Pnrr in sanità. La parola alle donne Una community di centinaia di lavoratrici elabora proposte concrete

Pnrr in sanità. La parola alle donne

Una community di centinaia di lavoratrici elabora proposte concrete

L’appuntamento per la presentazione online del programma 2022 della community “Donne protagoniste in sanità” è domani 9 febbraio, alle ore 16,30. L’incontro rappresenta l’occasione per discutere “il pensiero femminile in tutti i luoghi dove si progetta il futuro della sanità e del Paese”.

Nata nel 2021 in concomitanza con un evento scientifico, la community, che conta 800 aderenti impegnate con diverse funzioni in sanità, avanza proposte che, elaborate attraverso lo sguardo, la sensibilità e l’esperienza delle donne, intendono ristrutturare il welfare sociosanitario e pongono particolare attenzione sia agli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), sia a Next Generation EU

Un’associazione nata sul campo 

“L’idea della communityricorda Monica Calamai, medico, direttore generale  dell’Azienda Usl di Ferrara e coordinatrice della Community – è figlia di quasi quaranta anni di lavoro in sanità. – Ma è stato soprattutto negli ultimi anni che ho maturato l’idea della necessità di una rete al femminile che potesse portare un contributo di esperienze e pensieri nel mondo sociosanitario.

Monica Calamai, medico, direttore generale  dell’Azienda Usl di Ferrara, coordinatrice della community Donne protagoniste in sanità (© Azienda AUSL Ferrara)

Dall’esperienza maturata sul campo ho potuto constatare l’esistenza di una cultura maschile prevalente, che, nonostante la preponderanza di figure femminili (solo nella sanità le donne sono il 70% del personale), lascia poco spazio al punto di vista femminile. E questa prevaricazione non riguarda solo il mondo della sanità, ma anche quello di associazioni e ordini professionali.  Ne consegue che, di norma, quando si affronta un problema, la soluzione finale viene portata avanti da un uomo, con un indebolimento del pensiero e della visione delle donne.

Da qui l’esigenza di costruire una rete di condivisione con le donne, con l’idea – continua Calamai –  di portare avanti tra i valori principali della nostra community quello della “sorellanza”. Nel corso della della nostra vita lavorativa, infatti, siamo diventate molto presto guerriere, ma ci preme invece far capire il valore che attribuiamo a condivisione, fare rete e alla solidarietà al femminile.”

“Se si vuole mantenere una sanità pubblica coerente con i principi della legge istitutiva del Servizio sanitario nazionale – continua la coordinatrice – diventa essenziale un approccio che non si limiti al solo ambito dell’assistenza sanitaria, ma comprenda anche quello sociale. Si  tratta di un’esigenza che la pandemia ha mostrato in tutta la sua evidenza, ma che era già emersa in precedenza, con il delinearsi delle criticità legate all’invecchiamento della popolazione e al moltiplicarsi delle patologie croniche e delle diseguaglianze.”

Proposte concrete, dal digitale alla medicina di genere

Maggio 2021 ha segnato l’avvio del programma di lavoro della community, tramite due webinar su “Piano nazionale di ripresa e resilienza” e “Transizioni”. 

Dai lavori è nato il documento “Proposta di futuro della sanità italiana”, presentato al Senato lo scorso 9 dicembre, nel quale si affrontano i temi del Pnrr individuando sei Missioni in linea con i sei  Pilastri del “Next Generation Eu”: Digitale e green, Le Reti, Donna, Territorio e inclusione sociale, Professioni sanitarie e Governance della sanità.

Tra le Missioni, lo sviluppo digitale, secondo la visione della community, rappresenta una grande opportunità per assicurare un accesso più ampio ed equo alle cure, grazie all’implemento della telemedicina e all’utilizzo più diffuso di televisite e telediagnostica. 

La community delle Donne protagoniste in sanità riunita in convention il 18 settembre 2021 a Bologna per predisporre un documento da presentare a Governo e Parlamento, con una serie di proposte per riformare il sistema sanitario, anche in vista del Piano nazionale di ripresa e resilienza (© protagoniste)

Relativamente alla seconda mission, l’organizzazione di “Reti” potrebbe consentire l’accesso a ogni cittadino ai migliori percorsi diagnostico terapeutico assistenziali (pdta) con team multidisciplinari. Questo tipo di organizzazione richiede però un rinnovamento della governance della sanità e una rivisitazione dei ruoli delle diverse professioni sanitarie. 

Quanto alla missionDonna”, non si riferisce esclusivamente alla “medicina di genere”, ma accoglie molti tavoli di lavoro, che riguardano diversi aspetti della vita delle donne, come la maternità, la cura della famiglia,  l’ambito professionale. Questa mission prevede una serie di analisi all’interno delle aziende, comprese quelle sanitarie, che riguardano sia le patologie prevalenti nel mondo femminile, sia lo studio dei percorsi di carriera delle donne. 

L’intento della community è insomma creare un movimento di pensiero che aiuti, dal punto di vista tecnico scientifico, professionale e organizzativo, l’universo femminile ad acquisire pari dignità nelle professioni sanitarie (nel comparto sanità le professioni infermieristiche sono ricoperte per l’80% da donne) e, più in generale, all’interno del mondo sociosanitario. Donne protagoniste in sanità propone anche di istituire un unico contratto, comparto sanità e dirigenza sanitaria, al quale devono corrispondere elevazione e valorizzazione economica e percorsi di carriera.

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