La nuova proposta di legge contro l’aborto costringe le donne ad ascoltare il battito del feto l’Italia fa come l’Ungheria; ma nella prime settimane,  secondo  il British Medical Journal, il cuore non si sente

La nuova proposta di legge contro l’aborto costringe le donne ad ascoltare il battito del feto

l’Italia fa come l’Ungheria; ma nella prime settimane, secondo il British Medical Journal, il cuore non si sente

Nel 45esimo anniversario della legge 194, la lenta erosione del diritto all’aborto nel nostro Paese che abbiamo documentato continua a procedere in maniera preoccupante.

Il 16 maggio scorso è stata depositata alla Corte di Cassazione una proposta di legge di iniziativa popolare promossa dall’associazione anti-abortista Pro Vita e Famiglia che intende modificare l’articolo 14 della legge 194 del 1978, la norma che ha reso legale l’ interruzione volontaria di gravidanza (ivg) in Italia. 

Questa proposta, dal nome ‘Un cuore che batte’, intende aggiungere l’obbligo per la donna di ascoltare il battito del feto in quanto “il medico che effettua la visita che precede l’interruzione volontaria di gravidanza” ai sensi della legge, “è obbligato a far vedere, tramite esami strumentali, alla donna intenzionata ad abortire, il nascituro che porta nel grembo e a farle ascoltare il battito cardiaco dello stesso.”

(© Casa Internazionale delle donne)

La norma è in vigore in alcuni stati anti-abortisti degli Stati Uniti, dove cresce il numero di stati che vietano l’aborto, e in Ungheria il governo di Viktor Orbán ha emanato una legge nel settembre scorso sul “battito fetale” che obbliga i medici a fornire alle donne “indicazioni evidenti sui segni vitali del feto” firmando un documento che verifica la loro adempienza prima di ogni ivg.

Come ha scritto il BMJ-British Medical Journal, nella fase iniziale della gravidanza quando si verifica la maggior parte degli aborti, i feti non hanno ancora un cuore funzionante ma solo gruppi di cellule che inviano segnali elettrici. Il suono del “battito cardiaco” è generato dal monitor a ultrasuoni per rappresentare questi impulsi elettrici quindi non è un suono di valvole cardiache.

Con la nuova proposta di legge, anche in Italia la donna che ha deciso di procedere con l’ivg potrebbe essere sottoposta a quella che a tutti gli effetti è una colpevolizzazione e un’esperienza dolorosa che lede i diritti sessuali e riproduttivi.

4 thoughts on “La nuova proposta di legge contro l’aborto costringe le donne ad ascoltare il battito del feto

l’Italia fa come l’Ungheria; ma nella prime settimane, secondo il British Medical Journal, il cuore non si sente

  1. Si può andare presso il proprio comune per firmare tale proposta? Entro quando? Se al comune non sono al corrente, a chi potrei fare riferimento perché il comune sia informato? Grazie
    Anita Schiavo

  2. Nella proposta di legge di iniziativa popolare della modifica della Legge 194 depositata in Cassazione dall’associazione Pro vita e Famiglia viene richiesto l’obbligo da parte dei medici a far sentire il battito cardiaco. Poichè l’iter è ancora in corso non sappiamo quale sarà il risultato. Nei paesi come l’Ungheria dove questa norma è già in corso vige l’obbligo per le donne di ascoltare segnali vitali come il battito del cuore.

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