Ci troviamo di fronte al caos totale, al crollo del Diritto, della Ragione e della Politica.
Se vogliamo sperare di sopravvivere come specie, non possiamo limitarci a descrivere l’esistente; dobbiamo prendere atto della necessità di rifondare l’ordine internazionale chiedendoci il perché del suo fallimento.
La cultura giuridica quindi non può limitarsi a descrivere il diritto e le sue violazioni ma deve sollecitare l’introduzione di garanzie adeguate perché i diritti umani sono la finalità ma le garanzie sono gli strumenti, i mezzi per raggiungerli. La scienza giuridica e la scienza della filosofia della politica devono porsi oggi il problema di una rifondazione del patto di convivenza dell’Onu che tenga conto dei limiti del passato, ossia l’assenza di garanzie e l’assenza di rigidità.
Il punto di arrivo deve essere il costituzionalismo globale.