L’Europa si indirizza verso massicci investimenti militari con debole controllo politico e istituzionale

Tradisce così la sua forza e la sua missione: il rifiuto della guerra

“L’Unione Europea investe nel militare senza farlo esplicitamente e senza avere una politica estera e di difesa, senza dare un senso ai suoi investimenti militari, ed è ormai chiaro che il potere decisionale non sta più nei luoghi istituzionali democratici ma nei luoghi dell’economia”, ha affermato Francesco Vignarca della Rete pace e disarmo nel corso del XXVII Congresso del Movimento Nonviolento, che si è tenuto recentemente a Roma.

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Mai così tante spese militari nel Mondo. Nel 2022 raggiunto il massimo storico

La guerra in Ucraina e la fine dei trattati le cause principali

“La situazione sul piano di battaglia è difficile e questo ci deve spingere ancora di più ad aiutare l’Ucraina” ha dichiarato nei giorni scorsi Jens Stoltenberg, il Segretario generale della NATO. E questo significa: più armi.
Intanto, la Russia – che si è recentemente ritirata dal Trattato CFE sul controllo e contenimento delle armi convenzionali- ha lanciato un programma di produzione bellica mai visto prima, che nel 2024 porterà la spesa militare del Paese a 10,8 trilioni di rubli (circa 111 miliardi di dollari), il 6% del PIL, in aumento rispetto al 3,9% di quest’anno e al 2,7% del 2021.

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