A seconda della modalità che i virus utilizzano per moltiplicarsi (ciclo riproduttivo) i batteriofagi possono essere distinti in due classi: i virus “litici” sfruttano i batteri per moltiplicarsi come se fossero delle officine e, una volta prodotte moltissime copie di virus, causano la rottura (o lisi) del batterio per rilasciare i nuovi virus all’esterno. Questi fagi sono quelli raccomandati per l’utilizzo in terapia.
Mariagrazia Di Luca, microbiologa dell’Università di Pisa, spiega come funziona e fa il punto sugli sviluppi della fagoterapia.