.
Le parole e le cose – Nonviolenza
Una rilettura del Potere di tutti di Aldo Capitini come antidoto alle guerre del presente
Aldo Capitini – scrive Norberto Bobbio nell’Introduzione a Il potere di tutti evocando l’XI Tesi di Marx su Feuerbach – “legge e discute i filosofi, ma mira a trasformare il mondo non a interpretarlo”: ne identifica e denuncia le insufficienze e ne propone una visione alternativa, non da utopista, quanto piuttosto da “profeta”.
L’utopista e il profeta, due figure che gettano lo sguardo sul futuro diverso possibile, ma con approcci radicalmente diversi: “Il profeta, in quanto volto alla realtà da liberare, è proteso verso il futuro – scrive ancora Bobbio – .
Educare alla nonviolenza nella scuola. L’ora di educazione civica non basta e “indottrinare alla pace” non serve
La cultura della non violenza, sia come mezzo di risoluzione dei conflitti sia come strumento educativo, e la ricerca del dialogo in un conflitto intrattabile come quello tra Israele e Palestina è stata al centro del convegno “Pace e pacifismo: un’agenda per il Mondo”. Elena Buccoliero è intervenuta sul tema “Esperimenti di nonviolenza nei contesti educativi”. Di seguito ci propone i punti fondamentali del suo contributo
LABORATORIO PACE Costruire la pace con la cultura della nonviolenza al convegno Unife
Dall’educazione ai conflitti internazionali: un nuovo approccio deve venire dalla società civile
In vista di Aspettando internazionale, che si terrà il 12 e 13 settembre a Ferrara, alcuni dei relatori che parteciperanno alla giornata dedicata a pace e pacifismo anticipano i temi di cui si occuperanno: la cultura della non violenza, sia come mezzo di risoluzione dei conflitti sia come strumento educativo, e la ricerca del dialogo in un conflitto intrattabile come quello tra Israele e Palestina.