SPECIALE COP28 La crisi climatica a colpo d’occhio

SPECIALE COP28 La crisi climatica a colpo d’occhio

Secondo il bollettino pubblicato dall’Organizzazione meteorologica mondiale (World Meteorological Organization,  WMO) sul riscaldamento globale, nel prossimo quinquennio le temperature potrebbero raggiungere picchi molto alti, che potrebbero superare la soglia di 1,5 °C rispetto all’era preindustriale stabilita dagli Accordi di Parigi del 2015.

Il riscaldamento medio globale di 1,5 °C aumenta il rischio di eventi meteorologici estremi. Ondate di calore da record, piogge estreme, alluvioni estreme, siccità, incendi incontrollati e carestie potrebbero diventare molto più comuni.

Le emissioni di CO2, a livello globale, stanno salendo rispetto al 2015: da 35,4 miliardi di tonnellate alle oltre 37 del 2022. 

La Cina è il Paese maggiormente responsabile di emissioni di anidride carbonica, per la produzione di energia e cemento, seguita da Stati Uniti e India.

Il settore dei trasporti è responsabile per circa il 16% delle emissioni globali di CO2 dovute alla combustione del carburante. 

Il consumo energetico legato a edifici commerciali o residenziali ‒illuminazione, elettrodomestici, riscaldamento ‒ è però il principale responsabile dell’emissione di gas climalteranti.

Tuttavia, negli ultimi anni le emissioni dei trasporti globali sono lievemente calate, grazie alla migliore efficienza dei motori, all’elettrificazione e al maggiore utilizzo di biocarburanti.

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